L’opportunità di citare Jiang in giudizio è un mezzo per coltivare come agli inizi

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Mi chiamo Sheng e vengo dalla Norvegia.

Pensavo che solo chi coltiva e agisce bene potesse raggiungere lo standard per una condivisione alla Conferenza dalla Fa. Poiché sono una persona ordinaria sotto tutti gli aspetti, con nulla di speciale, non ho mai pensato di scrivere un articolo di condivisione per la conferenza della Fa. Ora ho cambiato idea e dovrei avere il coraggio di esporre qualsiasi mancanza nella mia coltivazione, scoprire i motivi per cui non ho agito bene secondo la Fa, gli attaccamenti nascosti e la mentalità umana che non sono riuscito ad abbandonare. Per cui il contenuto di questa condivisione non riguarda cosa ho fatto e quanto mi sono impegnato nei progetti della Dafa.

Di seguito descriverò cosa mi è successo di recente nell’intento di denunciare Jiang. Ho confrontato le differenze nel mio stato di coltivazione attuale rispetto al periodo della persecuzione e mi sono chiesto: “Come ritornare allo stato originale in cui ero?”.

L’ondata di denunce nei confronti di Jiang Zemin, iniziata a maggio di quest’anno, è diventata una questione molto importante per i praticanti della Dafa di tutto il mondo. Quando ho visto che i praticanti della Cina continentale usavano i loro veri nomi per citare in giudizio Jiang ho pensato che fosse grandioso, che non dovevamo lasciare andare questo putrido furfante e che più praticanti della Cina continentale dovevano essere coinvolti.

Ma in qualche modo, nella mia mente, ho sentito che questo non aveva nulla a che fare con me, che fosse piuttosto una questione che riguardava i praticanti della Cina continentale. Nonostante avessi appreso l’insegnamento del Maestro sulla faccenda, letto gli articoli di condivisione su Minghui e scambiato opinioni con alcuni altri praticanti in Norvegia, sono rimasto indifferente e non ho fatto nulla a riguardo.

In seguito, il sito Minghui ha pubblicato ‘Crimianl Bill of Indictment’ (Disegno di legge penale di accusa, ntd) per uso personale e comune. L’ho quindi scaricata ma sapendo di dover impiegare parecchio tempo per scriverla, dovendo ricordare molte cose del passato poi la pigrizia e l'atteggiamento ribelle, me l’hanno fatta mettere da parte. Le scuse erano che l’avrei scritta quando avrei avuto tempo, che citare in giudizio Jiang fosse una prova per i praticanti della Cina continentale per abbandonare la paura e che per i praticanti fuori dalla Cina fosse meno importante In aggiunta quando ero in Cina, avevo scritto più volte al dipartimento di gestione del Partito Comunista e agli alti funzionari usando il mio vero nome. Questa non sarebbe stata una grande prova per me.

In realtà, sapevo che dietro al problema c'era la mia pigrizia, il temere di affrontare le difficoltà e l'essere ribelle. Questo atteggiamento rifletteva il mio lato umano al comando e l’essere meno responsabile nel formare il corpo unico.

In quel periodo ho parlato al telefono con mia madre che si trova in Cina continentale. Mi ha chiesto se avessi scritto l'accusa per citare Jiang; le ho risposto di non averlo fatto e lei mi ha detto che persone dell’età di 70, 80 anni, come lei, senza un'educazione superiore, hanno scritto tutti l'accusa. Si è chiesta perché una persona perseguitata duramente e con una buona educazione, come me, non l’avesse ancora scritta. "Citare in giudizio Jiang" è necessario perché fa parte dei cambiamenti celesti e quindi uno deve farlo.

Infatti, le scuse nel non denunciare Jiang erano tutte basate sull’ego insieme ad un egoismo dominante. Non pensavo all'impatto collettivo o all'intera situazione come a una richiesta, ma soprattutto non pensavo dal punto di vista dei cambiamenti celesti. Ciò mi ha mostrato che ero caduto troppo in basso nel mio sentiero di coltivazione.

Ho cominciato a pensare con chiarezza sull'impatto globale del citare in giudizio Jiang.

Il 25 aprile 1999, un movimento di dieci mila praticanti della Dafa ha innescato un enorme cambiamento cosmico. L'onda ha scatenato le vecchie forze che hanno usato tutto il loro potere per porre un'enorme prova nei confronti dei praticanti della Dafa, mentre al livello umano il leader e capo aggressore, Jiang Zemin ha usato tutto il suo potere e l'intero apparato cinese per rovinare, perseguitare e diffamare la Dafa e tutti i suoi praticanti. Se in questa occasione si fossero uniti molti più praticanti per denunciare Jiang, la risultante avrebbe potuto essere la cessazione della persecuzione della Dafa da parte del malvagio partito. Le vecchie forze non sarebbero più esistite. Perciò, è imperativo che uno scriva la denuncia e lo faccia con tutta serietà.

