FDIC: Stupro, pestaggi e inganni caratterizzano la “trasformazione” di una ex studentessa di valore

La vita devastata di una ex studentessa dell’Università Tsinghua e praticante del Falun Gong
 
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Liu Zhimei in una foto datata, scattata prima che fosse torturata e abusata in una prigione cinese
La vita di una studentessa di spicco, della prestigiosa università Tsinghua di Pechino, è stata devastata da un decennio di stupri, torture e inganni. Secondo un resoconto ricevuto recentemente dal Falun Dafa Information Center, la signora Liu Zhumei, un tempo brillante giovane donna della Provincia di Shandong, vive ora in una capanna, bagna regolarmente il suo letto, e si rannicchia in un angolo della sua stanza con i pugni chiusi quando qualcuno le si avvicina. I vicini l’hanno vista correre fuori da casa nuda e urlando.

“Quando le autorità cinesi parlano di ‘trasformare’ i praticanti del Falun Gong, questo è ciò che intendono”, afferma Levi Browde, direttore esecutivo del Falun Dafa Information Center. “Maltrattano e tormentano persone razionali e in salute fino al punto in cui la vittima rinuncia completamente alla sua fede personale e si sottomette alla volontà del Partito Comunista Cinese, muore a causa degli abusi o, come nel caso di questa giovane donna, arriva all’orlo della pazzia ed è privata completamente della dignità umana. Portano i praticanti al punto in cui la vita diventa un inferno.

Il caso di Liu è tragico, ma tristemente comune in Cina…così tante vite sono state devastate in modo simile nella persecuzione del Falun Gong.”

Nel 1997 Liu fu ammessa alla Università Tsinghua con il punteggio più alto dell’intera provincia di Shandong. Dopo il suo arrivo nel campus, iniziò a praticare il Falun Gong, che all’epoca era praticato da oltre 1000 persone tra studenti e personale dell’Università

Dopo il lancio nel 1999 della campagna per “sradicare” il Falun Gong, Liu fu espulsa da scuola a causa della sua pratica. Nei tre anni seguenti la polizia la detenne in diverse occasioni. Durante la detenzione, fu picchiata ripetutamente e tenuta per lunghi periodi di tempo in isolamento. Le torture causarono ferite alla testa e al torace, la lasciarono zoppa e senza molte unghie.

Nel novembre 2002 Liu fu “condannata” in un processo farsa a 12 anni di detenzione nella Prigione Femminile della provincia di Shandong perché praticante del Falun Gong. In prigione, subì pressioni da parte di personale dell’Università Tsinghua (che le fecero visita) e dirigenti della prigione, che tentarono di farla diventare un “aiutante” – uno che aiuta gli agenti della prigione a maltrattare e torturare i praticanti del Falun Gong determinati per obbligarli a rinunciare alla pratica e ad aderire alla linea del PCC contro il Falun Gong – e come ricompensa avrebbe potuto tornare a studiare all’Università Tsinghua.

Davanti alla prospettiva di poter tornare a scuola, Liu accettò. Rapporti dalla prigione indicano che Liu inventò vari metodi per “trasformare” i praticanti del Falun Gong. In alcune occasioni, le guardie della prigione la costrinsero a picchiare i praticanti direttamente. Liu iniziò anche a prepararsi per il ritorno all’università, ma quell’opportunità non venne mai. Mentre gli anni passavano all’interno del carcere, capì che le promesse di farla tornare all’università non erano vere e cadde nella disperazione.

Il 13 novembre 2008, Liu fu finalmente rilasciata e consegnata alla custodia dei suoi genitori, e ormai era soltanto l’ombra della persona che era stata dieci anni prima.

Liu non ricordava il suo nome. Aveva una larga cicatrice attorno all’ombelico e parecchie bruciature sui glutei e sulle cosce. Il suo seno cadeva quasi fino alla vita, nonostante non avesse ancora 30 anni, e le sue dita presentavano gravi deformazioni.

La signora Liu nella sua abitazione attuale (inizio 2010) Spesso si rannicchia in un angolo con i pugni chiusi quando qualcuno le si avvicina

Liu spesso urla casualmente frasi che permettono di intuire le torture che ha dovuto subire in prigione. Ad esempio, mentre una parente la aiutava a cambiarsi gli abiti, le ha afferrato la mano e colpendosi il seno ha urlato, “Mi picchiavano qui, in questo modo, era così doloroso…”. Spesso Liu bagna il letto e quando qualcuno che non conosce le si avvicina, si rannicchia in un angolo con i pugni chiusi.

La madre di Liu è morta nel 2007 per il dispiacere dovuto alla detenzione di Liu. Suo padre, Liu Zuorui, è stato segretario del Partito Comunista di un villaggio locale. I vicini riferiscono che dopo il ritorno di Liu, suo padre la ha stuprata spesso e l’ha venduta ad altri uomini del villaggio.

Nel 2009, i praticanti del Falun Gong locali hanno portato Liu a casa loro e hanno fatto a turno per starle vicino e controllarla. Dopo qualche mese Liu ha cominciato a dare segni di miglioramento. Non borbottava più tra sé e sé, ha smesso di bagnare il letto ed era anche in grado di prepararsi un pasto semplice da sola.

La mattina del 16 aprile 2010, agenti della Stazione di Polizia della cittadina di Bailinzhuang, vicino alla città di Laiyang, hanno fatto irruzione nella casa dei praticanti che si stavano prendendo cura di Liu. È stata portata in prigione con altri quattro praticanti. Testimoni hanno raccontato che, interrogata dalla polizia, si è trasformata in una “persona completamente diversa”, ha professato la sua “colpevolezza”, esaltando l’azione della polizia che l’aveva arrestata. Questi testimoni hanno detto che il comportamento di Liu non è insolito per una persona che, dopo un periodo prolungato di torture e pressioni, impara a dire ai poliziotti ciò che vogliono sentirsi dire al fine di evitare ulteriori maltrattamenti.

Dopo aver scoperto che non era mentalmente stabile, la polizia l’ha riportata a casa del padre, dove rimane anche oggi.

“Nel 2001, il Washigton Post ha pubblicato una storia di approfondimento raccontando come il regime cinese usa la tortura e altri metodi di ‘rieducazione’ per spezzare i praticanti del Falun Gong”, ha detto Browde (notizia). “Una delle vittime intervistate dal Post ha concluso, dopo essere passata attraverso il processo di ‘trasformazione’ messo in atto dal PCC, ‘Ho visto le cose peggiori che un uomo può fare. Siamo veramente i peggiori animali sulla Terra.”

“Il caso di Liu illustra ciò a cui questa vittima si riferiva…la completa distruzione dello spirito umano. Questa è la storia di Liu Zhimei, e tragicamente, la storia di molti altri praticanti del Falun Gong che soffrono per la campagna messa in atto dal PCC per ‘sradicare’ il Falun Gong.”

Link articoli collegati:

Washington Post: Torture is Breaking Falun Gong [La Tortura Sta Spezzando il Falun Gong]
http://faluninfo.net/article/566/?cid=67

Rapporto Annuale 201 del Falun Dafa Information Center: “Transformation” and Forced Religious Conversion [“Trasformazione” e Conversione Religiosa Forzata]
http://faluninfo.net/article/1022/

10 Comuni Tattiche di “Trasformazione”
http://faluninfo.net/article/1033/

Yao Yue, Studentessa di Tsinghua Imprigionata per 12 Anni
http://faluninfo.net/article/758/

Versione inglese: http://www.faluninfo.net/article/1053/?cid=8

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