Yunnan: Il praticante del Falun Gong signor Luo Jiangping rilasciato dalla prigione in condizioni critiche, è morto dopo cinque giorni

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Sintesi dei fatti principali della persecuzione:

Nome: Luo Jiangping (罗江平)
Sesso: Uomo
Età: 51 anni
Indirizzo: Paese di Salian, contea di Miyi, città di Panzhihua, provincia di Sichuan
Occupazione: Sconosciuta
Data del decesso: 28 dicembre 2013
Data dell’ultimo arresto: 6 gennaio 2012
Ultimo luogo di detenzione: Prima Prigione della provincia di Yunnan (云南省第一监狱)
Contea: Nanhua
Provincia: Yunnan
Persecuzione subita: Lavori forzati, sentenza illegalmente, iniezioni forzate e somministrazione di sostanze sconosciute, pestaggio, imprigionato, confinato in una cella di isolamento, torture, restrizione fisica e detenuto

(Minghui.org) Il signor Luo Jianping della provincia di Sichuan è stato arrestato illegalmente (*) nella contea di Nanhua, provincia di Yunnan, nel gennaio del 2012, è stato condannato e tenuto nel Primo Carcere della provincia di Yunnan. Quando era sul punto di morire, è stato rilasciato per condizioni fisiche critiche, il 23 dicembre 2013; cinque giorni dopo è morto all’età di 51 anni.

In carcere ha subito molti tipi di torture tra cui: Iniezioni di sostanze sconosciute, ammanettato e incatenato, costretto ai lavori forzati, confinato in una cella di isolamento, etc. Il signor Luo ha detto ai suoi familiari che gli è stato iniettato del veleno, mostrando loro i segni neri nella sua mano lasciati dall’iniezione. Era emaciato al momento del rilascio.

All’anziana madre proibito di vedere suo figlio.

Il signor Luo era del paese di Salian contea di Miyi, città di Panzhihua, provincia di Sichuan. Iniziò a praticare la Falun Dafa nel 1996 e viveva seguendo i principi di Verità-Compassione-Tolleranza. Grazie alla pratica della Falun Dafa, scomparve il dolore che aveva alla gamba da quando era piccolo e il suo atteggiamento mentale migliorò.

Da quando il Regime Comunista ha iniziato la persecuzione della Falun Dafa nel luglio del 1999, il signor Luo fu arrestato ripetutamente e molestato: dal Dipartimento di Polizia della contea di Miyi, dalla Divisione di Investigazione Criminale, dall’Ufficio della contea per la Sicurezza Politica e dal Governo della città di Salian, inoltre i funzionari hanno estorto soldi ai suoi familiari.

È stato condannato a cinque anni di carcere all’inizio del 2002, ed è stato detenuto nella Prigione di Deyang a Sichuan, dove è stato torturato e costretto ai lavori forzati.

Il 6 gennaio 2012, il signor Luo e la signora Zhang Jimei, una praticante della Falun Dafa della contea di Miyi, sono stati arrestati dagli agenti della Stazione di Polizia della città di Longchuan. Sono stati visti chiarire i fatti del Falun Gong e distribuire materiale informativo sulla pratica nel villaggio di Shanshang, città di Longchuan, contea di Nanhua, Chuxiongzhou, Yunnan. Il signor Luo è stato portato al Centro di Detenzione della Contea di Nanhua e la signora Zhang al Centro di Detenzione di Chuxiongzhou.

Il 18 gennaio 2012, l’anziana madre settantenne del sig. Luo, si recò presso il Centro di Detenzione della Contea di Nanhua per vederlo. Chiese alla Divisione per la Sicurezza Interna della contea di rilasciare suo figlio, ma il capo della divisione Ma Xiaoyun e l’ufficiale Ji Yun rifiutarono la richiesta e non le consentirono neanche di vederlo.

La madre del signor Luo, tornò dopo un po’ di tempo da Ma Xiaoyun e Ju Yun, per avere il permesso di vedere suo figlio, ma Xiaoyun si rifiutò di vederla e Ji Yun le disse di andarsene dall’ufficio e poi se ne andò.

Gli agenti confiscano i documenti del tribunale

Il signor Luo e la signora Zhang, furono messi sotto processo dal Tribunale della contea di Nanhua, alle 14:30 dell’11 aprile 2012. Gli avvocati di Pechino dichiararono il signor Luo e la signora Zhang non colpevoli, Sottolineando il fatto che la pratica della Falun Dafa non è illegale come stipulato dalla Costituzione Cinese, inoltre parlare alle persone, della pratica, non è un crimine.

Il giudice Zhang Biao che presiedeva la corte, i procuratori, i cancellieri e gli altri giudici non avevano cartellini identificativi. Zhang Biao interruppe gli avvocati difensori molte volte e non permise al signor Luo e alla signora Zhang di parlare.

La corte non emise un verdetto dicendo, che sarebbe stato fatto il giorno successivo. Dopo il processo, il giudice che presiedeva, gli altri giudici e più di una dozzina di poliziotti, costrinsero ad un angolo gli avvocati difensori, obbligandoli a consegnare tutti i documenti relativi al processo.

