Risvegliare le guardie in un campo di lavoro forzato con compassione

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(Minghui.org) Nella primavera del 2003 le autorità mi hanno mandata nel nostro campo di lavoro forzato locale. La struttura accoglie oltre un migliaio di persone, la maggior parte dei quali sono praticanti della Dafa.

Facevo parte di un gruppo di circa 150 detenuti, quasi tutti discepoli della Dafa.

Per costringerci a rinnegare la nostra fede le autorità del campo di lavoro ci hanno fatto ogni genere di cose spregevoli, tra cui: obbligati a guardare video diffamatori della Dafa, sottoposti al lavaggio del cervello da specialisti, tenuti sotto costante sorveglianza, ustionati con i manganelli elettrici, schiaffeggiati, privati del sonno ed altro ancora.

Per cercare di “trasformarmi” (*), mi hanno privata del sonno per quattro giorni e quattro notti. Mi è stato poi permesso di dormire per due ore al giorno per un paio di giorni e successivamente mi è stato nuovamente impedito di dormire.

Questo abuso è continuato per più di tre mesi.

Per tutto quel tempo ho mantenuto un solo pensiero: “Sono una discepola della Dafa. La Falun Dafa è buona. Non è sbagliato praticare la Falun Dafa”.

Qualunque cosa mi dicevano le impedivo di interferire recitando la Fa (*). Ho anche inviato devotamente pensieri retti ogni ora per 15 minuti e l'ho fatto ogni giorno.

Quando si sono resi conto che non mi avrebbero “trasformata” sono scesi da me la direttrice e il capo del campo in persona.

La direttrice si è presentata come un'ex studentessa della scuola che avevo frequentato, solo che lei era un anno indietro. Io non la conoscevo ma avevo letto il suo nome sul sito web Minghui.org ed ho compreso che era alquanto malvagia.

Mi ha chiesto perché mi sono rifiutata di collaborare.

Guardavo senza rancore tutti quegli esseri pietosi che avevo davanti a me. Volevo fare del mio meglio per aiutarli a comprendere la verità sulla Falun Dafa affinché potessero commettere un minor numero di malvagità ed evitare di essere eliminati in futuro.

Per cui ho iniziato a spiegare loro ciò che la Falun Dafa è, come vivo la mia vita secondo gli insegnamenti della Dafa e come la Dafa mi ha dato un corpo sano e senza malattie.

Il capo ha detto: “Dunque hai avuto dei benefici. In un altro gruppo c'era una praticante che era guarita da un cancro alla gola. Ma adesso lei è stata 'trasformata' e non sta praticando più”.

Ho detto: “Parliamo di questo. Diciamo che una volta avete aiutato qualcuno e gli avete persino salvato la vita. Quando voi state soffrendo un'ingiustizia quella persona decide di schierarsi con quelli che vi perseguitano e tutto perché vuole ottenere una promozione, fare un mucchio di soldi o perché ha semplicemente paura. Egli è veramente una brava persona?

“Se lui rimane in silenzio continuando a godere di ciò che gli avete dato e a vivere una vita di agi, fa orecchie da mercante e fa finta di non vedere ed è indifferente al fatto che siete perseguitati, scegliereste una persona del genere come amico?”

“Il nostro Maestro ha aiutato ognuno di noi disinteressatamente, ci ha insegnato come essere delle persone migliori ed ha purificato i nostri corpi, senza chiedere nulla in cambio”.

“Adesso il Maestro viene diffamato e la Dafa è sotto attacco. Se non possiamo schierarci e parlare in favore della Dafa e del nostro Maestro, meritiamo di essere chiamati veri esseri umani?”.

“Io non ho alcun potere, ma ho un cuore sincero. Ho bisogno di dire la verità. Il nostro Maestro è retto e la Falun Dafa è buona!”.

“Se a causa di questo devo essere perseguitata, allora non ho rimpianti. Sto parlando con la mia coscienza. Ho fatto la mia scelta”.

“E dirò anche alla gente di tutto il mondo, e questo include tutti voi qui, che se parteciperete alla persecuzione della Falun Dafa e non desisterete, il vostro futuro sarà davvero triste”.

La direttrice ha commentato: “Mi sembri onesta e retta”.

Ho aggiunto: “Se non praticassi la Falun Dafa, sarei probabilmente molto egoista. Non avrei considerazione degli altri e non sarei preoccupata per il vostro futuro. Lascia che ti dica, noi praticanti non abbiamo nemici. Il nostro Maestro ci insegna a trattare tutti con gentilezza.

“Il regime comunista non esiterà a buttarvi sotto l'autobus una volta che avrà finito di sfruttarvi”.

“Dopo i dieci anni di Rivoluzione Culturale, i leader progressisti di quella campagna politica sono tutti diventati capri espiatori. Molti sono stati uccisi, tuttavia alle loro famiglie hanno detto che sono morti nello svolgimento del proprio dovere.

