Persecuzione all’estero

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(Clearwisdom.net) E’ nostra convinzione che quando la verità sulla persecuzione del Falun Gong in Cina sarà rivelata completamente, la persecuzione terminerà, perché il mondo semplicemente non la potrà più tollerare. Il fatto che i leader comunisti abbiano tentato in ogni modo di nascondere e coprire le loro azioni fin dal 1999 indica che anche loro pensano questo.

A questo proposito, presentiamo una serie di articoli scritti per denunciare in modo più completo e cronologico la persecuzione del Falun Gong in tutte le sue molteplici sfaccettature. Invitiamo i nostri lettori a rivedere con noi durante questi mesi gli articoli che documentano i crimini contro l’umanità commessi dal Partito Comunista Cinese negli undici anni in cui ha perseguitato il Falun Gong.

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Nell’ottobre 2000, secondo un documento che nel frattempo è trapelato, il capo supremo del PCC Jiang Zemin ordinò di “intensificare la lotta” contro il Falun Gong all’estero. Da allora in poi, agli aderenti del Falun Gong che vivono fuori dalla Cina è capitato di vedere tagliati i copertoni della propria macchina, di avere le proprie case saccheggiate, i loro account email violati e le proprie conversazioni telefoniche intercettate; hanno ricevuto minacce di morte, sono stati picchiati e sono stati persino colpiti con armi da fuoco.

In aggiunta a palesi crimini ispirati dall’odio, per la documentata istigazione di ambasciate e consolati cinesi, a loro è stato impedito anche di partecipare agli eventi culturali delle comunità, è stato impedito di accedere a ristoranti e sono stati spiati da colleghi di lavoro e compagni di classe.

Ecco qui di seguito un serie di episodi avvenuti negli Stati Uniti che servono da esempio. Questi episodi furono citati nella risoluzione della Camera dei Rappresentanti (HCR 304) di condanna dell’estensione della persecuzione all’estero, approvata nel 2003:
• Cinque praticanti del Falun Gong vennero assaliti mentre distribuivano volantino fuori dal Consolato Cinese di Chicago. I due assalitori, condannati per aggressione, erano membri dell’Associazione Cino-Americana che ha stretti legami col consolato.
• Il Consolato Cinese di San Francisco scrisse al Sindaco di Saratoga, premendo su di lui perché ritirasse un proclama d’onore al Falun Gong per il contributo dato alla loro comunità.
• Fra il 1999 ed il 2003, l’appartamento della portavoce del Falun Gong Gail Rachlin venne violato cinque volte. Le uniche cose prelevate furono la sua agenda con gli indirizzi, documenti fiscali e materiali relativi al Falun Gong.
Per dettagli della Risoluzione 304, incluso il testo completo, :http://old.faluninfo.net/displayAnArticle.asp?ID=8962

Fino alla sua defezione avvenuta nel 2005, il Sig. Chen Yonglin lavorava presso il Consolato Cinese di Sydney in qualità di diplomatico. Ma il disgusto provocato da ciò che gli veniva richiesto giornalmente di fare – monitorare e sabotare le attività degli australiani che praticavano il Falun Gong o che sostenevano altri gruppi perseguitati in Cina – lo condusse ad andarsene e a chiedere asilo politico.

I documenti segreti che Chen riuscì a portare con sé mostrano come l’oppressione del Falun Gong al di fuori della Cina non sia limitata agli Stati Uniti. Ecco alcuni dei casi più significativi:

Islanda: Nel giugno 2002, a centinaia di aderenti del Falun Gong venne impedito di entrare in Islanda per unirsi a delle dimostrazioni pacifiche di protesta durante una visita di Jiang Zemin. Vennero bloccati negli aeroporti in tutto il mondo, dopo che venne impedito loro di imbarcarsi sui voli in base ad una lista nera fornita dalle autorità cinesi, un atto che la giustizia islandese bollò più tardi come illegale. (:(http://www.faluninfo.net/displayAnArticle.asp?ID=5756)

Sud Africa: Nel giugno 2004, un uomo armato aprì il fuoco contro una macchina su cui si trovavano degli aderenti del Falun Gong cinesi in visita, ferendo gravemente un uomo. Il gruppo era appena arrivato a Johannesburg con l’intento di denunciare i diplomatici cinesi Zeng Qinghong e Bo Xilai per crimini contro l’umanità. [ :http://faluninfo.net/displayAnArticle.asp?ID=8741]

Argentina: Nel dicembre 2005, un gruppo di energumeni di etnia cinese assalirono e presero a calci e pugni un gruppo di aderenti del Falun Gong a Buenos Aires di fronte ai giornali e alle televisioni locali. L’attacco avvenne dopo che il diplomatico cinese Luo Gan, in visita in Argentina, venne denunciato per crimini contro l’umanità. L’anno prima, durante una visita del capo del partito Hu Jintao, trenta cinesi attaccarono dei praticanti del Falun Gong, tagliando a coltellate gli striscioni che reggevano.
In aggiunta agli episodi di questa natura, che sono stati documentati in più di 30 paesi, la persecuzione assume diverse altre forme in tutto il mondo. [foto :http://faluninfo.net/displayAnArticle.asp?ID=9309 storia : :http://www.faluninfo.net/displayAnArticle.asp?ID=9054 in inglese]

(1) Una propaganda che attacca il Falun Gong che parte dal PCC si è diffusa apparentemente ovunque, con il risultato di creare sospetti e diffidenza verso il Falun Gong a livello internazionale. Sebbene buona parte di queste situazioni siano state rettificate quando la gente ha avuto la possibilità di conoscere coloro che praticano il Falun Gong e ciò che la disciplina sostiene, gli effetti di questa campagna di fango, cominciata nel 1999, possono essere ancora avvertiti oggi.

Per esempio, praticanti del Falun Gong che vivono negli U.S., Australia ed Europa – inclusi molti che non sono cinesi – a cui viene negato il lavoro o delle opportunità accademiche a causa di rapporti diffamatori.

Naturalmente, un’altra ragione per la discriminazione a livello internazionale contro il Falun Gong è che alcuni temono che se venissero associati con il Falun Gong potrebbero perdere delle opportunità di affari in Cina o dei programmi di collaborazione con il regime cinese.

(2) I cinesi che vivono nella diaspora si sono sentiti discriminati nelle proprie comunità a causa della loro disciplina spirituale e della loro scelta di parlare apertamente in difesa dei diritti umani in Cina. Oltre a ricevere minacce di morte, sono stati anche esclusi dalle attività delle loro comunità.

La Sig.ra Wang Xiaodan, per esempio, ha raccontato di come è stata isolata nel club studentesco cinese nella sua Università del Minnesota (:http://en.epochtimes.com/news/7-6-26/56872.html). L’anziana Sig.ra Huang Daiming ha vinto una causa nei confronti del club senior cinese di Ottawa che aveva revocato la sua iscrizione in quanto praticante del Falun Gong (:http://www.ohrc.on.ca/en/resources/news/e_bg_falun-gong/view).
(3) I praticanti cinesi del Falun Gong che vivono all’estero raramente possono tornare in Cina per far visita alle proprie famiglie. Spesso non possono nemmeno comunicare liberamente al telefono perché possono essere intercettati in Cina o nel paese estero e le famiglie in Cina temono delle punizioni.

Originale: :http://faluninfo.net/print/490/
Tradotto da: :http://www.clearwisdom.net/html/articles/2010/7/15/118585.html

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