Il governo cinese non ha mai ufficialmente "Messo al Bando" il Falun Gong (parte 2)

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Questo articolo fu pubblicato per la prima volta il 19 Luglio 2010

(Minghui.org)Dopo il 20 Luglio1999, i media e i lavoratori al di fuori della Cina hanno spesso usato le parole: "il governo cinese vieta il Falun Gong dal Luglio del 1999". È mia convinzione che il Partito Comunista Cinese (PCC) non ha mai avuto le basi legali negli undici anni di persecuzione del Falun Gong, perché il governo cinese non ha mai ufficialmente bandito il Falun Gong. Non voglio approfondire il tema della legittimità dell'attuale governo cinese sin dal 1949, per ora, anche secondo le leggi stesse del governo cinese, la persecuzione da parte del PCC e la banda di Jiang è illegale.

La prima confusione che fa la gente è quella di vedere il "PCC" e il "Governo cinese" come esseri intercambiabili, mescolando il capo del PCC con il paese, la Cina, o con il Governo cinese come entità. La seconda questione è che il PCC usa volutamente questo termine nella propaganda per confondere l'opinione pubblica. La terza questione è la loro mancanza di comprensione di ciò che significhi vietare qualcosa in senso giuridico.
(Continua dall’articolo precedente http://it.clearharmony.net/articles/201008/11204.html>parte 1 )

II. La propaganda e calunnia del PCC

A partire dalla mattina del 20 Luglio 1999, il Ministero della Pubblica Sicurezza effettuò degli arresti di massa di praticanti del Falun Gong nelle principali città di tutta la Cina. Arrestarono i membri fondatori della Società di Ricerca del Falun Gong, così come migliaia di assistenti volontari. Il 21 e 22 Luglio, in tutta la Cina i praticanti del Falun Gong si recarono agli uffici locali del PCC, per chiedere di porre fine alla persecuzione, ma furono violentemente puniti della polizia, detenuti illegalmente e sottoposti a interrogatori. Si stima che oltre 300.000 praticanti siano stati arrestati durante quei pochi giorni.

A. Ci sono parecchie cose che è necessario sottolineare. In primo luogo, gli arresti di massa iniziati il 20 Luglio 1999, sono stati effettuati senza alcuna base giuridica e sono quindi da considerarsi illegali. L'appello fatto dai praticanti del Falun Gong il 25 Aprile dello stesso anno, era completamente in conformità alle leggi e ai regolamenti cinesi. Hanno seguito il processo d'appello senza disturbare le operazioni del governo e senza causare danni ai beni pubblici - le loro azioni sono state completamente conformi alla legge. Elenco qui di seguito alcuni stralci a supporto.

- L'articolo 41 della Costituzione della Repubblica popolare cinese recita, "i cittadini della Repubblica popolare cinese hanno il diritto di criticare e dare suggerimenti in merito a qualsiasi organo dello Stato o funzionario. I cittadini hanno il diritto di promuovere reclami ai relativi organi statali, o di denunciare qualsiasi organo dello Stato o qualsiasi funzionario, per violazione della legge o inosservanza dei doveri, fabbricazione o distorsione dei fatti a fini di diffamazione o per false accuse che sono vietate. L'organo statale interessato deve fare i conti con le lamentele, le accuse o le esposizioni fatte dai cittadini in maniera responsabile dopo aver accertato i fatti. Nessuno può sopprimere tali denunce, o applicare ritorsioni contro i cittadini. I cittadini che hanno subito perdite a causa della violazione dei loro diritti civili da qualunque organo dello Stato o funzionario hanno il diritto al risarcimento in conformità con la legge ".

- L'articolo 7 del Regolamento degli impiegati governativi cinesi recita: "i dipendenti pubblici hanno il diritto di fornire critiche e suggerimenti riguardanti il lavoro delle autorità nazionali di organi amministrativi e dei suoi leader".

- L'articolo 8 del Regolamento ai reclami del governo afferma che i reclami "possono formulare critiche, suggerimenti e richieste agli organi di governo amministrativo e ai suoi dipendenti" e "accuse contro le attività che violano i propri diritti e interessi legali".

