Jilin: Due praticanti imprigionate e perseguitate nella prigione femminile

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(Minghui.org) La signora Yu Cuilan è stata tenuta nella prigione femminile di Jilin (nota anche come prigione femminile di Heizuizi) per sette anni e perseguitata. È stata torturata sul "letto di allungamento" ed è ora disabile. È attualmente detenuta nella 4° divisione dell’ 8° distretto. Anche nelle sue condizioni, è stata ancora trascinata in bagno e picchiata.

La signora Liu Xia, un’insegnante in pensione della contea di Panshi, è stata tenuta nella prigione femminile di Jilin per cinque anni. È stata condannata illegalmente (*) a sette anni di reclusione, ed è anche lei nella stessa divisione della signora Yu. In inverno, è stata costretta a sedersi su un piccolo sgabello di legno per lunghi periodi di tempo davanti a una finestra aperta, indossando solo abiti leggeri. Una volta è stata torturata in questo modo per oltre due mesi.

La signora Yu torturata fino a diventare disabile

A Maggio 2006 la signora Yu è stata arrestata dalla divisione di sicurezza interna della città di Changchun e portata al Centro di Detenzione n. 3 della città stessa Un falso processo si è tenuto nel tribunale di Luyuan il 23 novembre 2006, durante il quale, la signora Yu è stata condannata a dieci anni di carcere. Subito dopo la condanna, è stata portata al carcere femminile di Jilin, anche se era in fin di vita e incapace di camminare a causa delle torture subite.

Ricostruzione della tortura: letto di allungamento

Le autorità carcerarie, per molto tempo, hanno impedito alla famiglia della signora Yu di farle visita. Essi, hanno poi appreso che lei e un’altra praticante erano state torturate sul "letto di allungamento" per un anno, provocando ad entrambe la perdita del controllo della vescica e della funzionalità intestinale.

Mentre erano torturate sul "letto di allungamento", ad entrambe le praticanti era stato negato l'uso del bagno e avevano dovuto urinare e defecare nei loro pantaloni. Dei detenuti criminali sono stati istigati a picchiarle frequentemente. Come conseguenza delle torture, la signora Yu si era debilitata, il suo corpo si era flesso in avanti, non riusciva più a muovere le braccia, e riusciva a malapena a camminare. Nonostante le sue condizioni, le guardie della prigione la costringevano ancora a lavorare duramente.

In seguito, le guardie hanno ordinato ai detenuti di seguirla da vicino. L’hanno costantemente picchiata, e non le permettevano di parlare o usare il bagno. Queste privazioni le hanno compromesso la funzionalità della vescica.

La signora Liu Xia perseguitata

La signora Liu è nata il 12 maggio 1952, e si è ritirata dall'insegnamento della scuola superiore n. 4 della città di Panshi. È stata arrestata dagli agenti della divisione di sicurezza interna del dipartimento di polizia della città di Panshi l’11 luglio 2008, ed è stata condannata al carcere nel 2009. È stata tenuta in prigione nel "reparto educativo" e torturata. Adesso, soffre di sintomi di tipo ischemico.

Ricostruzione della tortura: pestaggio brutale

La signora Liu una volta è stata costretta a stare in piedi per più di 40 giorni, durante i quali ha rifiutato di rinunciare alla pratica della Falun Dafa. Come risultato, le si sono gonfiate le gambe e ha subito un crollo mentale. I colpevoli coinvolti sono stati: la guardia Yang Xi, i detenuti Kang Wei, Zhan Shujie, e qualcuno con il cognome Yang.

Una volta nel 2011, è stata chiusa in una stanza al terzo piano e picchiata. Un'altra volta, è stata costretta a sedersi sul pavimento freddo per molto tempo, indossando solo vestiti leggeri. Le guardie hanno usato anche una trapunta pesante per coprirle la faccia e la bocca, in modo tale che lei non riuscisse a respirare. Hanno rimosso la trapunta solo quando era senza fiato e stava per soffocare. Hanno ripetuto il processo più e più volte.

Le torture inflitte alla signora Liu non sono diminuite finché non è arrivata la notizia che la praticante signora Zhao Yanxia della contea di Lishu era morta durante le torture.

Dopo l’ammissione alla prigione, i praticanti sono portati al terzo piano del "reparto educativo", e controllati da diversi "aiutanti detenuti." Coloro che si rifiutano di essere "trasformati" (*) sono costretti, ogni giorno, a stare in piedi dalle 5:00 del mattino fino alle 23:00. Se il praticante continua a non farsi "trasformare", tale praticante viene legato con corde sottili.

Ogni cella è dotata di un letto speciale che consente di legare gli arti dei praticanti, ai quali gli viene chiusa la bocca con del nastro adesivo e gli vengono tolti i pantaloni costringendoli ad urinare in una vaschetta posta sotto di loro. Questo metodo di tortura è utilizzato anche per cercare di "trasformare" i praticanti.

Le torture si svolgono anche al quinto piano. I metodi di tortura comprendono: il "letto di allungamento", in ginocchio su tavole increspate, in piedi su un piede solo, in piedi con le mani sopra la testa, piegati come un aeroplano, e appesi a testa in giù.

Tortura illustrata: appeso a testa in giù

(*) GLOSSARIO

Versione inglese

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