Hunan: Zeng Haiqi muore per le torture subite nel carcere di Jinshi

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Nome: Zeng Haiqi (曾 海 其)
Sesso: Maschio
Età: 42
Indirizzo: Paese di Hongxia, contea di Zhuzhou, città di Zhuzhou, Hunan
Occupazione: impiegato di una fabbrica di macchine
Data di morte: 26 aprile 2013
Data di arresto: 5 maggio 2010
Ultimo luogo di detenzione: Prigione di Jinshi (津市 监狱)
Città: Zhuzhou
Provincia: Hunan
Persecuzione subita: scosse elettriche, privazione del sonno, condanna illegale, percosse, essere appeso, prigionia, torture, legagione.

(Minghui.org) Zeng Haiqi era un praticante del Falun Gong della provincia di Hunan, in Cina. È stato illegalmente condannato (*) al carcere per la pratica del Falun Gong ed è morto in carcere nel 2013.

La sua famiglia ricevette una chiamata dalla prigione di Jinshi il 25 Aprile 2013. Nella chiamata gli fu detto che il sig. Zeng stava morendo di cirrosi ed insufficienza renale. La famiglia del signor Zeng era perplessa, in quanto Zeng era in perfetta salute da quando aveva iniziato a praticare il Falun Gong. Dal carcere, proprio nel 2013, Zeng gli aveva scritto per dire che stava bene. Quando la famiglia di Zeng si precipitò al carcere il giorno dopo, lui era già morto. Zeng Haiqi è morto all'età di 42 anni il 26 aprile 2013.

Zeng Haiqi

Quando la famiglia del signor Zeng ha visto il suo corpo, ha trovato ferite dappertutto. Il suo corpo era gonfio. C'erano lividi nella parte superiore del corpo. C'era sangue sui genitali e sulle natiche. La sua famiglia era indignata, "Deve essere morto di una morte molto più dolorosa!" La sua famiglia chiese allora un'indagine approfondita, ma il carcere insistette per esaminare per primi il corpo per 20 giorni. La lunga permanenza di 20 giorni avrebbe creato alla famiglia uno sforzo finanziario che non poteva permettersi. La sua famiglia ipotizzò che la prigione conoscesse le spese del soggiorno prolungato e che questo li avrebbe indotti a rinunciare alla loro domanda di giustizia.

Zeng Haiqi era la principale persona a mantenere la famiglia. Era perfettamente sano da quando aveva iniziato a praticare il Falun Gong. I suoi genitori hanno una settantina anni. Sua figlia di 16 anni frequenta il liceo. La sua morte è stata devastante per la sua famiglia.

Un brav'uomo perseguitato per la sua fede

Zeng veniva dal paese Hongxia, contea di Zhuzhou, città di Zhuzhou, Hunan. Era un uomo affidabile e credibile. Era di bell'aspetto e di costituzione media. Era silenzioso, ma affidabile. Mentre lavorava nella fabbrica di macchinari, era il responsabile tecnico e il proprietario della fabbrica dipendeva molto da lui. La fabbrica paga i suoi dipendenti in base al numero di prodotti che ciascuno finisce. Il volume di produzione varia. Quando c'erano un sacco di ordini in arrivo, con materie prime che si accumulavano senza sufficiente manodopera, il signor Zeng spesso diceva: "Dobbiamo ancora aiutarlo (il proprietario) a soddisfare gli ordini." Egli è stato spesso visto fare lavoro straordinario da solo. Era molto apprezzato e rispettato dal proprietario e dai suoi colleghi. Era conosciuto nel suo quartiere come una persona molto piacevole.

Arrestato nel 2000

Zeng Haiqi fu condannato a sette anni di carcere nel 2000 per la pratica del Falun Gong anche se l'articolo 36 della Costituzione cinese garantisce ai suoi cittadini la libertà di credo religioso. Soffrì gravi torture in prigione per essersi rifiutato di rinunciare al Falun Gong. Perse quasi la mano destra durante i lunghi periodi in cui veniva appeso.

Dopo essere stato rilasciato nel 2007, il signor Zeng fuggì a Shenzhen e trovò lavoro lì per evitare molestie dall'ufficio 610 (*) della sua città natale. Tuttavia, dopo 3 mesi, le autorità locali lo trovarono a Shenzhen. Fu costretto a tornare a casa. Le autorità locali lo misero a lavorare in una fabbrica di macchine nella città di Xianjing, contea di Zhuzhou. Gli ordinarono anche di presentarsi presso i loro uffici ogni qual volta fosse convocato.

