Imparare a perdonare e a coltivare secondo una prospettiva più ampia

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(Minghui.org) La lezione più profonda che ho imparato quest'anno è stata quella di essere più tollerante e disposto a perdonare.

La scorsa estate, la polizia locale ha arrestato contemporaneamente decine di praticanti nella nostra zona. Anche se sapevo perfettamente che avrei dovuto non riconoscere la persecuzione e impedire che il male perseguitasse i nostri amici praticanti, mi sentivo come se non lo stessi facendo con tutto il cuore. Prima degli arresti, avevo discusso alcuni problemi, come la sicurezza dei telefoni, la gestione dei fondi donati dai praticanti,e altre cose, con la praticante A che era anche una dei praticanti in seguito arrestati. Ma lei non era d'accordo con le mie opinioni, il che aveva creato una spaccatura tra di noi.

Quando si sono verificati gli arresti, il mio primo pensiero è stato che lei non avesse gestito bene i problemi di cui avevamo discusso, e quindi fosse stata perseguitata. Poiché non riuscivo a perdonarla, ho accettato inconsciamente la persecuzione come "inevitabile".

La praticante A si è opposta alla persecuzione con i pensieri retti e alla fine le hanno permesso di tornare a casa. Ben presto si è ripresa e ha messo tutto il suo impegno per salvare gli altri praticanti che erano stati arrestati. Da parte mia però non riuscivo a smettere di chiedermi se la praticante A avesse visto correttamente dov’erano le sue carenze. Ero preoccupato del fatto che, se avesse continuato a fare le cose della Dafa senza rendersi conto dei propri errori, non sarebbe stata in grado di fare bene le cose nei progetti futuri.

Ho identificato il mio attaccamento, di non essere disposto a perdonare

Ho discusso i miei pensieri con gli altri praticanti e loro mi hanno detto che i praticanti non possono fare ogni cosa alla perfezione, ma per il solo fatto che non possono farla perfettamente, questo non significa che non dovrebbero farla. E' meglio fare qualcosa, anche se si commettono degli errori lungo il percorso, piuttosto che non fare niente per paura di sbagliare.

Ho riflettuto a fondo su quanto mi hanno detto gli altri praticanti e sono arrivato a capire il mio attaccamento: ero intollerante, scontroso e poco incline al perdono e, poichè pretendevo sempre la perfezione, non lasciavo passare il minimo errore fatto da me o dagli altri. Spesso ero concentrato sui miei errori del passato e sulle cose che non avevo potuto fare bene, il che mi scoraggiava. Mi lamentavo dentro di me delle carenze degli altri praticanti e disprezzavo la gente comune, della quale non mi piaceva il modo di fare. Inoltre mi arrabbiavo con le persone che avevano punti di vista disaccordanti dai miei.

Nella mia vita di tutti i giorni, questa incapacità di perdonare mi ha reso spesso infelice o irritato, ma non ho mai pensato che fosse un grosso problema fino al momento in cui i miei amici praticanti sono stati arrestati e messi in prigione. Poiché non ero in grado di perdonarli e mi sentivo lontano da loro, ero diventato inconsciamente complice del male! Così mi sono finalmente reso conto della gravità di questo attaccamento.

I progetti per chiarire la verità che la praticante A stava portando avanti, erano cose che io stesso non avrei avuto il coraggio di fare. Perché non riuscivo a vedere questa cosa come un suo punto di forza e trarne insegnamento, invece di criticare i suoi difetti? Certo va bene se, in modo compassionevole, le faccio notare i suoi difetti, ma non dovrei aspettarmi che lei cambi in una notte, mostrando un miglioramento spettacolare.

Il Maestro si prende cura di ogni discepolo della Dafa e organizza il suo percorso di coltivazione. Nonostante i nostri numerosi attaccamenti ed il karma, il Maestro ci ha sempre perdonato senza limiti e condizioni, e ci ha dato il tempo di migliorare attraverso la coltivazione. Che diritto ho io di non perdonare gli altri praticanti? Se in passato altri praticanti hanno sottolineato i miei attaccamenti si aspettavano che io li superassi immediatamente? Io sono stato sempre in grado di capire esattamente i miei difetti e di accettare immediatamente le loro critiche? Se ci interessa solo sottolineare gli errori degli altri, come possiamo coltivare?

In quest’ottica, non essere disposti a perdonare gli altri deriva da un attaccamento a sé stessi e da un eccessiva considerazione della propria importanza. Il Maestro ha parlato della vastità dell'universo e della gloria degli esseri viventi. Ogni persona è una particella dell'universo, ed è stata creata della Fa e per scelta del Maestro. Come possiamo giudicare gli altri esseri viventi con il nostro limitato e superficiale punto di vista umano?

Imparare il vero significato dell’essere completamente altruista

Dopo aver compreso questo, ho parlato di nuovo con la praticante A che, dopo essere stata perseguitata, è arrivata gradualmente a capire i suoi attaccamenti. Lei non si è più abbattuta e non ha avuto più l’ossessione di correggere i suoi errori, ma ha fatto sinceramente del suo meglio per aiutare gli altri praticanti che erano stati arrestati e salvare gli esseri senzienti.

Inoltre, durante il processo di convalida della Fa, la praticante A è migliorata costantemente nella sua coltivazione. Ad esempio, la polizia è venuta più volte a cercarla e ha persino minacciato suo padre. Ma poichè lei era impegnata nel salvare gli altri praticanti detenuti, non aveva l’energia per preoccuparsi della polizia, e non ha neanche inviato pensieri retti per impedire che venisse. Lei si era data come priorità assoluta quella di salvare i suoi amici praticanti. Ma quando poi lei aveva smesso di occuparsi della situazione dei suoi amici praticanti, la polizia non è più venuta a casa sua. Secondo me, dato che lei aveva fatto le cose con assoluto altruismo, il male non era riuscito a trovare una scusa per perseguitarla. La praticante A aveva potuto fare tutto questo grazie alle sue solide basi derivanti dallo studio approfondito della Fa.

Per quanto mi riguarda, sono rimasto sempre bloccato nel mio piccolo cerchio. Continuo a fare le cose in base alle mie sensazioni, e spesso mi sento come se il mio "stato di coltivazione" non fosse buono. Spesso mi dico che dovrei provare a studiare meglio la Fa e "riaggiustare" il mio stato. Ma la rettifica della Fa non aspetta nessuno. Molti progetti devono essere completati il più presto possibile, senza avere del tempo in più per "riaggiustare il nostro stato".

Dall’esempio della praticante A, ho avuto la testimonianza del comportamento di un vero coltivatore della Dafa e sono arrivato gradualmente a capire cosa significa "...conseguire la retta illuminazione sull'altruismo". ("La natura di Budda è senza omissioni" da Elementi essenziali per un ulteriore avanzamento)

Ora sto cercando di migliorare la mia prospettiva collaborando di più con gli altri praticanti, coltivando me stesso con un obiettivo più alto: salvare gli esseri senzienti. Sento che sto diventando gradualmente più tollerante e sto migliorando nell’identificare ed eliminare quei pensieri che riconoscono la persecuzione. Dopo aver coltivato per oltre dieci anni, solo adesso sono arrivato veramente a comprendere l'attaccamento egoistico a quel me stesso che ho sempre difeso e di cui ora devo liberarmi.

Questi sono i miei pensieri più recenti sulla coltivazione. Vi prego di segnalare eventuali errori nella mia comprensione.

Versione inglese

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