Prima del processo, il 10 aprile, gli avvocati furono minacciati e molestati dalla polizia. Il giudice Zhang Biao ed altri, andarono nella stanza d’albergo degli avvocati e presero un referto, che era una prova per il processo. Gli avvocati furono poi anche seguiti.

Il signor Luo chiamò poi casa dicendo che gli avevano dato tre anni e mezzo di prigione e alla signora Zhang quattro anni e mezzo. Il signor Luo pensava di ricorrere in appello.

Il 23 aprile 2012, quasi due settimane dopo il processo, la sua famiglia non aveva ancora ricevuto la notifica della sentenza. Successivamente, il signor Luo fu trasferito nella Prima Prigione della provincia di Yunnan e la signora Zhang nella Seconda Prigione Femminile, della provincia di Yunnan.

Visite proibite agli avvocati e ai familiari

I due avvocati di Pechino, ingaggiati dalla madre del signor Luo, arrivarono alla prigione nel pomeriggio del 15 maggio 2013, chiedendo di vedere il signor Luo; tre uomini con magliette nere li seguirono all’interno e li filmarono segretamente. Quando gli avvocati scoprirono quello che stavano facendo e chiesero spiegazioni, i tre uomini misero da parte l’equipaggiamento di registrazione.

Quando gli avvocati arrivarono alla Sezione Affari della Prigione, il capo-sezione cercò di impedire loro di vedere il signor Luo, dicendo che la loro documentazione di “procura” era valida solo in tribunale e non in prigione; inoltre insistette sul fatto che era anche necessaria una lettera della Stazione di Polizia locale che provasse la parentela tra il signor Luo e sua madre.

Quando il giorno successivo, la suocera del signor Luo andò alla prigione per fargli visita, anche a lei fu chiesto di provare la sua parentela con il signor Luo e quando lei mostrò un certificato rilasciatole dalla Divisione di Sicurezza Interna locale, il capo-sezione non le permise comunque di vedere il signor Luo, usando altre varie scuse.

I due avvocati finalmente si incontrarono col signor Luo il 29 agosto 2013.

Gli ufficiali della prigione usano tattiche ritardanti anziché liberare il signor Luo

Quando il 16 dicembre 2013, la madre del signor Luo ed altri parenti andarono alla prigione per fargli visita, gli fu detto che era nell’ospedale della prigione e che soffriva di una cirrosi allo stadio terminale;

Allora chiesero agli agenti della prigione sulla terapia che stava ricevendo in prigione, perchè tre mesi prima quando il suo avvocato lo aveva incontrato, stava bene. Le guardie del carcere affermarono che lo stavano trattando bene; allora i parenti riferirono agli agenti della prigione, che sapevano delle lunghe ore di duro lavoro a cui il signor Luo era stato sottoposto. La loro intera conversazione fu registrata.

Quando sua madre e i suoi parenti andarono all’ospedale del carcere, solo a tre di loro fu permesso di incontrarlo, una di questi era sua madre. Il signor Luo era costretto in un carrello, emaciato con mani e piedi gonfi.

Disse a sua madre che avrebbe voluto tornare a casa con lei e quando sua madre lo vide in tali condizioni, svenne; a sua volta anche il signor Luo, svenne nel vedere sua madre così debole, poi fu spinto via. I parenti allora chiesero che fosse rilasciato per le condizioni fisiche o trasferito in un ospedale migliore così da avere cure più adeguate.

I familiari aspettarono fuori dal cancello del carcere le guardie che avevano registrato la loro visita, per fare loro alcune domande, le guardie risposero che avrebbero segnalato il tutto ai loro superiori, dicendogli di tornare la mattina seguente.

La mattina dopo, quando i familiari del signor Luo arrivarono al carcere, furono messi in una stanza con due videoregistratori. A questo trattamento rimasero sconvolti, affermando di volersene andare se gli agenti della prigione non avevano intenzione di rilasciare il signor Luo.

La madre del signor Luo invece, si rifiutò di andarsene, insistendo di voler rimanere a prendersi cura del figlio. I familiari lasciarono il carcere, dicendo agli agenti della prigione che era di loro, la piena responsabilità per la sicurezza del signor Luo e di sua madre, chiedendo una risposta entro mezzogiorno.

Quando ritornarono nel pomeriggio dello stesso giorno, gli agenti dissero a loro, che il signor Luo poteva essere rilasciato per cure fisiche, ma avrebbero preso le loro foto come parte della procedura. Gli ufficiali del carcere dovevano inoltre verificare l’identità della sorella del signor Luo e avevano bisogno di andare nella contea di Miyi per fare ulteriori indagini, a quel punto, i familiari si resero conto che stavano cercando di annullare il rilascio del signor Luo.

Il signor Luo è stato rilasciato cinque giorni dopo, ed è morto cinque giorni dopo il suo rilascio.

Principali persecutori: Ma Xiaoyun(马晓云), Ji Yun(纪云), e Zhang Biao(张标)

(*) GLOSSARIO

Versione inglese

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