Riflettendo su un altro aspetto mi sono accorto che dopo essere arrivato in Europa nel 2010, la mia coltivazione diligente è svanita a causa della mancanza di pressione esterna. Ѐ come una rana nell'acqua calda che perde gradualmente vitalità. Altri praticanti veterani in questa perversa prova brutale sono diventati più diligenti e razionali. Non ho represso e non mi sono liberato delle nozioni umane, ma ho invece aggiunto nuovi attaccamenti. Ero lontano dal requisito indicato dal Maestro di coltivare come quando ho ottenuto la Fa all'inizio.

Dopo aver deciso di scrivere la lettera di accusa nei confronti di Jiang, ogni giorno ho trascorso del tempo per riportare alla mente come era la mia coltivazione all’inizio, dalla persecuzione del 1999 fino ad oggi. Quando è giunto il momento di scrivere, l’ho fatto in un lampo come se avessi sempre saputo come farlo. Durante la stesura della denuncia, mi sono assicurato di descrivere fedelmente i fatti con serietà e non sommariamente. Dopo che anche mia moglie ha redatto la sua parte, ho inviato la denuncia tramite raccomandata, riportando formalmente i crimini di Jiang Zemin ai più alti tribunali cinesi.

Diversi giorni dopo, una voce in sogno mi ha annunciato che il mio caso era stato istituito e quando ho controllato ho scoperto che la mia lettera era stata accettata cinque giorni prima, senza alcuna interferenza.

Ho tratto beneficio dallo scrivere la lettera. Non è stata una perdita di tempo, ma un’opportunità per ricordare il mio stato iniziale di coltivazione. Valutando questi ultimi cinque anni in Norvegia e confrontandoli con quelli passati in Cina, la mia coltivazione era senz’altro più rilassata e i miei attaccamenti umani erano aumentati. Il mio cuore verso la Fa e il mio stato di coltivazione erano molto calati.

In passato, prima della persecuzione del 1999, finivo in una volta l’intera serie dei cinque esercizi al mattino, prima di andare al lavoro senza mai saltare e trascorrevo l’intera serata per studiare la Fa. Quando sono arrivato in Norvegia nei primi due o tre anni, riuscivo ancora a fare la serie completa degli esercizi ogni giorno, ma ora difficilmente lo faccio e spesso invento delle scuse per farne meno, o addirittura evito gli esercizi in piedi, perché sento che il secondo esercizio è troppo impegnativo per me.

In realtà, è la paura ad affrontare le difficoltà. Non ero in accordo con il requisito richiesto dal Maestro di “prende con gioia le avversità” (Elementi essenziali per un ulteriore avanzamento-Livelli). Quando ero a Pechino durante l’inverno facevo gli esercizi senza interruzione con una temperatura di -10 gradi, e vento a forza 6 o 7 da nord, e in estate a 30 gradi con sciami di moscerini. Ho cominciato a prendere alla leggera il fare gli esercizi.

Inoltre, quando leggevo la Fa non ero più così attento e diligente come prima. Diverse volte ho trattato la lettura della Fa come un compito da portare a termine. Il pensiero di considerare la Fa come priorità è diventato precario. Tendo a perdere la concentrazione quando leggo, sebbene la bocca stia pronunciando le parole, la mente pensa ad altre cose.

Se uno non è al passo con lo studio della Fa e con gli esercizi, non crede completamente nel Maestro e nella Fa.

Per esempio, se prima della persecuzione qualcuno mi avesse chiesto: “Puoi davvero raggiungere la longevità con la coltivazione della natura e del corpo? Intendo che resterai giovane in futuro”. Avrei risposto certamente: “Sì!”. In realtà, ora, i miei capelli sono diventati bianchi e il corpo ha cominciato ad invecchiare. Ho guardato i praticanti intorno a me e anche la maggior parte di loro ha cominciato ad invecchiare. Ora se qualcuno mi facesse la stessa domanda, non oserei esserne così certo.

Inoltre, il modo in cui invio i pensieri retti mostra come il mio livello si sia abbassato. Nei primi due anni in Europa, ho prestato grande attenzione all’eliminare il male in Europa e in Cina continentale, inviavo anche pensieri retti per aiutare quei praticanti che avevano subito delle interferenze. Ma ora, qualche volta invio pensieri retti come fosse una mera formalità, la mia consapevolezza nell’eliminare il male come parte di un corpo unico si è indebolita e invio raramente pensieri retti per gli amici praticanti.

