Siena: I praticanti introducono la Falun Dafa e diffondono i crimini commessi dal regime cinese

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Sabato 2 novembre 2013, i praticanti del Falun Gong, hanno tenuto un'attività informativa nel centro storico di Siena; è stata la prima volta che la Falun Dafa ha raggiunto il capoluogo toscano dell'omonima provincia. Il clima mite e sereno ha favorito la partecipazione di numerose persone, sia turisti sia locali, che si sono soffermati incuriositi difronte allo stand allestito dai praticanti dove sono stati dimostrati i 5 esercizi che compongono la parte pratica di questa antica disciplina meditativa oltre che ad aver chiarito la verità circa la persecuzione che i praticanti del Falun Gong subiscono da oltre 14 anni nella Cina continentale.

Non sono mancati i turisti cinesi che, nel vedere lo stand, con stupore hanno constatato che la Falun Dafa è diffusa e praticata anche dall'altra parte del mondo – a dispetto di ciò che il Partito comunista cinese continua a far credere – si sono affrettati a scattare fotografie ai manifesti che espongono sia la storia sia le torture subite dai praticanti in Cina.

Una ragazza cinese (sulla sinistra) fotografa lo stand della Falun Dafa mentre due persone (sulla destra) leggono i manifesti che descrivono le torture che subiscono i praticanti in Cina

I praticanti hanno colto l'occasione per raccogliere firme per la petizione promossa dalla Dafoh – un gruppo di difesa dell'etica medica – rivolta all’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Diritti Umani per chiedere la fine immediata dell’espianto forzato di organi su praticanti del Falun Gong in Cina.

Persone firmano la petizione contro l'espianto forzato di organi ai danni dei praticanti vivi del Falun Gong e una ragazza (D) che legge il volantino informativo della Falun Dafa

Il riscontro delle persone è stato positivo, alcune di loro avevano già sentito parlare della pratica a Firenze, attualmente il luogo di pratica più vicino a Siena. Molti sono rimasti increduli nell'apprendere che una tale persecuzione stia continuando ancora oggi nel 2013 e oltre a firmare la petizione per dare il loro sostegno hanno ringraziato i praticanti per il loro impegno nel diffondere una verità che non può e non deve essere taciuta.

«Ho letto da lontano il vostro banner della petizione e sono rimasta scioccata, sapevo che la situazione dei diritti umani in Cina è pessima ma non potevo immaginare fossero arrivati a tanto... io e mio marito vorremmo firmare la petizione – ha detto una signora dallo spiccato accento toscano che dopo aver firmato ha aggiunto – Grazie per il vostro impegno, immagino non sia facile, molte volte le persone chiudono le orecchie senza prima ascoltare, ma queste sono informazioni molto importanti che tutti dovrebbero sapere e che purtroppo non ci arrivano spesso, in bocca al lupo!»

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