La Cina aumenta la sua attività all’estero per discreditare Falun Gong

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Hong Kong (AssociatedPress), 9 luglio 2001– Mentre all’interno del paese continuano gli sforzi per sradicare il movimento Falun Gong, la Cina sta portando all’estero la sua campagna propagandistica contro il gruppo spirituale.

I diplomatici cinesi stanno cercando di discreditare la xxx e di danneggiarne l’immagine negli Stati Uniti, in Australia e in altri paesi. Per ottenere questo fanno pressione sui funzionari pubblici perché non stabiliscano accordi con il gruppo o non permettano la sua partecipazione ad attività locali.

I critici del regime di Pechino dicono che Hong Kong sta cedendo alla campagna propagandistica contro Falun Gong. Sostengono che dei funzionari ne hanno indebolito l’autonomia (ndt.: di Hong Kong) per aver negato l’accesso a circa cento praticanti di Falun Gong nei primi giorni di maggio, durante una visita del presidente cinese Jiang Zemin.

Falun Gong rimane legale a Hong Kong, grazie alla libertà di tipo occidentale lasciata in eredità dagli inglesi. Però la sua (ndt.: di Falun Gong) attiva presenza ha provocato molti malumori dato che i suoi membri si scagliano con veemenza contro la repressione in Cina.

Il duro confronto tra la Cina e la setta si è vieppiù inasprito la scorsa settimana per la morte in giugno di alcuni praticanti di Falun Gong prigionieri nel campo di lavoro forzato della provincia nord-orientale di Heilongjiang.

I funzionari cinesi hanno dato versioni contrastanti, alcuni parlando di 3 morti, altri di 14, tutti però hanno detto che le donne si erano impiccate in un suicidio di massa. Falun Gong, che afferma che i suoi insegnamenti proibiscono il suicidio, ha sostenuto che le autorità cinesi hanno fatto bastonare a morte le 15 prigioniere.

Il governo cinese si sta attirando delle critiche per i suoi tentativi di indebolire Falun Gong nei paesi esteri.

Negli Stati Uniti alcuni sindaci si sono lamentati per avere i diplomatici cinesi tentato di impedire loro di dare un pubblico riconoscimento a Falun Gong.

I membri di Falun Gong australiani accusano l’ambasciata cinese di far girare informazioni false sul gruppo e di cercare di convincere i funzionari australiani a impedire la sua partecipazione a eventi locali tipo le sagre di paese.

Il governo cinese teme le capacità organizzative di Falun Gong – il gruppo era un tempo ritenuto avere fino a 100 milioni di seguaci o comunque più dei 64,5 milioni di membri del partito comunista.

Dato che la setta non prevede nessuna iscrizione formale, è difficile valutare il numero di praticanti nel mondo. Taiwan è ritenuta avere il gruppo più numeroso fuori della Cina, con 100.000 aderenti.

Falun Gong afferma di avere circa 500 membri a Hong Kong, 3.000 in Australia, 10.000 negli Stati Uniti, 1.000 a Singapore e 3.000 nella Corea del Sud. Ci sono anche delle piccole comunità in Indonesia, Tainlandia, Malesia e Giappone.

I tentativi di Pechino di usare la pressione diplomatica per ridurre al silenzio Falun Gong ha irritato i membri (ndt.: di Falun Gong) e i funzionari governativi negli Stati Uniti.
Stan Bogosian, già sindaco di Saratoga, California, ha detto che pochi giorni dopo aver firmato un proclama verso la fine dello scorso anno, dove si dedicava una settimana a Falun Gong, due funzionari del consolato cinese hanno fatto pressione su di lui perché lo annullasse.

Dopo il suo rifiuto, ha detto Bogosian, i cinesi gli hanno chiesto di rimanere neutrale sulla questione di Falun Gong e gli hanno chiesto la sua posizione su Taiwan, che Pechino considera una provincia rinnegata. Arrabbiato, Bogosian ha convocato una conferenza stampa per denunciare le azioni “altamente irregolari” del governo cinese.

“Il governo cinese non dovrebbe interferire nella politica,” ha detto Bogosian alla AssociatedPress. “Il problema se Falun Gong è o meno un culto non è importante. Per me si tratta di elementari diritti umani.”

Per Bogosian e per molti altri, Falun Gong è un innocuo gruppo di qigong, i cui aderenti, indossando le loro gialle magliette, praticano esercizi di respirazione controllata e si muovono lentamente nei parchi al suono di musica eterea.

Almeno un’altra dozzina di sindaci in California, Illinois, Washington, Maryland and Michigan hanno riferito da parte di funzionari cinesi che spesso fanno diretto riferimento all’importanza dello scambio commerciale sino-statunitense.

“L’intera faccenda mi è sembrata pura propaganda,” ha detto Tod Satterthwaite, sindaco di Urbana, Illinois, che ha ignorato le richieste cinesi.

Altri hanno ceduto. Nel 1999 i sindaci di Seattle, San Francisco, Los Angeles e Baltimore – tutti centri importanti di commercio marittimo – hanno revocato i proclami in onore di Falun Gong.

Gli aderenti di Falun Gong in Australia dicono che i funzionari cinesi hanno inviato delle lettere ai leader civili in cui il gruppo viene descritto come “una setta completamente eretica, la cui natura è contro la scienza, contro l’umanità e contro la società.”

“Le lettere sono state inviate a funzionari governativi locali per cercare di persuaderli a proibire attività perfettamente legali espletate nelle loro aree di competenza,” ha detto Michael Molnar, un portavoce australiano di Falun Gong.

Il governo australiano ha detto che l’ambasciata cinese ha negato di aver mandato le lettere.

Rebecca Tromp, portavoce del consiglio cittadino di Blacktown, ha detto che funzionari del consolato cinese di Sydney hanno sollevato il problema della partecipazione di Falun Gong ad una manifestazione sponsorizzata dal governo della città.

“Li abbiamo avvertiti che la partecipazione di Falun Gong è all’interno della nostra manifestazione e che sono stati invitati e che continueremo a lasciarli partecipare,” ha detto Tromp.

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