Il Governo Cinese non ha mai ufficialmente “Messo al Bando” il Falun Gong - Parte 1

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(Clearwisdom.net) Dopo il 20 luglio 1999, i media e persino delle opere di approfondimento al di fuori della Cina hanno spesso usato le parole, "Il Governo Cinese ha messo al bando il Falun Gong a partire dal luglio 1999." Io credo che il PCC non ha mai avuto un fondamento legale per i suoi 11 anni di persecuzione, perché il Governo Cinese non ha mai ufficialmente messo al bando il Falun Gong. Non mi metterò a discutere per adesso sulla legittimità dell'attuale Governo Cinese dalla sua ascesa al potere nel 1949, ma proprio secondo le stesse leggi del Governo Cinese, la persecuzione da parte del PCC e della banda di Jiang Zemin è illegale.

La prima causa della confusione di gran parte della gente è scambiare il “PCC” con il “Governo Cinese”, o fare una gran confusione fra il PCC, la Cina come paese ed il Governo Cinese come entità. La seconda causa è che il PCC intenzionalmente usa questa espressione nella sua propaganda per confondere l'opinione pubblica. La terza causa è il non comprendere che cosa significhi mettere al bando qualcosa in termini legali.

Vorrei sviluppare ognuna di queste tre cause di confusione.

I - La verità circa "la messa al bando”

A. - A proposito dell'espressione "mettere al bando"

Una "messa al bando" può essere stabilita in due modi. Il primo è promulgare una legge che dichiari che una certa attività è illegale, e il secondo è emettere un decreto amministrativo. Nessuno dei due metodi, tuttavia, può violare la costituzione, altrimenti la messa al bando stessa sarebbe illegale.

Diamo uno sguardo allora al Capitolo 2, Articolo 35, della Costituzione della Repubblica Popolare Cinese; esso afferma, "I cittadini della Repubblica Popolare Cinese godono di libertà di parola, di stampa, di assemblea, di associazione, di processione e di dimostrazione." L'articolo 36 afferma, "I cittadini della Repubblica Popolare Cinese godono di libertà religiosa."

In altre parole, la Costituzione Cinese protegge la libertà religiosa dei praticanti del Falun Gong come cittadini. Impedire ai cittadini cinesi di praticare il Falun Gong, oltre ad essere una violazione della Costituzione, viola anche la Convenzione Internazionale ONU sui Diritti Civili e Politici, che il Governo Cinese ha ratificato nell'Ottobre 1998. In altre parole, praticare il Falun Gong non è illegale in Cina, ma metterlo al bando lo è.

B. - Sul "mettere al bando" in se stesso

Il 22 luglio 1999, Jiang Zemin, Luo Gan ed altri diffusero via CCTV (televisione di stato) ed in nome del Ministero degli Affari Pubblici, la loro "Decisione di mettere al Bando la Società di Ricerca del Falun Gong", la "Nota delle Sei Proibizioni del Ministero di Pubblica Sicurezza", e la "Nota del Comitato Centrale del PCC che Proibisce ai Membri del PCC di Praticare il Falun Gong."

Nessuna di queste tre note, tuttavia, costituisce una messa al bando del Falun Gong da parte del Governo Cinese.

La prima nota aveva come bersaglio "la Società di Ricerca del Falun Gong" in quanto organizzazione e non il Falun Gong in se stesso. In effetti, quel bando stesso non regge. Il Falun Gong, dopo l'approvazione da parte della Società Cinese di Ricerca Scientifica sul Qigong nel 1993, è stato assorbito come un'entità subordinata chiamata "Falun Gong Research Branch." Il Sig. Li Hongzhi concluse l'insegnamento della pratica nella Cina Continentale e all'estero rispettivamente nel Dicembre 1994 e 1995. Da quel momento in avanti, Il Sig. Li si è concentrato sulle ricerche della Legge di Budda ed ha smesso di tenere corsi di Qigong. Conseguentemente, la Società di Ricerca del Falun Gong nel marzo 1996 avanzò formalmente la richiesta di ritiro dalla Società Cinese di Ricerca Scientifica sul Qigong, e dopo l'approvazione da parte della Società Cinese di Ricerca Scientifica sul Qigong, completò le procedure di scioglimento. Quindi, la Società di Ricerca del Falun Gong da quel momento in avanti cessò di esistere. Come è possibile mettere al bando nel luglio del 1999 un'entità che si era sciolta nel marzo del 1996?

