Firenze-Italia: Persone provenienti da tutto il mondo vengono a conoscenza della persecuzione

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Mercoledì 20 luglio 2011 i praticanti del Falun Gong della Toscana hanno tenuto una attività nel centro storico di Firenze per informare i passanti riguardo alla persecuzione che il partito comunista cinese (PCC) sta portando avanti nei confronti dei praticanti in Cina. Il 20 luglio è l'anniversario dell'inizio ufficiale della persecuzione, che va avanti dal 1999.

Da 12 anni i praticanti del Falun Gong di tutto il mondo hanno tenuto attività pacifiche per informare le persone e chiedere la fine della persecuzione in Cina. A Firenze molti turisti e residenti locali hanno avuto l'opportunità di conoscere i fatti della persecuzione nei confronti del Falun Gong e di prendere posizione affinchè possa finire, firmando la petizione.

Chiarire la verità ai passanti I passanti firmano la petizione per chiedere la fine della persecuzione

Una giovane dottoressa e ricercatrice argentina, in città per partecipare a un congresso, si è soffermata allo stand dei praticanti, dicendo di aver praticato in passato il Tai Chi Chuan e che era rimasta colpita dalla pratica della Falun Dafa. Una praticante ha parlato con lei riguardo all’espianto di organi che i praticanti del Falun Gong in Cina subiscono in modo forzato. La dottoressa inizialmente incredula, ha poi espresso rammarico e dispiacere per quanto stava accadendo. Con le lacrime agli occhi si è ripromessa di indagare in merito. La terribile raccolta di organi che il PCC sta portando avanti sui praticanti del Falun Gong in Cina è uno dei crimini più ignobili dei nostri tempi, come descritto dall'inchiesta “Bloody Harvest” (http://organharvestinvestigation.net/ anche in italiano)

Molti turisti cinesi hanno scattato fotografie dell'attività, in particolare mentre i praticanti eseguivano gli esercizi, ed hanno accettato materiale informativo.

Alcune famiglie inglesi e americane e molte dal Sudamerica hanno chiesto maggiori informazioni sia sulla pratica sia sulla persecuzione, sono rimaste sorprese e contente nell’aver ricevuto materiale informativo nella loro lingua e hanno ringraziato i praticanti.

Una ragazza del posto ha chiesto di poter prendere un fiore di loto, creato dai praticanti con la tecnica degli origami. Ha detto che l'aveva già preso tempo fa, ma che col tempo si era rovinato; ne ha preso uno anche per la figlia.

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