Hunan: La signora Tan Xiangyu deceduta dopo 14 anni di implacabile persecuzione

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(Minghui.org) La praticante del Falun Gong Tan Xiangyu è morta il 24 febbraio 2014, all'età di 66 anni, dopo 14 anni di persecuzione implacabile.

Quindici giorni prima della sua morte i funzionari locali hanno tentato di farle il lavaggio del cervello, anche se le sue condizioni era già critiche. La morte della signora Tan è indicativa di come il Partito Comunista Cinese (PCC) attui la sua politica di "distruggere i praticanti del Falun Gong fisicamente".

Una guardia del Carcere Femminile di Hunan ha anche giurato pubblicamente: "Se la catturiamo di nuovo, non sarà rilasciata per trattamenti medici e morirà in prigione."

La signora Tan della città di Changsha, in provincia di Hunan, è stata arrestata illegalmente (*) sette volte e condannata ai lavori forzati e alla prigione semplicemente perché era una praticante del Falun Gong. Ogni volta la riducevano in condizioni fisiche critiche e veniva rilasciata per cure mediche, ma recuperava sempre facendo gli esercizi del Falun Gong.

I ripetuti recuperi della signora Tan sembravano dare ai funzionari locali del Partito Comunista Cinese (PCC), l’incentivo per arrestarla di nuovo; il loro obiettivo è stato quello di costringerla a rinunciare al Falun Gong. Quando la persecuzione ha portato alla morte suo marito nel 2011, il signor Xie Wutang, la sua salute è peggiorata e alla fine non è più riuscita a recuperare.

La signora Tan Xiangyu e suo marito, il signor Xie Wutang

Perseguitata dall'inizio dal 20 luglio 1999

Prima dell'inizio della persecuzione la signora Tan era un'istruttrice volontaria in un sito di pratica del Falun Gong; a causa di ciò è stata considerata una praticante "estremista” dal PCC, ed è diventata così un importante obiettivo, dopo il 20 luglio 1999 quando è iniziata la campagna nazionale per eliminare il Falun Gong.

Dopo che la pratica è stata vietata dal PCC la signora Tan è stata molestata molte volte dai funzionari locali e sorvegliata per tutto il giorno. Hanno fatto di tutto per cercare di costringerla a rinunciare al Falun Gong.

Suo marito, il signor Xie Wutang, anche lui un praticante del Falun Gong, non se l'è cavata meglio, i funzionari hanno minacciato di sfrattare la coppia dalla loro casa se non avessero rinunciato al Falun Gong; sono perfino arrivati al punto, di murare la loro porta di casa per tenerli fuori. Le cose sono solo peggiorate con il passare degli anni e la persecuzione si è intensificata.

Una notte di marzo 2001, la polizia ha fatto irruzione nella casa della signora Tan e l'ha arrestata mentre si stava prendendo cura della nipotina di due anni. Era sola, poiché suo marito era stato condannato ai lavori forzati due mesi prima, nel Campo di Lavoro di Xinkaipu. Gli agenti l'hanno arrestata comunque, lasciando la piccola di due anni piangente da sola in casa.

Subito dopo l'arresto la signora Tan è stata condannata ai lavori forzati nel Campo di Lavoro Femminile Baimalong di Zhuzhou; dopo 6 mesi di maltrattamenti nel campo di lavoro, ha sviluppato la tubercolosi. In condizioni critiche è stata rilasciata per cure mediche, poi, nel mese di settembre anche suo marito è stato rilasciato dal campo di lavoro, sempre per cure mediche.

Poco dopo essere tornati a casa, hanno recuperato facendo gli esercizi del Falun Gong; la polizia locale, notando il loro recupero, li ha arrestati di nuovo e tenuti in detenzione per 15 giorni.

Condannata alla prigione

Il 22 agosto 2003 la signora Tan Xiangyu, è stata nuovamente arrestata mentre stava facendo la spesa al centro commerciale Youyi di Changsha, da Fu Shengwen, un ufficiale della Sezione Sicurezza Politica del Dipartimento di Polizia del Distretto Tianxin di Changsha. Fu le ha ammanettato le braccia dietro la schiena, l'ha incatenata ai piedi e l'ha interrogata per oltre 10 ore.

Il 23 agosto è stata trasferita al Centro di Detenzione di Changsha. Ha fatto lo sciopero della fame per protestare contro l'arresto, ma in risposta, le guardie l'hanno torturata per molte ore incatenando mani e piedi ad una porta.

A giugno 2004 la Corte distrettuale di Tianxin, ha condannato la signora Tan a tre anni e mezzo di carcere. Lei ha fatto appello, ma il verdetto originale è stato confermato. È stata detenuta nella Prigione Femminile di Hunan a partire dal novembre 2004, dove hanno abusato di lei e l’hanno torturata.

Doveva alzarsi alle 6 del mattino e lavorare nell'officina della prigione, fino alle 02:00. Doveva trattare 55 chili di soia al giorno e non le veniva permesso di riposare fino a quando non aveva finito la sua quota.

Sotto le pessime condizioni del carcere, la sua salute è peggiorata al punto, che si è trovata ancora in condizioni critiche; gli si è perforato un polmone e ha cominciato a soffrire di una disfunzione del fegato, vomitava sangue e non poteva camminare o mangiare. Era alta 158 centimetri, ma pesava solo 25 chili, le sono state diagnosticate; tubercolosi ed epatite grave. Dal carcere l'hanno rilasciata a settembre 2005 per motivi di salute ed una guardia carceraria ha detto alla figlia della signora Tan: "Devi dirci se tua madre muore."

