Jilin: Donna muore meno di dieci mesi dopo il suo ingresso in carcere

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(Minghui.org) Una donna di 61 anni è morta meno di dieci mesi dopo il suo ingresso in prigione, dove doveva scontare una condanna di tre anni per aver rifiutato di rinunciare al Falun Gong, una disciplina spirituale perseguitata dal regime comunista cinese.

Il 26 novembre 2015 la signora Liu Shuyan, residente nella città di Yushu, è stata arrestata per la sua fede. Il 29 marzo 2016 è stata processata senza alcuna rappresentanza legale dopo che il suo avvocato si è visto negare la richiesta di difenderla in tribunale.

L'11 aprile è stata condannata a tre anni di reclusione e quando la sua giovane figlia ha protestato contro il processo ingiusto e la condanna illegittima, è stata arrestata.

Il 7 luglio 2016 la signora Liu è stata trasferita nel carcere femminile provinciale dello Jilin nella città di Changchun, dove è stata costretta a sedersi su un “piccolo sgabello” (*) per lunghi periodi di tempo. Dopo aver iniziato uno sciopero della fame in segno di protesta, le guardie l'hanno alimentata con la forza per dodici giorni consecutivi. La sua salute è rapidamente deteriorata e all'inizio di aprile 2017 si è gravemente ammalata.

Nonostante le sue condizioni le autorità carcerarie l'hanno mandata in ospedale soltanto il 20 aprile, dove a seguito di un esame medico è stato stabilito che necessitava di un intervento chirurgico. La direzione della prigione ha allora chiamato sua figlia per avvisarla, la quale, avendo letto numerosi articoli sul prelievo forzato di organi dai praticanti del Falun Gong imprigionati, ha insistito che i medici attendessero il suo arrivo prima di sottoporre sua madre a una qualsiasi operazione.

Era già pomeriggio quando la giovane si è precipitata all'ospedale di Changchun, dove ha constatato che sua madre stava entrando e uscendo dal coma e aveva il polso molto debole. I medici hanno dichiarato che era senza speranza.

La ragazza ha deciso di rinunciare all'intervento e di trasferire sua madre in un ospedale locale di Yushu, la loro città natale, tuttavia le autorità della prigione hanno insistito che come prima cosa facesse richiesta per ottenere il rilascio per motivi di salute.

Il benestare al rilascio è stato emesso soltanto alle 13:00 del giorno successivo. La signora Yu è morta proprio alcune ore dopo essere stata riportata nella sua città natale. Alle 20:50 del 21 aprile 2017 ha esalato il suo ultimo respiro.

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(*) GLOSSARIO

Versione inglese

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