Germania, Kassel: Lettura di un libro denuncia un’atrocità: prelievo forzato di organi da persone in vita

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(Minghui.org) I clienti di una libreria di Kassel, Germania, hanno avuto qualche difficoltà ad accettare ciò che hanno sentito: in Cina, prigionieri di coscienza ancora in vita subiscono forzatamente il prelivo di organi che vanno ad alimentare il commercio locale di trapianti, che è in rapida espansione.

La libreria ha tenuto una lettura de The Slaughter (Il Massacro), ultimo libro dell’autore e giornalista d’inchiesta Ethan Gutmann, esperto americano sulla Cina. La storia riguarda l’assassinio di prigionieri di coscienza i cui organi sono prelevati nei campi di lavoro e nelle cliniche per i trapianti in Cina. Il libro è stato recentemente tradotto e pubblicato in tedesco.

Florian Godovits, traduttore dall’inglese al tedesco di The Slaughter , ad una lettura del libro il 28 maggio

Venire a conoscenza delle atrocità commesse: organi espiantati da persone ancora in vita per trarne profitto

Gli ospiti erano visibilmente scossi dal contenuto del libro, che documenta la storia dei crimini del prelievo forzato di organi attuato dal regime cinese. Non è facile “aprirsi ad una pubblicazione così difficile”, ha detto un visitatore, un biologo che riceve notifiche degli eventi dalla libreria.

Come ha riportato il traduttore del libro Florian Godovits, l’atrocità del prelievo forzato di organi è iniziata con gli Uiguri negli anni novanta. Successivamente, oltre che dai tibetani, uiguri e cristiani, la maggior parte degli organi è stata prelevata dai praticanti del Falun Gong – il bersaglio della più brutale e metodica persecuzione della storia della Cina.

I media controllati dallo Stato rendono possibile una simile persecuzione

Il sig. Godovits ha detto che una persecuzione così vasta è stata possibile solo perchè ogni mezzo di comunicazione nella Nazione ha diffamato questo gruppo. In Cina le persone sono state ‘bombardate’ con slogan quali “il Falun Gong è malvagio” da ogni singola stazione radio o emittente televisiva – esattamente come la diffamazione e successiva persecuzione degli ebrei durante il Terzo Reich. Poco dopo il governo ha condotto un’imponente campagna di distruzione dei libri mettendoli al rogo. Queste notizie si sono diffuse in tutto il mondo.

Godovits, giornalista impiegato per lungo tempo nella Austrian Press Agency (Agenzia di Stampa Austriaca), ha chiesto ai propri ascoltatori: “Pensateci. Al tempo del Terzo Reich in Germania, se aveste sentito la propaganda delle agenzie di stampa dello stato della Germania dell’Est, le avreste forse prese seriamente?”.

Allora una donna ha domandato: “Ma perchè perseguitare questa pratica di qigong? Ci sono così tanti tipi di qigong in Cina”. Godovits ha risposto dicendo che probabilmente è stato a causa della bramosia di potere dei capi del governo cinese e della paura di un movimento così forte, che a fine anni novanta veniva praticato da più di 70 milioni di persone.

La donna che ha posto la domanda aveva ricevuto un volantino riguardo il prelievo forzato di organi molti anni prima, ma non aveva mai sentito altro a riguardo. “Mi sono spinta a venire questa sera, volevo saperne di più”, ha spiegato lei.

Il biologo ha commentato: “Ne sono venuto a conoscenza in passato quando delle compagnie farmaceutiche della Germania dell’Ovest conducevano analisi mediche sui prigionieri della Germania dell’Est. Mi ha veramente scioccato. Ma questi accadimenti sono di un ordine di grandezza maggiore, sono semplicemente una enormità: ci sono così tante persone ‘disponibili’ nei campi di concentramento”.

Godovits ha concluso la lettura con un capitolo che riguarda la connessione tra le famose esibizioni di corpi plastinati e la persecuzione del Falun Gong, che ha provocato la morte e scomparsa di decine di migliaia di praticanti.

Quella sera gli ascoltatori sono stati in grado di comprenderne la connessione. Alcuni dei partecipanti hanno chiesto a due donne cinesi presenti se le persone in Cina sono a conoscenza di cosa stia accadendo nella loro Nazione.

Una di loro era una studentessa cinese, laureata all’Università di Kassel. Ha risposto che la maggior parte delle persone in Cina o crede alle affermazioni del Partito oppure non osa esprimere liberamente la propria opinione. Lei stessa era assai grata per aver appreso del prelievo forzato di organi quella sera. Ha aggiunto che vorrebbe tradurre il libro in cinese perché sente l’assoluto bisogno dei cinesi di avere una diversa prospettiva rispetto a quella che il regime presenta loro.

Versione inglese

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