Hong Kong: Presentatore di Shen Yun vince la causa contro l’Ufficio Immigrazione per la negazione del visto d’ingresso a figure chiave della Compagnia.

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Il Giudice Andrew Cheung dell’Alta Corte della Regione Amministrativa Speciale di Hong Kong ha stabilito l’11 marzo che la decisione del Direttore dell’Immigrazione debba essere annullata in quanto “presa omettendo di considerare aspetti rilevanti.”

La causa (HCAL 43/2010) è stata presentata il 20 Aprile 2010 dal locale presentatore di Shen Yun contro il Direttore dell’Immigrazione, dopo che questi aveva rifiutato il visto d’ingresso a Hong Kong a sei membri della Compagnia, a soli sette giorni dalla data d’inizio degli spettacoli nel Gennaio 2010.

9 Marzo: un portavoce del presentatore di Shen Yun di Hong Kong mostra il verdetto all’esterno dell’Alta Corte. La prima udienza si è tenuta il 24 Gennaio 2011. I presentatori di Shen Yun di Hong Kong si sono radunati all’esterno dell’Alta Corte per chiedere giustizia e sostenere l’ingresso di Shen Yun per gli spettacoli a Hong Kong.

La Compagnia di New York Shen Yun Performing Arts, definita la prima Compagnia di danza classica Cinese, era stata invitata dalla Associazione Falun Dafa di Hong Kong, dalla Filiale di Hong Kong del giornale Epoch Times e dalla Filiale di Hong Kong della rete televisiva NTD. Il programma prevedeva sette spettacoli al Teatro Lirico, dal 27 al 31 Gennaio 2010.

Shen Yun ritiene che la negazione dei visti a Hong Kong sia stata causata da interferenze del regime Cinese. In un comunicato stampa del 24 Gennaio 2010 Shen Yun scriveva: “Il regime comunista Cinese cerca di interferire con i nostri spettacoli da anni, cercando di esercitare pressioni su funzionari e su teatri per ottenere la cancellazione degli spettacoli stessi. Ci spiace che ai cittadini di Hong Kong sia negato il diritto di vedere Shen Yun Performing Arts e riteniamo che questo incidente rappresenti una violazione della libertà dei cittadini di Hong Kong. Auspichiamo che i cittadini di Hong Kong che hanno a cuore la loro libertà vorranno esortare il governo di Hong Kong a cancellare questo errore.”

Il presentatore Leeshai Lemish inoltre ha detto: "dopo la cancellazione dello spettacolo, alcuni spettatori che avevano programmato di raggiungere Hong Kong dalla Cina continentale si sono visti confiscare i biglietti dalle autorità e alcuni sono stati persino arrestati."

Il signor Kan, portavoce del presentatore di Shen Yun, ha precisato che l’inattesa cancellazione dei visti ha costretto gli organizzatori a rimborsare al pubblico i biglietti, per oltre 5 milioni di dollari di Hong Kong (642.000 dollari USA).

“La decisione del Direttore dell’Immigrazione ci ha scioccati. Il rifiuto di consentire l’ingresso a figure chiave dello staff di produzione solo pochi giorni prima dell’inizio degli spettacoli era chiaramente un atto di sabotaggio premeditato dello show,” ha detto.

Nelle 41 pagine del suo verdetto, il Giudice Andrew Cheung ha sottolineato che l’Ufficio Immigrazione avrebbe dovuto considerare due aspetti rilevanti: il valore ovvio, per la società, dello scambio culturale e artistico e il fatto che i richiedenti il visto per l’ingresso in Hong Kong in questo caso erano diversi da altri richiedenti. Infatti, i richiedenti in questione erano membri di un gruppo artistico che aveva programmato di esibirsi a Hong Kong per un breve periodo. Pertanto, ogni domanda avrebbe dovuto essere considerata come facente parte dell’intero gruppo.

Il giudice ha rimarcato che l’integrità dello spettacolo deve essere considerata quando si valutano queste domande d’ingresso e che l’Ufficio Immigrazione avrebbe dovuto considerare l’appartenenza dei richiedenti allo spettacolo nel suo insieme. “A tale riguardo, la valutazione soggettiva della stessa Shen Yun assume peso rilevante.” In aggiunta a ciò, Shen Yun aveva spiegato all’Ufficio Immigrazione l’importanza per lo spettacolo nel suo insieme dei membri ai quali veniva negato il visto e l’Ufficio Immigrazione era a conoscenza delle spiegazioni fornite da Shen Yun. La Corte ha considerato la risposta dell’Immigrazione a tale riguardo come un’affermazione priva di significato, che non può essere accettata.

Il Giudice ha asserito che gli artisti sul palcoscenico, lo staff dietro le quinte e i coreografi rappresentano un corpo unico. Prima dello spettacolo essi provano insieme e contano gli uni sugli altri. Questi fattori dovrebbero essere considerati dall’Immigrazione. Ma “il Direttore ha focalizzato l’attenzione su una questione sbagliata” e ha avuto “un serio problema di valutazione.”

Nel verdetto il Giudice ha definito i principi legali, dichiarando che l’Ufficio Immigrazione ha il potere di decidere riguardo alla concessione dei visti di ingresso, “Ciò non significa, comunque, che le decisioni del Direttore non siano soggette al controllo da parte dei tribunali.”

Secondo Chonh Yiu Kwong, Presidente del Monitoraggio dei Diritti Umani di Hong Kong, la decisione rappresenta un passo incoraggiante nella direzione di assicurare la libertà culturale e controllare il potere dell’Ufficio Immigrazione.

“Sono lieto di questa decisione della Corte e penso che il verdetto sia giusto. Esso pone un limite al potere discrezionale dell’Ufficio Immigrazione,” ha detto Chong. “Dopo questo verdetto, l’Immigrazione non potrà più essere temeraria e rifiutare ad altri l’ingresso a Hong Kong in modo così irragionevole.”

“Accogliamo con favore la decisione della Corte e siamo grati per il giusto supporto ricevuto da Hong Kong e dall’estero. Apprezziamo il fatto che la Corte è stata capace di rimuovere gli ostacoli,” ha detto il signor Kan.

Negli ultimi anni l’Ufficio Immigrazione di Hong Kong ha respinto le domande di visto d’ingresso alle persone non gradite al Partito Comunista Cinese, giungendo anche alla deportazione forzata.

La signora Wan-chi Chu, portavoce del Gruppo Legale per i Diritti Umani del Falun Gong di Taiwan ha sottolienato che “ l’Ufficio Immigrazione di Hong Kong è cambiato dopo il ripristino del controllo cinese sulla città. Esso non ha osservato la legge fondamentale di ‘Una nazione, due sistemi’ , nascondendo il fatto che il PCC interferiva sino a fabbricare menzogne a favore del PCC stesso. Il sistema giudiziario di Hong Kong raramente si è occupato del potere amministrativo dell’Ufficio, consentendogli di negare l’ingresso in modo avventato e deportare i visitatori. Negli ultimi dieci anni l’Ufficio ha preso molte decisioni incredibilmente ridicole. Naturalmente queste decisioni erano influenzate dal PCC.”

Versione Inglese: http://www.clearwisdom.net/html/articles/2011/3/11/123732.html
Versione cinese: http://www.minghui.org/mh/articles/2011/3/10/神韵香港拒签案-主办方胜诉-237415.html

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