Prima della persecuzione del 1999, avevo un forte senso di responsabilità nel fare giornalmente le cose richieste dalla Fa, sia al lavoro che a casa e difficilmente mi rilassavo nella coltivazione. Anche se non facevo bene, ne parlavo durante lo studio e la condivisione della Fa ed ero determinato a correggermi.

Ma dopo l’avvento della brutale persecuzione e di fronte alle tremende pressioni esterne, la mia coltivazione ha rallentato. La crudeltà della persecuzione mi occupava il cervello. Le vecchie forze hanno colto al volo questa scusa per la persecuzione predominante. In altre parole, non riesco più a confrontarmi con la Dafa nella vita quotidiana; sono regredito naturalmente al livello di un essere umano.

Oltretutto, ci sono stati alcuni cambiamenti nel mio atteggiamento verso le cose.

Infatti, il giorno dopo il 25 aprile, un collega mi ha detto: “La tua pratica del Falun Gong potrebbe andare incontro a dei guai perché il governo centrale ha convocato un incontro di emergenza il 25 aprile e vogliono investigare sul Falun Gong. Dovresti stare attento; altrimenti la tua possibilità di training all’estero scomparirà”. Allora lavoravo nell’esercito in un laboratorio di ricerca. Eppure il mio atteggiamento a quel tempo era retto. Non importava quali conseguenze sarebbero scaturite, avrei continuato la coltivazione. Perciò ogni giorno insistevo nel frequentare il luogo di pratica e raggiungevo facilmente un buono stato meditativo. Dopo qualche tempo mi hanno detto che delle nuove persone che frequentavano il luogo di pratica, monitoravano il sito. Ho continuato a praticare da solo, non permettendo alcuna interferenza e senza alcuna preoccupazione.

Sebbene la situazione stesse diventando più seria, avevo perso il lavoro e l’opportunità di trasferirmi nell’alloggio reggimentale, mi avevano tolto l’uniforme e infine mi avevano mandato nei campi di rieducazione, ho continuato a mantenermi saldo nella Dafa con la più alta considerazione e senza mai vacillare. La coltivazione è una scelta di percorso che devo percorrere.

Allora avevo una forte consapevolezza, la mia esistenza terrena era solo il mio ambiente di coltivazione. Mi serviva solo un posto per dormire e mangiare e l’ambiente esterno non era altro che un sostegno per il mio viaggio di coltivazione.

Ora invece, tutto sembra automatico, niente di straordinario. La mia attenzione quotidiana sulla coltivazione è diminuita, sono troppo rilassato per tornare al mio stato originario.

Anche l’atteggiamento nei confronti degli amici praticanti è sensibilmente cambiato. All’inizio, se qualcuno voleva imparare gli esercizi e studiare la Fa ero felice per loro. Sapevo che sarebbe stata la loro migliore opportunità per essere salvati, per connettersi alla relazione predestinata nella coltivazione, un’opportunità unica nella vita. Sarei stato lieto nel profondo per loro e li avrei incoraggiati a continuare nel cammino della coltivazione.

Tuttavia ora, non sento più di aver quella gentilezza nei confronti dei praticanti intorno a me piuttosto sono diventato critico: “E’ andato molto agli estremi”, “Tu non sei puntuale”, “Tu hai un accesso di zelo”, “Tu sei qui solo per farti vedere”, “Tu usi parole arroganti”. Sono diventato come una persona comune con una razionalità da persona comune.

Provavo ancora risentimento verso una persona, pensando che avesse influenzato negativamente la mia reputazione e avesse macchiato la reputazione della Dafa con il suo comportamento estremo. Questo mi ha portato a rinunciare a partecipare ad alcuni progetti della Dafa nei quali era coinvolto.

In realtà, guardandomi dentro, il mio atteggiamento verso gli altri è stato terribile, non solo non avevo compassione come praticante, ancora peggio, non ero meglio delle persone comuni. A volte ho manifestato la natura demoniaca, guardando le mancanze degli altri praticanti come un loro difetto innato. Nonostante avessi imparato l’insegnamento del Maestro su questo aspetto, non mi ci ero ancora confrontato e non mi ero ancora corretto.

Il Mastro ha detto in “Che cos’è un discepolo della Dafa”:

“La parte buona è diventata invisibile ed è stata separata; ciò che vedete è sempre la parte che non è stata coltivata bene. Tuttavia, non dovete mancare di mantenere un cuore benevolente e non dovete guardare gli altri in modo rigido”.

Il Maestro ha detto inoltre:

“Non sto dicendo che alcuni discepoli della Dafa non hanno coltivato bene, la parte coltivata bene è separata. Fino a che avete cose umane in questo lato umano, avrete delle cose cattive e pensieri cattivi, e più le cose sono vicine al livello superficiale, peggio sembrano”. (Insegnamento della Fa alla Conferenza della Fa a San Francisco 2014).

