Australia: Free China: Il Coraggio di Credere proiettato a Brisbane

Facebook Logo LinkedIn Logo Twitter Logo Email Logo Pinterest Logo

(Minghui.org) Il 13 novembre 2013, il documentario Free China: Il Coraggio di Credere è stato proiettato al teatro Event Cinemas a Brisbane, Australia.

Come riportato nel sito ufficiale, il premiato Free China: Il Coraggio di Credere racconta la storia di Jennifer Zeng, madre ed ex membro del Partito Comunista Cinese, che insieme a più di 70 milioni di cinesi praticavano liberamente un credo che combina Buddismo e Taoismo, fino a quando il Governo Cinese lo ha reso fuorilegge. La polizia di Internet ha intercettato una e-mail di Jennifer che ha fatto scattare il suo arresto e la prigionia per la sua fede... Agli antipodi, il dottor Charles Lee, un uomo d'affari sino-americano, ha voluto fare la sua parte per fermare la persecuzione tentando di trasmettere informazioni non censurate dalla televisione controllata dallo Stato. È stato arrestato in Cina e condannato a tre anni di rieducazione in un campo di prigionia, dove ha subito lavori forzati....

I biglietti sono stati venduti tutti, quindi lo sponsor ha deciso di aggiungere una proiezione supplementare. Al termine, Jennifer Zeng – il personaggio principale del film – ha risposto alle domande del pubblico.

Tra gli ospiti che hanno assistito alla proiezione erano presenti rappresentanti degli avvocati australiani per i diritti umani, Amnesty International, il Consiglio Tibetano Australiano e persone provenienti dall'ambito medico, dal mondo degli affari e dai media pubblici.

Steven Kiem, un membro di Avvocati Australiani per i Diritti Umani si è commosso dal film. Ha detto che gli avvocati dovrebbero parlare a favore dei praticanti del Falun Gong, come ha fatto David Kilgour, un avvocato canadese dei diritti umani, perché parlare del Falun Gong significa battersi per i diritti umani.

Camille Furtardo, di Amnesty International, ritiene che il film espone la violazione dei diritti umani in Cina. Ha detto che Amnesty International può aiutare le persone al di fuori della Cina a conoscere ciò che sta accadendo, ed esercitare pressioni sul Governo Cinese per migliorare la situazione dei diritti umani.

Molti cinesi hanno visto il film. Melody, una studentessa cinese laureanda in giornalismo, ha espresso la speranza che sempre più cinesi vedano il film e sempre più cinesi apprendano la verità sulla persecuzione del Falun Gong. Lei e due amici, dopo la proiezione, si sono dimessi dal Partito Comunista Cinese.

Melody ha affermato: «Sono rimasta scioccata dai fatti esposti nel film. Il Partito Comunista Cinese ha lavato il cervello al popolo cinese, me compresa. Il film ha totalmente cambiato la mia opinione sul Falun Gong. La persecuzione e l'espianto di organi è troppo brutale».

Ha continuato: «Non c'è libertà di espressione in Cina. Le persone non possono esprimere i loro pensieri. Il Partito Comunista Cinese non vuole che la gente sappia cosa succede. Se vogliamo conoscere la verità, dobbiamo venire all'estero».

Molte persone tra il pubblico sono rimaste scioccate dopo aver appreso dell’atrocità del prelievo forzato di organi. Un uomo d'affari ha detto che ha molti partner commerciali in Cina, quindi è molto importante che lui conosca cosa sta realmente succedendo lì. Il film gli ha mostrato molte cose di cui non era a conoscenza, ed ha espresso riconoscenza per le informazioni ricevute.

Versione inglese

* * *

Facebook Logo LinkedIn Logo Twitter Logo Email Logo Pinterest Logo

Potete stampare e diffondere gli articoli ed i contenuti pubblicati su Clearharmony, ma per favore citate la fonte.