Marito di una praticante denuncia l'ex dittatore cinese

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(Minghui.org) "Quando mia moglie ha iniziato a praticare il Falun Gong nell'autunno del 1998 ho pensato che i tempi duri fossero finiti e che la pace fosse tornata in famiglia", ha raccontato Han Shandong, marito non praticante di una praticante del Falun Gong di Shulan, provincia del Jilin.

Ha sottolineato i vantaggi che la sua famiglia ha sperimentato grazie alla pratica del Falun Gong della moglie.

"La sua salute è migliorata in modo significativo", ha detto. "Ha smesso di giocare a Mahjong, cosa che di solito faceva tutto il giorno, e si è presa in carico la maggior parte dei lavori domestici".

Ha continuato: "Una volta mi ha detto: 'Di solito ero troppo egoista e mi lamentavo sempre per tutto, ora farò del mio meglio per essere una buona moglie e madre e per prendermi cura della famiglia'. Anche se eravamo sposati da molti anni quella è stata la prima volta in cui ho percepito il calore di una famiglia".

"Però la felicità della mia famiglia non è durata a lungo. Un anno dopo Jiang Zemin ha lanciato un giro di vite nazionale contro la pratica. La mia famiglia è stata un' altra volta privata della pace e della felicità", ha raccontato.

L'8 ottobre 2015, unendosi alla storica ondata di denunce legali in Cina, iniziate alla fine di maggio 2015 contro Jiang Zemin (l'ex capo del regime comunista cinese che ha dato il via alla persecuzione del Falun Gong nel luglio 1999), il signor Han ha anch'egli presentato una denuncia penale alla Procura Suprema del Popolo ed alla Corte Suprema del Popolo. Ha citato in giudizio Jiang a causa dei ripetuti arresti e per la detenzione di sua moglie e di altri membri della famiglia.

Estratti della denuncia

Ripetuti arresti, sorveglianze e molestie

Mia moglie si trovava nella lista nera poiché aveva pacificamente fatto appello per il diritto di praticare il Falun Gong fuori dall'ufficio Appelli di Pechino, adiacente allo "Zhongnanhai," la zona del governo centrale del regime comunista cinese nel 1999. Negli ultimi 16 anni è stata arrestata sei volte e portata nei centri di lavaggio del cervello. Era molto spaventata ed una volta, mentre la polizia cercava di arrestarla, ha avuto un attacco di cuore.

La polizia andava spesso ad arrestarla o molestarla quando ero fuori città per lavoro. La pressione mentale per i ripetuti arresti, uniti alla sorveglianza e alle molestie, sono state una cosa devastante per la famiglia intera.

Famiglia picchiata, arrestata e condannata ai lavori forzati

Il 5 marzo 2012 un gruppo di agenti di polizia ha fatto irruzione nella mia casa per arrestare mia moglie. Mentre mio cognato bloccava la polizia davanti all'ingresso mia moglie è uscita da una porta sul retro.

Mentre discutevamo un delinquente che aveva accompagnato la polizia mi ha colpito in faccia procurandomi un taglio.

Gli ho detto: "Perché mi hai colpito? Avete esagerato con tutte queste persecuzioni in questi anni!". Ero molto turbato.

Diversi agenti di polizia hanno circondato me, mio cognato e mio figlio. Ci hanno picchiati causandoci lesioni su tutto il corpo. La situazione era così grave che un ufficiale di polizia ha sparato verso il soffitto quattro volte. Quando mia nuora è venuta a vedere cosa succedeva è stata picchiata anche lei.

La polizia ha arrestato noi quattro lasciando mio nipote, ancora molto piccolo, a casa da solo.

Hanno continuato a picchiarci fino alla stazione di polizia. Più tardi quel giorno ci hanno portati al centro di detenzione di Nanshan. La polizia ci ha condannati a sette mesi di lavori forzati. Mia nuora è stata condannata a un anno di libertà vigilata, ma doveva frequentare mensilmente una sessione di lavaggio del cervello organizzata dalla polizia.

Questa è stata una grande prova per la mia famiglia. Con tutti gli uomini condannati nei campi di lavoro non è stato facile per mia nuora, ancora 20enne, prendersi cura di suo figlio di un anno.

La polizia ha continuato a ricercare mia moglie, costringendola così a spostarsi da un posto all'altro per evitare di essere arrestata. È stato davvero un periodo difficile per tutti noi.

Durante i sette mesi di detenzione nel campo di lavoro mi è venuta un infiammazione alla prostata e tutti i miei capelli sono diventati grigi. Mio figlio ha avuto la vitiligine, che consiste in una una perdita dei pigmenti della pelle, checausa chiazze sulla pelle.

Le perdite finanziarie per la nostra famiglia e per quella di mio cognato ammontano rispettivamente a circa 70.000 yuan e 30.000 yuan.

Mia moglie è tornata a casa quando tutti siamo stati rilasciati. È stata però arrestata nuovamente nel 2013 mentre lavorava fuori città.

Scenario

Nel 1999 Jiang Zemin, come capo del Partito Comunista Cinese, contro la volontà degli altri membri del comitato permanente del Politburo, lanciava la violenta repressione del Falun Gong.

Nel corso degli ultimi 16 anni migliaia di praticanti del Falun Gong sono stati torturati a morte. Il bilancio attuale è probabilmente più alto poiché tale informazione viene strettamente censurata in Cina. Molti sono stati torturati per la loro fede e molti altri uccisi per i loro organi. Jiang Zemin è direttamente responsabile di aver dato inizio e condotto questa brutale persecuzione.

Il 10 giugno 1999, sotto la sua personale direzione, il Partito Comunista Cinese ha istituito un organo di sicurezza extralegale, l'Ufficio 610. Quest'organo ha la precedenza sulle forze di polizia e sul sistema giudiziario nello svolgimento degli ordini di Jiang per quanto riguarda il Falun Gong: “Rovinare la loro reputazione, tagliare le loro risorse finanziarie e distruggerli fisicamente”.

La legge cinese permette che i cittadini ricorrano alle cause penali e molti praticanti stanno ora esercitando tale diritto sporgendo denunce penali contro l'ex dittatore.

Versione inglese

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