“Quando questa persecuzione sarà terminata, la fine che faranno coloro che hanno partecipato alla persecuzione sarà la peggiore. Il buono sarà ricompensato e il cattivo incorrerà nella punizione. Questa è la legge dell'universo”.

“Se mi lasciassi 'trasformare' sarebbe come consentirvi di commettere un peccato. Vi starei veramente danneggiando”.

“Poiché non siete riusciti a 'trasformarmi', è come se aveste pianificato di uccidermi ma avete fallito nell'intento e quindi non sarete colpevoli di omicidio. Se invece riusciste a farlo, allora neanche la legge potrà proteggervi”.

In un primo momento hanno continuato ad interrompermi. Poi le persone presenti si sono calmate ed hanno ascoltato in silenzio. Erano almeno una dozzina, tra cui agenti di polizia, guardie e i cosiddetti mentori/facilitatori.

Dopo più di due ore di lotta tra il bene e il male, i fattori malvagi nelle altre dimensioni erano stati disintegrati.

Quando sono andati via la direttrice del campo ha detto al capo: “Lasciala dormire”.

Da quel giorno in poi nessuno ha più cercato di “trasformarmi”.

La direttrice era un'ex compagna di classe di una mia buona amica e collega. Ho scoperto che l'aveva chiamata per dirle di incoraggiare la mia famiglia a venirmi spesso a trovare. Ho appreso che quello era più o meno il momento in cui il Partito era particolarmente attivo nell'eseguire il prelievo forzato degli organi dai praticanti ancora in vita.

La sera prima del mio rilascio dal campo di lavoro la direttrice ha chiamato nuovamente la mia amica e le ha detto di ricordare alla mia famiglia di assicurarsi di arrivare in anticipo al campo in modo da evitare possibili complicazioni.

Ogni mese il campo di lavoro ci richiedeva di scrivere due relazioni di introspezione ed io ho usato questa opportunità per chiarire la verità e convalidare la Dafa.

Il Maestro mi ha dato la saggezza. Ero lucida e riuscivo scrivere qualsiasi cosa velocemente – saggi, versi e storie personali di coltivazione. Tutti le leggevano e nessuno mi ha creato alcun problema.

La figlia di una delle guardie stava studiando per il Olimpiadi internazionali di matematica. La guardia sapeva che ero una insegnante ed ha chiesto il mio aiuto.

Non avevo mai visto quello che mi stava mostrando, tuttavia il Maestro mi ha dato la saggezza e sono stata in grado di fornire le risposte ad ogni cosa che mi ha domandato.

Un pomeriggio mi stava leggendo un problema, ma prima ancora che avesse finito avevo già pronta la risposta da darle. Lei era stupita e diceva che non sarebbe riuscita a capire la soluzione neanche dopo aver trascorso l'intera mattinata a pensarci.

Da allora in poi cantava le mie lodi a chiunque avesse ascoltato.

Naturalmente non ho mai perso l'opportunità di chiarirle la verità. Ho anche cercato di prevenire la sua partecipazione ad eventuali atti di persecuzione e le ho chiesto di essere buona con i discepoli della Dafa.

La guardia ha affermato: “Voi discepoli della Dafa siete tutti dotati di talento. Perché queste buone persone vengono arrestate? È veramente incomprensibile”.

Il giorno in cui dovevo essere rilasciata la guardia e il capo mi hanno entrambe accompagnata all'ingresso del campo per assicurarsi che gli agenti dell'Ufficio 610 (*) non avessero la possibilità di portarmi in fretta in un centro di lavaggio del cervello.

Un giorno eravamo in fila per andare fuori. Ho visto una praticante in un altro gruppo che proprio il giorno prima aveva ricevuto delle visite, così le ho chiesto se aveva ottenuto una copia delle nuove scritture del Maestro.

Una delle detenute assegnate per controllarci mi ha urlato contro dicendomi che avrebbe detto alla guardia di prolungarmi la condanna.

Non mi aspettavo che il capo delle guardie avrebbe invece ripreso la detenuta. Le ha detto: “Cosa pensi di fare? Pensa semplicemente agli affari tuoi. Chi ti ha dato il permesso di badare agli affari degli altri?”.

Una sera una detenuta 'guardia' del turno di notte mi ha detto in privato: “Ti appendo proprio là”.

Era la stessa detenuta incaricata di controllare altre carcerate che avevano impedito ad una praticante anziana di usare il bagno per alcuni giorni e l'avevano legata.

Quando me ne sono accorta sono andata a darle una bella sgridata.

Per questo mio gesto una delle guardie mi ha detto che avrebbe prolungato la mia condanna di sei mesi.

Quel giorno non mi sarei lasciata smuovere e sono andata con la guardia in ufficio per discuterci a quattrocchi.

Le ho detto: “Non importa se prolungate la mia condanna. Tutti i praticanti sono brave persone. Che diritto ha quella detenuta di angariarli e perseguitarli?”.

