Fantocci dell’Ufficio 610: Come il sistema giudiziario cinese perseguita il Falun Gong

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(Minghui.org) In questi ultimi 15 anni, il Partito Comunista Cinese ha condotto una persecuzione repressiva nei confronti della pacifica pratica spirituale del Falun Gong, consistente nell’incarcerazione di innumerevoli praticanti del Falun Gong nelle prigioni e nei campi di lavoro forzato.

L’Ufficio 610 è stato istituito il 10 giugno 1999 con il compito specifico di attuare la persecuzione a livello nazionale.

Ma il solo ufficio non è sufficiente per imprigionare così tante persone innocenti; i tribunali, gestiti dal Partito, eseguono gran parte dei suoi ordini. Ecco alcuni esempi di come i fantocci nei tribunali esercitano la loro versione di giustizia.

Un giudice ha avvisato gli avvocati di non difendere il Falun Gong

13 maggio 2010, Corte della città di Xichang, nella provincia del Sichuan – Quattro praticanti sono stati perseguiti per aver distribuito materiale legato al Falun Gong. Prima dell'inizio del procedimento, il Giudice Yang Bo ha dato istruzioni ai loro tre avvocati della difesa.

«Non vi è permesso argomentare in favore del Falun Gong, né mettere in discussione la posizione del Governo a questo proposito», ha detto. Poi ha fatto riferimento ad un documento presumibilmente rilasciato dalla Corte Suprema del Popolo, però, quando uno degli avvocati ha chiesto di vedere il documento in questione, Yang Bo ha improvvisamente insistito dicendo che il documento era «interno» e «non per la consultazione pubblica».

Imperturbabile di fronte a ciò che sembrava essere una dichiarazione inconsistente, l’équipe della difesa ha finalmente emesso un verdetto di «non colpevolezza» sui presupposti che la pratica del Falun Gong è perfettamente legale e non incoraggia alcuna attività illecita, pertanto la promozione di una tale pratica dovrebbe essere anch’essa legale.

Temendo le conseguenze dell’Ufficio 610, il Tribunale detiene una persona innocente

25 luglio 2011. Procura distrettuale di Shuangqiao. Città di Chengde, Provincia dello Hebei. Come i tre praticanti sopra citati, la Signora Zhao Baoli ha dovuto affrontare un processo per la produzione e la distribuzione di materiale del Falun Gong.

I suoi avvocati avevano preparato una solida difesa su sane basi giuridiche che, aggiunta alla sua testimonianza di innocenza, aveva lasciato il Giudice Tan Zhen, il Vice Capo Wei Wenkui, il Capo del tribunale Song Yimin – ed anche il Procuratore Cai Jijun- imbarazzati.


Il caso della Signora Zhao venne infine riesaminato in totale tre volte. Anche se il tribunale non è mai riuscito ad incolparla, non è stata rilasciata a causa della pressione esercitata sullo stesso dal locale Ufficio 610.

Il giudice ha detto all’avvocato: «Noi non siamo responsabili»

1° giugno 2009. Bao Yongsheng ed altri due praticanti sono stati perseguiti con un avvocato che si è messo in ridicolo per il suo comportamento bizzarro.

Shen Xiangfu sembrava dimenticare qualsiasi nozione di galateo in aula, urlando selvaggiamente sostenendo la sua tesi e quella della difesa.

Dopo la richiesta di parola da parte della difesa, lui ha incominciato a fare sforzi puerili per fare rumore con una bottiglia d’acqua. Constatando che ciò non funzionava, ha ricorso a frequenti pause per andare in bagno al fine di ostacolare il procedimento.

Shen Xiangfu evidentemente ha creduto di dover ricorrere a tattiche infantili perché non aveva alcuna risposta da dare alla difesa. Dopo tutto, come si può sostenere il fatto che praticare Verità – Compassione - Tolleranza sia un crimine? Che essere una buona persona sia un danno per la società? Che avere una buona salute e dei sani principi morali sia in qualche modo un male per la Cina?

I giudici sapevano tutto ciò, ma erano riluttanti a fare la cosa giusta.

«Beh, cosa vorrebbe che facessimo?» gli hanno chiesto.

La difesa ha risposto: «Noi vogliamo la liberazione immediata di Zhang Peixun, Bao Yongsheng e Li Congfu».

I giudici pertanto hanno immediatamente aggiornato il processo. Quando i familiari dei praticanti hanno cercato di incontrare gli imputati, sono stati fermati e si sono sentiti dire che: «Un’ulteriore discussione sarebbe stata necessaria» per determinare le sorti dei praticanti.

In tal modo, dietro le porte chiuse, i giudici si erano accordati per dire all’équipe della difesa: «Noi non siamo responsabili. Questo caso sarà devoluto ad un’autorità superiore». Intendendo, evidentemente, come Autorità superiore, l’Ufficio 610. Bao e gli altri sono stati condannati ad una pena di 11 anni soltanto due settimane più tardi.

L’Ufficio 610 fa pressioni sul Tribunale di Shenyang per far condannare ad una pena detentiva una paziente ammalata di cancro in fase terminale

Agosto 2011. Tribunale di Xinqu, nel distretto di Shenbei, cittò di Shenyang, Provincia del Liaoning. Anche se ha vinto la causa, la praticante Wang Min – une paziente ammalata di cancro in fase terminale – è stata condannata ad una pena detentiva di quattro anni e mezzo a causa dell’influenza dell’Ufficio 610.

Per di più era la sua seconda incarcerazione, la prima era stata di cinque anni. La Signora Wang aveva dichiarato fermamente al Giudice presidente: «La mia pratica di Verità – Compassione – Tolleranza non è un crimine. Tuttavia, se lei mi condannerà, le sue azioni equivarranno ad un crimine».

In risposta a ciò, il Giudice Chen Kexue non ha detto altro che: «Se il Partito Comunista lo vuole, non ho altra scelta».

Un funzionario del tribunale: «Se loro non vanno in prigione, saremo noi ad andarci»

19 ottobre 2012. Tribunale di Canton - Suibin. Città di Hegang, provincia dello Heilongjiang. Cinque praticanti del Falun Gong sono stati illegalmente condannati nonostante la mancanza di prove che un reato fosse stato commesso.

Sperando di ottenere giustizia, hanno fatto appello alla Corte di Hegang, la quale, come previsto, ha mantenuto la condanna originale senza processo, né dichiarazione giustificante la sua decisione.

Soltanto uno dei funzionari del tribunale ha ammesso: «Sappiamo che i praticanti del Falun Gong sono persone buone, ma se non vanno in prigione loro, saremo noi ad andarci».

Conclusione

Questi esempi non sono che un microcosmo di ciò che succede ogni giorno: molti altri casi legati al Falun Gong sono trattati ogni anno in modo simile. E se questo sistema di tribunali fantoccio sostenuto dal Partito continua a dilagare in Cina, sentenze inique come quelle di cui sopra continueranno ad essere emesse.

Versione inglese

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