- L'articolo 27 del Regolamento ai reclami del governo recita,"gli organi di amministrazione ad ogni livello e i loro dipendenti, nel trattamento degli appelli, dovrebbe scrupolosamente adempiere ai loro doveri, gestire imparzialmente questi affari, indagare a fondo i fatti, avere una netta separazione delle funzioni, rimuovere gli ostacoli e gestire questi affari in modo tempestivo, appropriato e corretto. Essi non possono spostare la responsabilità verso gli altri, oppure affrontare le questioni in ritardo."

- L'articolo 10 del Regolamento ai reclami del governo recita, "tali richieste devono essere portate dal soggetto del ricorso all'organo amministrativo che è rilevante per l'argomento, o all'organo di livello superiore".

Subito dopo l'incidente del 23 Aprile, dove la polizia di Tianjin aggredì e arrestò violentemente i praticanti del Falun Gong, i praticanti fecero un pacifico appello il 24 Aprile. Quel giorno, l’ufficio reclami di Tianjin non affrontò il problema in maniera tempestiva, lo fece invece con tattiche dilatorie e cercando di spostare le responsabilità. Inoltre, il dipartimento di polizia di Tianjin arrestò circa 40 praticanti. Date tali circostanze, i praticanti del Falun Gong si recarono in un organo amministrativo di livello superiore al governo di Tianjin, che è il governo centrale, e presentarono lì il loro appello. Ciò è in conformità con le norme che disciplinano il processo d'appello.

B. Oltre ad essere in conformità con la legge cinese, l'appello dei praticanti del Falun Gong ha inoltre rispettato la normativa del PCC.
- L'articolo4 della Costituzione del Partito Comunista della Cina recita "i membri del Partito godono dei seguenti diritti:.... fare suggerimenti e proposte riguardanti il lavoro del partito"
- "Norme riguardanti la vita politica all'interno del Partito" richiedono che i membri comunisti rispettino i fatti in qualsiasi momento e ovunque, sia per quanto riguarda se stessi o altri. Essi sono tenuti a riflettere la situazione reale del Partito in ogni momento.

La realtà è che da quando lo spettro del comunismo ha intrapreso la sua strada verso la Cina ed ha stabilito il suo potere, non ha mai seguito la regola del diritto o della morale, del rispetto e della giustizia. Per qualunque cosa tema, come gli obiettivi delle persecuzioni, il PCC pubblica abitualmente crimini sensazionali e prosegue rapidamente con una sanguinosa persecuzione. Questo è esattamente ciò che ha fatto ai praticanti del Falun Gong. La legge è semplicemente un pretesto che il PCC usa per nascondere i suoi crimini alla luce del giorno. La premessa per l'instaurazione della legge è quella di sostenere l'equità, la giustizia e i valori in maniera retta, questo al fine di evitare l'erosione dell’ordine sociale e umano e il scivolamento verso il basso della moralità. Una buona legge è quella che è in linea coni concetti di equità, di giustizia ed è retta, mentre una legge che va contro questi principi e si riduce ad essere uno strumento nelle mani del male è una legge cattiva. Infatti il PCC ha stabilito molte leggi malvagie. Vale la pena notare che non si fa riferimento alle leggi cinesi, alla Costituzione cinese, e alla Costituzione del Partito Comunista Cinese per affermare il PCC, ma piuttosto ricordiamo al lettore questo semplice fatto: il PCC non ha mai rispettato lo Stato di diritto e le malvagie leggi che ha fatto. Non ha mai misurato nulla con la morale e con la razionalità e non ha mai cercato l'equità o la giustizia di fronte alla legge. Nel prossimo futuro, quando il PCC affronterà il giudizio finale, non avrà scuse per il suo comportamento.

Quando il PCC pubblicò i documenti nel periodo immediatamente precedente agli arresti di massa dei praticanti, il suo unico scopo era quello di diffamare il Falun Gong e creare un ambiente in cui svolgere le sue atroci azioni. In realtà, il leader del PCC, Jiang Zemin, aveva dichiarato nel mese di Aprile che la sua intenzione era di"eliminare il Falun Gong"nel giro di tre mesi.