Ha recuperato ancora facendo gli esercizi e leggendo i libri del Falun Gong. Tuttavia, ha dovuto lasciare la sua casa per evitare di essere arrestata di nuovo; non riuscendo a trovarla, un funzionario della prigione ha detto: "Se la catturiamo di nuovo, non sarà rilasciata per qualsiasi trattamento medico e morirà in prigione."

La signora Tan e suo marito sono stati trovati e arrestati dall'ufficiale di polizia Fu Shengwen, il 14 luglio 2007. Il signor Xie è stato condannato a 56 mesi di carcere, mentre la signora Tan è stata rimandata nella Prigione Femminile di Hunan. È stata sottoposta a "rigorosa disciplina" per cinque mesi, fino alla fine della sua condanna il 16 dicembre 2007, dove ha contratto la tubercolosi.

Il marito muore dopo il rilascio dal carcere

Il signor Xie è stato detenuto nella Prigione Wuling di Changde, in provincia di Hunan. É stato rilasciato per cure mediche il 1° marzo 2010, perchè in condizioni critiche.

Nonostante le cure della signora Tan, non ha recuperato. Gli abusi che aveva subito, avevano irreversibilmente rovinato la sua salute; è morto all'età di 71 anni, l'11 febbraio 2011.

La sua morte è stata devastante per la signora Tan, è rimasta talmente traumatizzata che la sua salute si è deteriorata, ma i funzionari hanno continuato a molestarla.

Nonostante il deterioramento della sua salute, la signora Tan è stata attentamente sorvegliata dalle autorità locali, per ordine dell'Ufficio 610 (*), i funzionari locali hanno continuato a molestarla, soprattutto nei giorni sensibili.

Nel settembre 2013, un funzionario locale ha chiamato la famiglia della signora Tan, chiedendo che fosse portata in un centro di lavaggio del cervello nel comune di Laodaohe, nel distretto di Kaifu a Changsha, che era stato istituito dall'Ufficio 610 di Changsha. Ma la sua famiglia è riuscita a convincere i funzionari sul peggioramento della salute della signora Tan e così le hanno risparmiato le sessioni di lavaggio del cervello.

L'implacabile persecuzione di 14 anni, ha presentato il conto alla salute della signora Tan, che è morta il 24 febbraio 2014, all'età di 66 anni.

Famiglia coinvolta

La politica del PCC ha dato indicazioni di "rovinarli economicamente" (perchè praticanti del Falun Gong). La loro proprietà privata è stata illegalmente confiscata dalle autorità locali per un periodo di 14 anni, la perdita economica subita dalla sua famiglia ammonta a più di 100.000 yuan ( circa 12.000 euro), e i figli non hanno potuto condurre una vita normale.

Il figlio della signora Tan è stato minacciato che sarebbe stato licenziato se si fosse rifiutato di scrivere una dichiarazione di garanzia (*), dove egli si opponeva alla pratica del Falun Gong di sua madre. Nel 2004, gli agenti della polizia locale hanno rubato il furgone della nuora tagliando così l'unica fonte di reddito per tutta la famiglia, inoltre la polizia ha anche tenuto in detenzione il figlio nella stazione di polizia anche se non praticava il Falun Gong.

Antefatto

La signora Tan era una pensionata dell'Impianto Chimico di Nanling, nella contea di Shuangpai, in provincia di Hunan, Si è trasferita nella città di Changsha nel 1990 dopo essere andata in pensione.

Ha iniziato a praticare il Falun Gong nel 1996 ed è tornata in buona salute in due mesi, la sua famiglia viveva in armonia.
Poiché aveva ottenuto molti benefici dalla pratica del Falun Gong, è diventata istruttrice volontaria presso il sito di pratica della sua zona.

Parti coinvolte nella persecuzione della signora Tan:

Il Gruppo di Sicurezza Interna del Dipartimento di Polizia del distretto Tianxin di Changsha:
Jiang Penzhou (将 鹏 洲), capo gruppo: +86-13908476677 (cell), +86-731-85895078 (ufficio)
Fu Shengwen (傅胜文), vice capo gruppo: +86 - 13574119358 (cell), +86-731-85895079 (ufficio), +86-731-84723810 (casa)

Corte del distretto Tianxin di Changsha:
Chen Xinzheng (陈新政), il giudice che ha condannato la signora Tan a 3 anni e mezzo di carcere nel giugno del 2004: +86-731-85351305 (ufficio)

Ufficio 610 di Changsha:
Wu Zhibin (吴志斌), ex capo, in carica nel marzo 2001-2011: +86-13307310607 (cell), +86-731-85070065 (casa)
Wu Kaiming (吴凯明), ex vice capo, in carica nel novembre 2002-2011: +86-13319578855 (cell), +86-13308408731 (cell), +86-731-85133270 (casa)
Hu Yajun (胡亚军), capo dal 2011: +86-13787151617 (cell), +86 -731-88667548 (ufficio)
Shao Yuhui (邵云辉), vice capo dal 2011: +86-13975362119 (cell), +86-731-88667550

(*) GLOSSARIO

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