Arrestato di nuovo nel 2010

Zeng si riunì con la sua famiglia solo per due anni, prima di essere arrestato di nuovo nel 2010.

Fu arrestato dalla pattuglia della polizia mentre chiariva la verità (*) sul Falun Gong nella città di Xianjing. Nonostante l'articolo 35 della Costituzione cinese garantisce ai suoi cittadini la libertà di parola, Zeng fu condannato a sei anni di carcere per aver parlato alla gente del Falun Gong.

Nel carcere fu sottoposto a brutalità e tortura nel tentativo di fargli rinunciare al Falun Gong. Secondo un anonimo praticante del Falun Gong anche lui incarcerato nella prigione di Jinshi, una volta Zeng è stato privato del sonno per una settimana intera. Un detenuto di nome Huang Zhengjiao è stato visto piegare la mano di Zeng all'indietro per torturarlo.

Fatto morire di fame e torturato durante la prima prigionia

Quando Zeng Haiqi fu condannato a sette anni di carcere nella prigione di Chishan nel 2000, nei primi 45 giorni gli è stata data solo la metà di una ciotola di riso ad ogni pasto e un terzo di un panino ad ogni pasto per i seguenti 30 giorni.

Il 5 maggio 2003, Zi Wei, vice direttore, ordinò ad una squadra di guardie carcerarie di prendere a pugni e calci il signor Zeng. In più lo pungolarono ripetutamente con bastoni elettrici. Il 20 maggio del 2003, Zi Wei ordinò alla squadra di picchiare di nuovo il signor Zeng. Poi lo spogliarono nudo e lo legarono con una sottile corda di canapa che gli fece gonfiare le vene. Dopo di che lo percossero ripetutamente con bastoni elettrici. La sua pelle venne bruciata così pesantemente che si poteva sentire l'odore di carne arrostita nella stanza. Continuarono ad attaccarlo con bastoni elettrici per più di un'ora.

A metà giugno del 2003, una guardia carceraria chiamata He Yong appese Zeng ad un muro di mattoni rossi rivolto verso ovest. La temperatura della parete raggiunse oltre i 50°. Le sue braccia e le gambe erano gonfie, poi si infettarono e incancrenirono. Per tre lunghi anni, Zeng fu sottoposto a gravi torture in carcere per costringerlo a rinunciare al Falun Gong.

Torture intensificate dalla squadra disciplinare intensiva

Nel Febbraio 2004 Zhang Ainian, direttore del Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria, decise di spostare il signor Zeng nel gruppo disciplinare intensivo perché non erano riusciti a fargli rinunciare al Falun Gong nel 2003. Zhang affermò che avrebbe voluto il signor Zeng morto. Il 1° marzo 2004, Zi Wei ordinò alle guardie carcerarie ed ai detenuti di torturare Zeng perché non era riuscito ad accovacciarsi e contare come gli era stato ordinato. Gli aprirono le gambe fino a fare una linea retta. Poi lo costrinsero a inginocchiarsi per ore. Le torture gli causarono dolore atroce.

Illustrazione della tortura: Essere appesi


Zeng Xianbao, capitano della squadra disciplinare intensiva, appese Zeng in varie posizioni dolorose per 18 ore al giorno. In alcuni giorni gli metteva le braccia ammanettate dietro la schiena e poi lo appendeva dalle manette alla finestra. Gli legava poi le gambe ad uno sgabello alto in modo da fare più forza sulle manette. Il dolore era lancinante.

In alcuni giorni aveva le braccia ammanettate dietro la schiena con attaccata una corda e poi appeso con questa corda ad un grande albero. Era lasciato appeso per diverse ore. Una volta rimase appeso per un giorno intero.

Deng Yingfeng, un membro del personale disciplinare della squadra disciplinare intensiva intimò ai carcerati di torturare Zeng Haiqi con vari congegni che causavano forti dolori e ferite, ma che non lasciavano segni fisici sul corpo del signor Zeng.

Zi Wei una volta rimproverò Zeng Xianbao e Deng Yingfeng perchè non torturavano abbastanza Zeng Haiqi. Dopo tre mesi, Zi Wei trattenne Zeng Haiqi mentre rilasciò tutti gli altri praticanti del Falun Gong nelle celle normali. Zi ordinò a otto detenuti di torturare Zeng Haiqi con diversi congegni ventiquattr'ore su vettriquattro.

(*)GLOSSARIO

Versione inglese

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