FDIC: Hebei: Praticante del Falun Gong muore per le torture subite in un campo di lavoro

Ingannati dalla propaganda del Partito, un residente locale denuncia un praticante alla polizia per aver parlato del Falun Gong
 
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New York – Un praticante del Falun Gong della provincia di Hebei è morto il 20 febbraio 2011, quattro giorni dopo che essere stato rimandato a casa da un campo di lavoro in fin di vita. Lo ha appreso il Falun Dafa Information Center.

Fonti interne alla Cina riferiscono che il signor Pei Yangqing (裴彦庆) è stato rimandato a casa il 6 febbraio 2011 dal Campo di Rieducazione-Attraverso-il-Lavoro (RAL) Qinhuangdao. Il suo petto era coperto di lividi ed era incontinente. Pei non è riuscito a rimettersi dalle torture inflittegli nel campo ed è morto quattro giorni dopo.

Pei, che era di Mutoudeng nella contea Qinglong, era stato prelevato dalla polizia il primo settembre 2010. Era stato detenuto nel villaggio Dahenan per aver parlato con i residenti locali del Falun Gong e degli abusi dei diritti umani subiti dai praticanti. Un residente, il signor Zhu Hongwei, ha denunciato Pei alla polizia.

Pei è uno dei molti praticanti del Falun Gong che sono stati uccisi in questi anni dopo essere stati arrestati semplicemente per aver parlato ad altri del Falun Gong. Nel luglio 2010, il Falun Dafa Information Center ha riferito della morte di una anziana signora di Pechino, uccisa dopo essere stata arrestata dalla polizia per aver parlato a qualcuno su un autobus. (notizia.

“Parlando ai loro concittadini del Falun Gong, Pei e gli altri come lui stanno cercando di opporsi alla disinformazione e alla propaganda usate per demonizzare i praticanti e incoraggiare la violenza contro di loro. In un ambiente dove la censura dei media e di internet è totale, le conversazioni faccia a faccia sono uno dei pochi canali lasciati ai praticanti per trasmettere importanti informazioni agli altri cittadini”, ha detto il portavoce del Falun Dafa Information Center Erping Zhang.

“Pei sperava di risvegliare la loro coscienza e aprire i loro occhi, non solo sul male fatto ai praticanti del Falun Gong da questa persecuzione, ma anche sul danno fatto a tutti i cinesi. Sfortunatamente è stata la demonizzazione messa in atto dal Partito che ha indotto Zhu a denunciare Pei alla polizia e ad dare inizio alle torture che alla fine hanno portato alla sua morte.”

Pei è stato interrogato alla stazione di polizia, la sua casa è stata perquisita dalla polizia, che ha requisito i libri del Falun Gong. A causa della sollecitazione di Zhu e di un altro parente, Pei è stato interrogato dagli agenti della Divisione di Sicurezza Locale della contea Qinglong ed è stato portato al locale centro di detenzione.

Due giorni dopo, Pei è stato condannato senza alcun processo a un anno e mezzo di campo di lavoro. È stato portato immediatamente al campo RAL Qinhuangdao, dove è stato torturato al punto di essere in punto di morte in appena poco più di sei mesi.

Pei era già stato detenuto più volte perchè praticava il Falun Gong, e la detenzione più lunga è stata di 75 giorni. Durante la detenzione ha subito torture gravi, incluso l'essere colpito ripetutamente con del filo elettrico mentre i suoi piedi erano incatenati alle manette che aveva ai polsi, causandogli dolori così acuti da fargli perdere conoscenza.

Versione inglese: http://faluninfo.net/article/1120/

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