La Grande Époque - Traffico di organi: un poliziotto testimonia a viso scoperto

Facebook Logo LinkedIn Logo Twitter Logo Email Logo Pinterest Logo

Il sig. Zhang Jianhua nato il 30 giugno 1959, anziano poliziotto delle Poste di Longgang dell'Ufficio della Pubblica Sicurezza Publique di Shenzhen nella Provincia di Guangzhou. Foto: La Grande Époque
In un’intervista realizzata dalla TV New Tang Dynasty, il signor Zhang Jianhua, un anziano poliziotto della provincia di Guangzhou, ha rivelato dall’interno come il regime comunista cinese fissa una quota di esecuzioni e di prelievi di organi. Il poliziotto ha dichiarato: « in questo sistema diretto dal Partito comunista, se io uccido guadagno dei soldi; il governo mette a disposizione i soldi. Se non lavoro non posso sopravvivere. Se non uccido come posso sopravvivere? »

« Da quando ho lasciato la Cina il mio principale obiettivo é di denunciare il traffico di organi, le morti e la persecuzione del Falun Gong in Cina, grazie all’aiuto dei media »

NTDTV : Voi dite di essere stato testimone dell’espianto di organi di un criminale. Potreste fornirne i dettagli, le date, i fatti di cui siete stato testimone?

M. Zhang : Era il 1998 quando lavoravo al posto di polizia di Longgang. Tra il 1997 e il 1998, una rete di trafficanti di drogha era stata smantellata e si trattava del piú grosso caso in Asia, lo si chiamava « traffico di droga 961, » se ricordo bene. Il responsabile principale era Wang Tiansong. Lui aveva un complice chiamato Chen Longzai (entrambi erano stati arrestati). Io conoscevo personalmente Chen Longzai perché viveva nel mio quartiere e una volta aveva raccolto delle informazioni per me. Ma é stato condannato per contrabbando e traffico di droga, ed eseguito nel 1997. Io ho seguito da vicino il caso di Chen perché ero amico di qualcuno della sua famiglia. Chen e suo fratello erano originari di Hong Kong, e suo fratello voleva vederlo un’ultima volta prima dell’esecuzione. Io sapevo che tutti i suoi organi mancavano perché prelevati. La preoccupazione principale del fratello era che gli organi di Chen Longzai venissero prelevati, perché era considerato di malaugurio.

NTDTV : Le persone sapevano che gli organi di Chen sarebbero stati prelevati perché era giá successo?

M. Zhang : Il fratello sapeva che Chen Longzai avrebbe avuto gli organi asportati. In Cina non si puó fare appello contro il prelievo di organi sui condannati a morte. Non c’é nessun modo per recuperare il corpo dopo l’esecuzione. In quel periodo molti altri amici di Chen Chen Longzai sono stati eseguiti. C’erano circa sei persone nella sua banda.

Il tutto si é svolto nel piú assoluto segreto. Il luogo dell’esecuzione era in una strada sperduta a due ore di distanza dal forno crematorio. Dei poliziotti armati dovevano eseguire il prelievo degli organi. Permettere a questi poliziotti di condurre delle operazioni segrete non rappresentava una violazione delle regole di sicurezza, perché i poliziotti facevano parte dell’armata che nasconde un sistema segreto. Quindi la commissione centrale del Partito comunista cinese ha dovuto emettere un documento secondo il quale i condannati non avrebbero dovuto essere trattati come degli esseri umani. Il cinese medio deve comprendere che tali criminali hanno commesso delle atrocitá quindi non possono essere considerati come degli esseri umani. Il governo mette a disposizione dei fondi per permettere il prelievo degli orgnai. Compra o importa dei veicoli speciali ad alta tecnologia per realizzare gli espianti ovunque.

NTDTV : L’operazione é condotta all’interno del veicolo ?

M. Zhang : L’operazione si fa dentro il veicolo. Una volta i criminali uccisi vengono trasportati dentro una camionetta. Poiché la polizia armata controlla tutta l’operazione nessuno puó sapere cosa avviene dentro il furgone- solo i poliziotti di vario servizio (circolazione, giudiziaria e armata) conoscono il segreto dell’operazione.

Io sono andato sul luogo dell’esecuzione per vedere come avviene. In generale viene colpita una parte vitale in modo da non causare una emorragia eccessiva. Poiché ero poliziotto non si curavano della mia presenza. A quel tempo volevo sapere come si svolgevano le operazioni. Ero curioso di sapere perché tanti furgoni importati avevano le tende abbassate e le porte chiuse. In questo lavoro sono presenti molti medicinali stranieri e ci sono molti medici. I poliziotti armati impiegano molti medici con delle licenze o diplomi di medicina per realizzare i prelievi di organi e le ricerche. Queste persone erano molto qualificate. Ma una volta entrate non volevano piú restare e volevano fuggire all’estero. Ma non potevano partire perché conoscevano il segreto delle operazioni. Tutti si sentivano colpevoli e rimpiangevano di essere stati coinvolti nelle ricerche sui prelievi di organi.

