Il controllo dei media in Cina

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(Clearwisdom.net) E’ nostra convinzione che quando la verità sulla persecuzione del Falun Gong in Cina sarà rivelata completamente, la persecuzione terminerà, perché il mondo semplicemente non la potrà più tollerare. Il fatto che i leader comunisti abbiano tentato in ogni modo di nascondere e coprire le loro azioni fin dal 1999 indica che anche loro pensano questo.

A questo proposito, presentiamo una serie di articoli scritti per denunciare in modo più completo e cronologico la persecuzione del Falun Gong in tutte le sue molteplici sfaccettature. Invitiamo i nostri lettori a rivedere con noi durante questi mesi gli articoli che documentano i crimini contro l’umanità commessi dal Partito Comunista Cinese negli undici anni in cui ha perseguitato il Falun Gong.

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Il Partito Comunista Cinese tiene le redini dell’informazione in tre modi principali: (1) La registrazione e la concessione delle licenze alla nuove organizzazioni è obbligatoria ed è facilmente revocabile dal governo centrale; (2) molti media dipendono in parte o in toto dal PCC per i finanziamenti e (3) il PCC nomina direttamente i direttori nella maggior parte dei media. Pubblicare un articolo politicamente inaccettabili su argomenti “sensibili” come il Falun Gong potrebbe risultare facilmente nella perdita della licenza, dei finanziamenti e del lavoro [1].

In più, non sono solo i media cinesi ad essere sottoposti a censura; anche i media stranieri che operano all’interno della Cina subiscono delle limitazioni. Nel 1996 l’Agenzia di Informazioni controllata dallo stato Xinhua, implementò per prima delle leggi specifiche che censuravano i media stranieri. Temendo forse che quelle limitazioni non fossero sufficientemente efficaci, il 10 settembre 2006, Xinhua stabilì un’ulteriore serie di limitazioni per i media, intitolate “Misure per Amministrare la Pubblicazione di Notizie e Informazioni in Cina per le Agenzie di Informazioni Straniere.”

Le nuove condizioni prevedono che (1) tutte le agenzie di informazioni straniere che forniscono notizie alla Cina debbano essere approvate da Xinhua; (2) Xinhua si riserva il diritto di censurare e tagliare le notizie in ingresso; (3) i media in Cina non possono direttamente pubblicare o tradurre notizie di agenzie straniere senza approvazione; (4) ai media scoperti ad aver violato uno dei regolamenti potrà in futuro essere impedito di operare in Cina.

Queste condizioni significano che, se una agenzia di informazioni vuole operare all’interno della Cina senza problemi, deve, in varia misura, aderire alle stesse limitazioni della censura delle agenzie di informazioni locali. Ciò, naturalmente, significa il divieto di fornire notizie positive sul Falun Gong [2].

Prima delle Olimpiadi, il PCC promise di allentare le restrizioni sull’informazione per i media stranieri. Come hanno dimostrato le limitazioni imposte sulle informazioni relative alla repressione in Tibet del Marzo 2008, e secondo i giornalisti che lavorano in Cina, queste restrizioni non sono state per nulla allentate in modo significativo (vedere rassegna su Reporters Without Borders http://www.rsf.org/article.php3?id_article=26248 ]
Altri link :
1. Out of the Media Spotlight Rivista “Compassione” copertura mediativa dei media occidentali sul Falun Gong.

2. Sezione propaganda
[1] Xing, Guoxin. Il mercato, lo stato e la trasformazione della propaganda della Cina: Uno studio sulla condizione dei media di partito. Diss. University of Regina, Saskatchewan, 2005.
[2] Mentre le clausole censorie di Xinhua sono lasciate intenzionalmente sul vago, esse contengono clausole che comportano una stretta censura sulle informazioni che riguardano il Falun Gong. Per esempio, l’Articolo 11 dichiara, “Notizie e informazioni pubblicate in Cina da agenzie di informazioni straniere non dovranno contenere notizie che violino disposizioni riguardo alle religioni in Cina o promuovano culti malvagi o superstizioni.” Questa frase contiene un linguaggio simile a quello che Xinhua frequentemente usa per riferirsi al Falun Gong.

La Legge sulla Censura del 1996 è chiamata “Misure per l’Esercizio del Potere Amministrativo sulle Pubblicazioni in Cina di Informazioni Economiche e di Informazioni Sussidiarie da parte di Agenzie di Informazioni Straniere.”

Fonte: http://www.faluninfo.net/print/244/
Tradotto da: http://www.clearwisdom.net/html/articles/2010/7/13/118552.html

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