Liaoning: Braccia rese disabili dopo tre ore di tortura

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(Minghui.org) Nel 2000 nella città di Jinzhou, in provincia di Liaoning, una praticante del Falun Gong sulla cinquantina è stata arrestata illegalmente (*). È rimasta disabile in modo permanente dopo che Li Xiejiang, dell Ufficio 610 (*) di Jinzhou, le ha ammanettato per 3 ore le braccia dietro la schiena allo scopo di interrogarla.

La praticante ha recentemente raccontato il suo calvario.

Torturata ed interrogata per sei giorni

Il 25 ottobre del 2000 diversi agenti di polizia hanno fatto irruzione in casa mia, mi hanno arrestata e portata alla divisione di sicurezza interna, dove mi hanno ordinato di fornire informazioni sui praticanti locali.

Quando mi sono rifiutata di rispondere alle loro domande, due mi hanno pestato i piedi e mi hanno insultata verbalmente.

Rievocazione della tortura: Legare con una corda

Un ufficiale mi ha afferrato i capelli e mi ha sbattuto la testa contro il muro. Sono svenuta. Allora mi ha versato dell'acqua fredda addosso, ma non potevo aprire gli occhi; la mia testa era così gonfia che mi sembrava di indossare un casco di metallo.

Un altro ufficiale mi ha preso a calci sul seno e ho perso di nuovo conoscenza. Mi hanno ripetutamente versato acqua fredda e hanno continuato a picchiarmi per più di otto ore. A mezzanotte finalmente hanno smesso e intorno alle ore 2.00 son stata trasferita in un centro di detenzione.

Durante i cinque giorni seguenti, la mattina presto due agenti arrivavano e mi portavano in un luogo sconosciuto, dove mi interrogavano. Non ho detto nulla, nonostante le continue percosse.

Non cedere al sentimento e rimanere incrollabile

Il quarto giorno, la polizia ha portato la mia famiglia a farmi visita, cercando di coinvolgere i miei sentimenti e farmi collaborare con loro.

Mia sorella stava piangendo, si è inginocchiata davanti a me cercando di farmi cedere alle richieste della polizia. Mio zio settantenne ha detto: "Basta dire loro quello che sai, questo è troppo per te da sopportare." Anche mio fratello mi ha detto", Ci siamo preoccupati costantemente, io non voglio vivere sotto una tale pressione ancora a lungo".

Ho sentito la loro angoscia e il mio cuore era straziato dal dolore; ho trattenuto le lacrime e ho detto loro: "Questo è un qualcosa in cui non ci sono compromessi, devo rimanere salda ai miei principi."

Un ufficiale stava per colpirmi di nuovo, allora mia sorella e mio fratello hanno gridato: "Vi prego smettete!"

La mia famiglia è tornata a casa, senza essere riusciti a farmi cambiare idea.

Braccia divenute disabili

Li Xiejiang (李 协 江), dell'Ufficio 610 di Jinzhou, mi ha trasferito alla Divisione di Sicurezza Interna un mese dopo.

Ha ammanettato le mie mani dietro la schiena, poi ha inserito una bottiglia di vetro nello spazio tra le mie braccia e la schiena, per stringere le manette.

Li ha detto, "le braccia della maggior parte delle persone diventano disabili dopo un'ora o due. Non importa quanto sei forte, alla fine con me parlerai." Poi ha detto: "Siamo stati la maggior parte della notte a lavorare sul tuo caso, perché non mi dici i nomi dei praticanti? "

Illustrazione della tortura: ammanettata dietro la schiena con una bottiglia

Il suo cellulare ha cominciato a squillare; era sua moglie che gli chiedeva di tornare a casa, lui ha risposto: "La praticante del Falun Gong non ha ancora detto niente." Allora la moglie ha detto:"Torturala a morte!"

Li ed altri ufficiali mi hanno picchiata senza sosta, dopo un'ora, le mie mani e le braccia erano gonfie ed intorpidite.

Li era un esperto in torture, ha afferrato le mie mani e ho sentito come se mi venissero schiacciate le ossa; ho continuato a sudare e a vomitare, ma non volevo cedere alle loro richieste.

Ad un certo punto ha messo una ciotola tra i miei piedi dicendo: "Non voglio aprire le manette, puoi vomitare nella ciotola."

Mi ha lasciato sola per un po', quando è tornato, ha afferrato i miei capelli e pizzicandomi il mento ha detto: "Ho avuto a che fare con numerosi casi e con tutti i tipi di criminali nel corso degli ultimi 20 anni, non credo di non riuscire a farti parlare."

Dopo tre ore ero rimasta ancora in silenzio. Poi hanno finalmente aperto le manette prima di partire per il pranzo; io ho perso conoscenza.

Quando mi sono svegliata, non riuscivo a muovere le braccia. Li sapeva che né la prigione né il campo di lavoro mi avrebbero accettato, allora hanno estorto 10.000 yuan alla mia famiglia e mi hanno rilasciata.

Non ho più potuto prendermi cura di me stessa.

Durante il Capodanno cinese del 2001, il personale dell'Ufficio 610 di Jinzhou e gli agenti della Divisione di Sicurezza Interna, sono venuti a casa mia cercando di arrestarmi di nuovo; se ne sono andati dopo aver realizzato che ero costretta a stare a letto.

Per paura che potessero tornare e prendermi di nuovo, mio fratello mi ha portato a casa sua, ma la polizia mi perseguitava ancora ogni giorno. Dopo poco ho dovuto trasferirmi di nuovo.

(*)GLOSSARIO

Versione inglese

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