La guardia ha affermato: “Gli ho dato io l'autorità per farlo”.

Le ho spiegato con calma: “Quella praticante anziana ha più di 60 anni, probabilmente l'età di tua madre. Se le succede qualcosa avrai commesso un peccato. Persino se non ci fossero delle leggi per punirti, come potresti convivere con la tua coscienza?”.

“In passato si diceva che se avessimo dato una ciotola di riso ad un monaco, saremmo stati ricambiati con benedizioni per dieci volte tanto. Oggi se tu dovessi fare una gentilezza ai praticanti il cielo ti riconoscerà sicuramente delle benedizioni”.

Mentre continuavo a parlare mi stavano scendendo le lacrime. Mi sono sentita veramente male per la guardia. Onestamente volevo il meglio per lei.

Quella situazione ha risvegliato il lato buono della sua natura umana. Anche i suoi occhi stavano lacrimando.

Ha affermato: “Non dire altro. So cosa fare. Aspetta qui”.

Quando è tornata mi ha detto: “Adesso vai e attendi notizie”.

Ho poi notato che la praticante anziana era stata liberata. Mi è stato detto che la guardia ha anche ordinato alla detenuta di consentirle di usare il bagno.

Ero felice che la guardia avesse fatto la scelta giusta. Ha capito la verità sulla Falun Dafa, ha corretto i suoi modi ed ha smesso di perseguitare i praticanti.

Quel pomeriggio ho sentito un trambusto nei corridoi. Ho poi scoperto che la guardia stava avendo una discussione con il direttore, che voleva prolungare la mia condanna, per cercare di impedirgli di farlo.

Più tardi la guardia è andata di persona a cercare il direttore del campo per assicurarsi che avesse emesso l'ordine di non estendere la mia permanenza nel campo.

Il giorno dopo la guardia mi ha chiamata nel suo ufficio e mi ha detto: “Allora potrai andare a casa come previsto senza ulteriori problemi, mi sono avvalsa di ogni contatto che ho accuratamente sviluppato nel corso degli ultimi dodici anni. Non lo farei mai per chiunque altro, nemmeno per un 100 mila yuan (13.400 euro circa) (*)”.

Tuttavia mi ha anche consigliato di scrivere qualunque cosa le autorità richiedessero. Quando mi sono categoricamente rifiutata mi ha detto: “Cosa farai quando uscirai? Hanno intenzione di portarti al centro di lavaggio del cervello”.

In seguito ho letto quello che c'era scritto nei miei documenti di rilascio ed ho notato che ciò che la guardia aveva scritto riguardo alle mie caratteristiche distintive era abbastanza fuorviante. Sapevo che lei si rendeva conto che sarei diventata una perseguitata politica soggetta ad essere monitorata, seguita ed arrestata immediatamente, e stava facendo del suo meglio per aiutarmi depistando le autorità.

Un giorno dopo il mio rilascio ho sognato che il Maestro stava purificando il suo corpo. Sapevo che stava male fisicamente. Le ho fatto una telefonata per dirglielo.

Lei ha affermato con profonda sincerità: “Ringrazio il vostro Maestro. Grazie Maestro della Dafa. So che la Falun Dafa è buona!”.

Con l'aiuto e il sostegno del Maestro sono stato rilasciata il giorno previsto. Non sono stata portata al centro di lavaggio del cervello e non sono diventata una perseguitata politica.

Ho lasciato il campo di lavoro forzato con dignità e mi sono lanciata a capofitto direttamente nella coltivazione tradizionale, chiarendo la verità e salvando esseri senzienti.

Mi sono resa conto che non c'era alcun modo in cui avrei potuto superare una qualsiasi intensa avversità facendo semplicemente affidamento sul mio lato umano. L'unica ragione per la quale sono sopravvissuta è stata perché mi sono completamente immersa nella Fa.

Nell'assistere il Maestro nella rettifica della Fa, il salvare tutti gli esseri senzienti, il fare bene e il mantenere la rettitudine: tutto quanto dipende dal Maestro.

Se i discepoli della Dafa faranno bene, più vite verranno salvate. Se non lo faremo, le vite saranno perse. Non c'è alternativa per noi.

Per lo stesso motivo, come le persone pongono se stesse e il loro cuore è della massima importanza. Coloro che si porranno correttamente saranno salvati. Coloro che continueranno a perseguitare senza morale saranno eliminati.

Ho scritto questo articolo per permettere a coloro che sono ancora coinvolti nella persecuzione dei discepoli della Dafa di sapere che prima si impara, comprende e accetta la verità sulla Falun Dafa e prima si respingeranno quei fuorviati concetti malvagi che il regime comunista ci ha imposto di accettare.

Trattare i discepoli della Dafa con gentilezza corrisponde a trattare voi stessi alla stessa maniera. Questo è l'unico modo per garantire a voi stessi e alle vostre famiglie una vita piena di significato ed un futuro sicuro.

(*) GLOSSARIO

Versione inglese

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