Italia: La lettera al diretto de "La Stampa" da parte dell'Associazione Italiana Falun Dafa

Facebook Logo LinkedIn Logo Twitter Logo Email Logo Pinterest Logo

Al direttore de “La Stampa”

Oggetto: Diffamazione a mezzo stampa
30 Agosto 2005, Pag 8, Il terrorismo fa paura anche ai cinesi, firma Francesco Sisci.

Biella 31 Agosto 2005

Egregio direttore

Non è la prima volta che le scrivo per lamentare l’uscita sul suo giornale di articoli offensivi nei confronti del Falun Gong, che mi onoro di rappresentare in Italia.

Il signor Sisci che prima si firmava con lo pseudonimo Luoyan Shen, ha sempre ricevuto ospitalità sul suo giornale per diffamare il Falun Gong. Noi non chiediamo a nessuno di credere nei nostri principi: Verità, Compassione e Tolleranza, però pensavamo che, dopo sei anni di persecuzione senza mai abbandonarci alla violenza, nessuno potesse fare ciò che il sig. Sisci ha fatto sul suo giornale: chiamarci terroristi.

Ha mai avuto notizia di violenze commesse dai praticanti di Falun Gong negli oltre sessanta paesi in tutto il mondo, dove siamo presenti, che non sia la Cina? Lei non si è mai chiesto perché il sig. Francesco Sisci scrive articoli come questo? Non ha mai ritenuto di informarsi meglio sulla natura dei praticanti del Falun Gong? Un direttore non ha l’obbligo di vigilare su quanto scrivono i suoi collaboratori? Ha mai avuto notizia di rapporti di fonte ONU, Human Right Watch, Amnesty International, Freedom House ecc.? Non ha mai letto i reportage da Pekino del Wall Street Journal, del Washington Post e altri autorevoli giornali sulla cosiddetta autoimmolazione di Piazza Tian An Men, la più sconcertante montatura del regime di Pekino? Ha mai visionato il filmato girato dai servizi segreti cinesi e da noi rallentato? Ha mai letto i “Nove commentari” pubblicati da The Epoch Times, sui crimini del Partito Comunista Cinese (PCC). Ha mai saputo delle testimonianze rese dai tre diplomatici che si sono dissociati, chiedendo asilo politico Australia e Canada?

Il regime perseguita il Falun Gong in diversi modi, uno di questi è la disinformazione, all’interno della Cina tramite i media di proprietà del regime e all’estero con articoli come quello pubblicato sul suo giornale.

Jiang Zeming aveva impartito i seguenti ordini ai funzionari dell’ufficio 6-10- la Gestapo cinese che si ccupa della persecuzione al Falun Gong:
1) Rovinare la loro reputazione
2) Rovinarli economicamente
3) Distruggerli fisicamente

Le garantisco che le torture e le violenze che persone inermi, vecchi, donne e purtroppo anche bambini devono sopportare sono una vergogna che la società delle Nazioni ha sulla coscienza. Ma le infamie commesse a mezzo stampa non sono meno gravi; non basta essere torturati dagli aguzzini cinesi, bisogna subire anche l’infamante accusa di terrorismo, da parte dei giornali”liberi”.

La prego signor direttore di pubblicare con lo stesso risalto la mia lettera, per ristabilire un minimo di verità. Lo deve a noi parte offesa e ai suoi lettori, che sono stati defraudati del loro diritto ad una corretta informazione. Qualora ciò non avvenga, sappia che non esiterò a tutelare il buon nome della Falun Dafa citandola in giudizio.

Cordialmente
Alfredo Fava
A nome di tutti i praticanti

Nota dell'Editore: invitiamo tutte le persone ad aiutarci a chiarire i fatti sulla Falun Dafa, scrivendo a "La stampa" di Torino. Grazie sinceramente.

Direttore
[email protected]

vice direttori
[email protected]
[email protected]
roberto.bellato@lastampa

Tel: 011-6568111, 011-56381. 011-6665211

* * *

Facebook Logo LinkedIn Logo Twitter Logo Email Logo Pinterest Logo

Potete stampare e diffondere gli articoli ed i contenuti pubblicati su Clearharmony, ma per favore citate la fonte.