Nel luogo di esecuzione tutto si svolgeva velocemente. Una volta ucciso il condannato, il corpo veniva trasportato nel furgone e poliziotti e medici entravano nel veicolo chiudendo la porta. Ogni furgone poteva contenere solo un corpo. Quel giorno c’erano sei furgoni disponibili di cui due erano stati prestati da ospedali privati, perché i veicoli non bastavano. Tutti i presenti erano dei poliziotti e medici.

Durante il trasporto il camion avanzava lentamente e con attenzione sicuramente per facilitare le operazioni. I veicoli della polizia armata e della polizia che si occupa del traffico seguivano il camion per tutto il percorso per impedire che qualcuno si avvicinasse. Tutti i veicoli civili venivano deviati su altre strade. Queste operazioni sembravano piú protette di un viaggio presidenziale.

Noi li abbiamo seguiti fino al forno crematorio. Il fratello del mio amico di Hong Kong voleva vedere a tutti costi il fratello Chen Longzai un’ultima volta. GLi ho prestato l’uniforme dicendo « se porti abiti civili non puoi vedere tuo fratello. Per vederlo devi indossare l’uniforme.» Una volta al forno crematorio tutto era chiuso e circondato da poliziotti armati. Nessuno aveva il diritto di entrare. Anche le persone che lavoravano al forno crematorio non potevano avvicinarsi. Solo coloro che lo facevano funzionare potevano.

Poiché voleva vedere il fratello un’ultima volta ed era pure disposto a rischiare la sua vita, ho rischiato pure io e mi sono presentato come suo padre. Ho detto al guardiano che eravamo del posto di polizia di Longgang. Ho fatto finta che i prigionieri erano del nostro posto di polizia che dovevamo coprire delle falde dell’inchiesta facendo delle foto al visto da aggiungere al dossier.

Il guardiano armato ha detto: « potete guardare ma non vi avvicinate troppo. Gli ordini dall’alto dicono che nessuno puó avvicinarsi a meno di due metri.» Noi siamo rimasti a due metri dal cadavere. Lo abbiamo visto aprire la chiusura del sacco. Ho visto il sacco pieno di sangue e che il corpo era ricoperto di sangue. Ho pensato che l’operazione aveva giá avuto luogo.

Una volta aperto il sacco era possibile vedere il viso. Subito il mio amico si é precipitato, era agitato. Appena si é aperto il sacco il sangue si é riversato fuori. Abbiamo visto che il corpo era vuoto e che tutti gli organi erano stati prelevati. Anche gli occhi erano stati tolti forse avevano bisogno di cornee. Lui voleva piangere, io l’ho trattenuto perché avrebbe messo la nostra vita in pericolo. Poi mi sono scusato con il guardiano dicendo che il mio amico si era impressionato alla vista del corpo e del sangue. Il guardiano ha registrato i nostri nomi.

Una volta registrati i nostri nomi siamo andati dal capo per spiegargli la situazione. Il capo ha posto delle domande al mio amico. Io gli ho detto che il mio amico era della famiglia del condannato e voleva vederlo un’ultima volta. Era della sicurezza e non della polizia armata. Io gli avevo prestato un’uniforme. L’ho supplicato di perdonarci.

Forse non sapevano che avevamo un altro obiettivo a parte quello di vedere il corpo. Il responsabile non se n’é preoccupato. Ci ha detto che si trattava di ordini provenienti dall’alto e che non avremmo dovuto farne parola con nessuno. Piú tardi il mio amico ha voluto denunciare i fatti ai media di Hong Kong. Io l’ho dissuaso perché avrebbe messo in pericolo la nostra vita. Alla fine non ha contattato i media di Hong Kong.

Perché ne parlo oggi ? Perché gli espianti di organi in Cina hanno raggiunto degli eccessi inimmaginabili. Il governo perde il controllo. Se ne fregano della vita della gente, della loro morte, compresi quelli del Falun Gong. Non si preoccupano dei soldi e della ricerca. Tutti gli organi che possono essere utilizzati lo sono. Nessuno, se non all’esterno, osa denunciare il tutto e solo i media stranieri osano criticare. I media in Cina non osano farlo e non denunceranno mai nulla anche se ne sono testimoni.

Versione francese:a href= http://french.epochtimes.com/news/6-7-19/4625.html>http://french.epochtimes.com/news/6-7-19/4625.html

* * *

Facebook Logo LinkedIn Logo Twitter Logo Email Logo Pinterest Logo

Potete stampare e diffondere gli articoli ed i contenuti pubblicati su Clearharmony, ma per favore citate la fonte.