Guardandomi adesso, se le persone dovessero vedere solo il mio lato demoniaco, probabilmente mi dissolverebbero direttamente come i demoni.

Il Maestro ci ha chiesto di guardare alle cose dalla prospettiva della Fa, di valutare le cose dal punto di vista del Maestro e usare la Dafa come standard per misurare tutto. Invece uso ancora le mie nozioni per valutare le cose e per giudicarle dalla mia prospettiva. Le mie prospettive non erano altro che i concetti formatisi e sviluppatisi tra le persone comuni durante un lungo periodo di tempo. Questa mia stravaganza deve essere eliminata tramite la coltivazione. Non ho coltivato realmente bene nonostante fossi immerso nella Fa.

Per cambiare questo stato, ho compreso di dover usare la Fa come fondamento. Ogni momento e ogni azione devono essere in linea con la Fa, per modificare il mio egoismo. Solo allora non sarò toccato dalle false illusioni intorno a me e potrò uscire da questo livello umano per andare oltre.

Da quando ho gradualmente eliminato i miei pensieri umani sull'“analizzare le debolezze degli altri”, guardo gli amici praticanti intorno a me e vedo che tutti esibiscono qualità straordinarie e preziose. Riuscire a farcela fino ad oggi, nella loro coltivazione, non è proprio facile.

Vorrei ora parlare del guardarsi dentro. Prima quando incontravo dei problemi sapevo di dover cercare dentro di me. Trovavo spesso molti problemi, cercavo anche di trovare i problemi degli altri e pensavo che a causa delle loro mancanze la situazione era problematica. Era in azione il mio ego.

Rivalutando tutto ora, non ho coltivato seriamente. Insistevo semplicemente nelle mie opinioni, mi attaccavo alle mancanze degli altri praticanti e in qualche modo influenzavo il corpo unico. Se i praticanti non riescono a lavorare come un corpo unico, le vecchie forze vedendo questo ne sono molto felici. Combattiamo tutti uno con l’altro e questo fornisce loro certamente la scusa per creare ancora più interferenze.

Il Maestro ha indicato:

“Qualche anno fa quello che mi preoccupava maggiormente era che la persecuzione era così severa, ma molte persone non erano in grado di cooperare bene nei progetti della Dafa. Molte cose sono state rovinate a causa delle vostre dispute, molte cose sono state rovinate perché dei fattori malvagi hanno sfruttato la vostra forte competitività”. (Insegnamento della Fa alla Conferenza della Fa di New York 2015)

Quando usiamo gli insegnamenti del Maestro per confrontare come sono andate le cose possiamo capire come alcuni dei nostri progetti sono certamente falliti a causa delle divisioni tra i praticanti.

Se potessi essere come prima della persecuzione, trattare bene e sinceramente i praticanti, rimediando ad ogni mia mancanza, penso che le cose andrebbero meglio e forse l’ambiente del corpo unico ora sarebbe migliore.
Infine, torniamo all’argomento di “coltivare come all’inizio”.

Ora ho compreso che solo mettendo la Fa al primo posto e trattando tutto, la quotidianità della famiglia, del lavoro, dello studio, come il mio ambiente di coltivazione ho l’opportunità di salvare esseri senzienti. Non mi preoccupa più il lasciar andare gli attaccamenti come l’invidia, la competizione, il mettersi in mostra e la lussuria. Quegli attaccamenti umani sono così piccoli quando si pratica la vera coltivazione e vengono automaticamente eliminati. Allo stesso tempo, quelle sostanze in grado di stimolare gli attaccamenti umani scompaiono e vengono sostituite con la razionalità e la saggezza proveniente dall’assimilazione alla Fa.

Per me, mettere la Fa al primo posto significa innanzitutto completare la serie dei cinque esercizi ogni giorno. Se non riesco a farli in un'unica sessione, devo trovare il tempo per finirli. Inoltre, per migliorare la situazione precedente nella quale non ero concentrato sulla lettura, ho deciso di memorizzare la Fa. Così apprendo la Fa dal mio cuore. Nel quotidiano, cerco di parlare e agire in accordo con la Fa, per raggiungerne gli standard.

Voglio tornare il prima possibile al mio stato di coltivazione originale come quando ho iniziato la prima volta!

Spero che tutti i praticanti trovino il loro stato di coltivazione originario e migliorino sinceramente se stessi secondo la Fa, fino a raggiungere il Frutto di Realizzazione.

(Presentato alla Conferenza europea di condivisione delle esperienze della Falun Dafa a Vienna del 2015)

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