FALUN GONG: PORTAVOCE MONDIALE A ROMA LANCIA APPELLO

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Roma, 18 mag. - (Adnkronos) - Almeno 50 mila persone arrestate, quasi sempre senza motivazione, diecimila detenute in campi di lavoro forzato oppure internati negli ospedali psichiatrici e quasi 200
torturate a morte e migliaia sono scomparse. Questo il bilancio, destinato a salire, della repressione violenta che Pechino ha intrapreso contro il movimento spirituale del Falun Gong e denunciato per la prima volta in una conferenza stampa dal portavoce mondiale del movimento, Zhang Erping, in visita in Italia. Ospitato dal Partito Radicale Transnazionale e da Nessuno tocchi Caino, Zhang ha lanciato un appello alla comunita' internazionale affinche' presti sempre piu' attenzione alla repressione del Falun Gong: ''Auspichiamo in una Cina democratica dove si possa esprimere liberamente il proprio credo''. Il Falun Gong è stato dichiarato fuorilegge da Pechino nel lulgio del 1999 e tutti i libri scritti al riguardo sono stati bruciati, video e audio cassette sono state distrutte ed è impedito l'ingresso nei siti del Falun Gong e di quei giornali che hanno denunciato la pressione del governo. ''Sono tra i 70 ed i cento milioni i praticanti del Falun Gong
in Cina: contadini, studenti, militari e membri del Partito comunista cinese -ha detto Zhang che vive negli Stati Uniti dal 1984 - el'autorità cinese si sente minacciata dal crescente numero di praticanti, teme che possano in qualche modo sgretolare l'attuale struttura e forza del partito''. Il Falun Gong non è un movimento
politico, ha tenuto a sottolineare Zhang, spiegando che e' una tradizione culturale antica cinese la quale fa riferimento ai principi del buddismo e del Qigong, e che ha tre basi fondamentali: Verità, Compassione e Tolleranza e si esprime attraverso cinque esercizi con movimenti lenti e semplici. Quando nel 1992 il maestro Li Hongzhi, ora esiliato negli Stati Uniti, rese pubblico il Falun Gong, il governo cinese era favorevole a questa pratica tanto che il libero del maestro venne pubblicato dal ministero della
Comunicazione.

Alla conferenza ha partecipato anche Alfredo Fava, imprenditore tessile che viaggia anche in Cina e praticante italiano del Falun Gong. Visibilmente commosso Fava ha voluto lanciare subito un appello a tutti gli italiani: ''Posso testimoniare i benefici effetti che ho sperimentato su di me nonchè la persecuzione che subiscono i praticanti dal Falun Gong in Cina: vi chiedo dal profondo del cuore -ha detto con gli occhi gonfi di lacrime - di prestare più attenzione e di dare più solidarietà ad un popolo che sta soffrendo pene indicibili. In nome dei principi: verità, compassione e tolleranza molti cinesi hanno rinunciato a tutto, anche alla loro vita: impedite che il silenzio copra quanto sta accadendo in Cina''.''Posso testimoniare, avendo fatto e facendo avanti ed indietro dalla Cina -ha raccontato Fava- che è stata messa in atto una campagna di falsità con il contributo dei servizi segreti cinesi, e di tutti gli organi del governo e della stampa. Dal '99 il Falun Gong sta subendo una durissima ed immotivata persecuzione -ha continuato Fava - e non è vero che si tratta di una setta satanica e che i praticanti siano dei fanatici: è gente mite e serena che non ha mai
risposto e non rispondera' alla violenza della repressione con altra violenza''. Zhang ha detto che in Italia si è parlato spesso del Falun Gong ma senza approfondirlo. ''Certamente c'è una mia corresponsabilita' in tutto questo perchè non sono stato in grado di trasmettere la bontà di questo insegnamento - ha detto Fava - eppure la persecuzione contro il Falun Gong è la più documentata di tutta la storia e la stampa straniera da tempo denuncia la sua persecuzione come anche le organizzazioni come Amnesty International e Human Right Watch''.

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