La dichiarazione del Ministero degli Affari Pubblici metteva la bando un'organizzazione che si era sciolta più di tre anni prima. Per ciò che concerne il Falun Gong stesso, esso ha solo dei principi di coltivazione di "Verità-Compassione-Tolleranza" e i cinque esercizi. I suoi coltivatori vanno e vengono come piace a loro, e non ci sono tessere di appartenenza o elenchi di doveri, e non ha un'organizzazione. I principi di "Verità-Compassione-Tolleranza" risiedono nel cuore dei coltivatori e gli esercizi vengono eseguiti dai loro corpi. Nessun gruppo o organizzazione formati da praticanti del Falun Gong possono essere scambiati con il Falun Gong stesso. Quindi, da qualunque punto di vista, non si può dire che il Falun Gong in quanto tale sia mai stato messo al bando, né può esserlo.

Per ciò che concerne i reati di cui il Ministero degli Affari Pubblici ed il Ministero di Pubblica Sicurezza hanno accusato la Società di Ricerca del Falun Gong, essi rappresentano le tipiche tattiche del PCC. Il PCC può trasformare le fantasie in verità e senza alcun scrupolo può ignorare i fatti e la legge, aspettandosi d'altra parte che tutti lo seguano in questo, altrimenti si troverebbero a dover subire la sua regola "distruggete la loro reputazione, rovinateli finanziariamente e distruggeteli fisicamente."

La “Nota del Comitato Centrale del PCC che Proibisce ai Membri del PCC di Praticare il Falun Gong" era una comunicazione interna da applicarsi ai membri del PCC. I cinesi sono più di un miliardo di persone, ma i membri del PCC sono meno di 100 milioni. Quella nota non stabilisce che i cinesi non possano praticare il Falun Gong. Inoltre, se si permettesse ai membri del PCC che sono anche praticanti di scegliere fra l'appartenenza al partito o l'avere la possibilità di praticare il Falun Gong, molti sceglierebbero di rinunciare alla tessera del partito. Naturalmente, il PCC permette solamente ai suoi membri di aderire o di essere espulsi, ma non di andarsene volontariamente, che va di pari passo con la sua natura di culto nel volere il completo controllo sui pensieri e sulle azioni della gente.

Le note dei due ministeri sono entrambe azioni amministrative, che sono soggette al peso della prova legale della loro legittimità. Tuttavia, nessuno dei due ministeri ha fornito prove della fondatezza legale dei loro decreti, privandoli quindi di legittimità legale. Il Ministero degli Affari Pubblici ha citato le Regole per la Registrazione delle Organizzazioni Sociali, per spiegare la sua decisione di dichiarare “illegale” la Società di Ricerca del Falun Gong. Tuttavia, in base al fatto spiegato precedentemente che la Società di Ricerca del Falun Gong aveva cessato di esistere nel marzo 1996, non poteva più essere dichiarata una “organizzazione illegale." In più, le Regole citate sono piuttosto vaghe, e non regolano le azioni specifiche di un'organizzazione sociale né hanno giurisdizione legale, quindi ancora la decisione di dichiarare la società di ricerca illegale non ha nessun fondamento legale. La successiva "Nota delle Sei Proibizioni dal Ministero di Pubblica Sicurezza" si basava a sua volta sulla nota del Ministero degli Affari Pubblici, quindi soffriva della stessa mancanza di validità legale.

continua......

Versione inglese: http://www.clearwisdom.net/html/articles/2010/7/18/118671.html

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