C. Guardando i tre principali documenti pubblicati dal PCC nei primi giorni della persecuzione, ognuno aveva dei buchi nella sua logica. Il "preavviso da parte del Comitato centrale del Partito Comunista Cinese di proibire ai membri del Partito Comunista di praticare il Falun Gong" era un documento interno del PCC, e non poteva essere utilizzato per impostare la politica amministrativa generale. La decisione del Ministero degli Affari civili "di vietare la società di ricerca del Falun Gong " aveva solo rilevanza nella giurisdizione in materia, e la sua affermazione era chela Società di Ricerca del Falun Gong non si fosse registrata in conformità alla normativa. Anche se ciò fosse vero, secondo le norme che disciplinano la registrazione dei gruppi sociali, non essere registrato non costituisce un gruppo illegale. Il Ministero degli Affari civili non ha le competenze per vietare un determinato gruppo, ne tanto meno può vietare l'esistenza di 100 milioni di praticanti del Falun Gong e le loro azioni. Il "preavviso dei sei divieti del Ministero della Pubblica Sicurezza", fu illegalmente esteso nell'ambito del Ministero degli Affari Civili, decisione priva di fondamento. Questi due ministeri non hanno alcun potere legislativo. Così,entrambi i documenti hanno ampiamente superatola loro giurisdizione. Inoltre,entrambi i documenti erano indiretta violazione dell'articolo 36 e dell'articolo 5 della Costituzione cinese:

- Articolo 36: "I cittadini della Repubblica popolare cinese godono della libertà di credenza religiosa. Nè un organizzazione pubblica nè un singolo individuo può costringere i cittadini a credere o non credere in qualsiasi religione, ne possono discriminare i cittadini che credono o non credono in qualsiasi religione. Lo Stato protegge le normali attività religiose. Nessuno può far uso della religione per impegnarsi in attività che disturbano l'ordine pubblico, che mettono in pericolo la salute dei cittadini o che interferiscono col sistema educativo dello Stato. Enti religiosi e affari religiosi non sono soggetti ad alcuna dominazione straniera".

- Articolo 5: "La Repubblica Popolare in Cina governa il paese in conformità con la legge e con la costruzione di un paese socialista del diritto. Lo stato sostiene l'uniformità e la dignità del sistema legale. Nessuna legge o norma amministrativa, o regolamenti locali possono essere in contrasto con la Costituzione. Tutti gli organi statali, le forze armate, tutti i partiti politici, le organizzazioni pubbliche e tutte le imprese e le istituzioni, devono rispettare la Costituzione e la legge. Tutti gli atti in violazione della Costituzione e della legge devono essere indagati. Nessuna organizzazione o individuo ha il privilegio di essere al di là della Costituzione o della legge."

D. Le osservazioni fatte da Jiang Zemin il 25 Ottobre 1999, al quotidiano francese Le Figaro e al suo editoriale pubblicato sul numero del 27 Ottobre del Quotidiano del Popolo, non stabiliscono la legge cinese. Tuttavia, un lettore informato può dedurre che Jiang, in questo caso, ha fatto riferimento a un diritto legittimo.

E. Il 30 Ottobre 1999, il Comitato del Congresso del popolo cinese permanente ha rettificato una "decisione di vietare, salvaguardare e punire le attività di culto". Tuttavia ciò è in contraddizione con l’articolo 36 della Costituzione. Inoltre, il documento non menziona il Falun Gong. Forse gli estensori del documento hanno ancora dubbi su una decisione del genere nel contesto della coscienza e del diritto celeste.

F. Altri documenti come "spiegazioni della Corte Suprema e la Procura Suprema del Popolo in merito all'applicazione della legge nella gestione dei casi il coinvolgimento delle organizzazioni di culto" Parte 1 e Parte 2 sono ugualmente valide e vanno oltre la loro giurisdizione. L'articolo 42 della legge cinese afferma che chiarimenti riguardanti l'esecuzione appropriata di una data legge possono essere fatti solo dal comitato permanente del Congresso Nazionale del Popolo. La Corte Suprema e la Procura Suprema del Popolo non ha la competenza di interpretare la legge come ha fatto, ed inoltre nel processo ha violato l'articolo 36 della Costituzione. Da notare in fine che nessuno di questi documenti menziona il Falun Gong.

G. I suddetti documenti anti-sette sono comunemente usati contro il Falun Gong in Cina.Tuttavia, nel 2005, un documento rilasciato dal ministero della Sicurezza pubblica ha identificato 14 religioni come sette. Questo documento è andato oltre la competenza del ministero e ha anche violato l'art 36. Visto tutto ciò, le 14 religioni a cui si fa riferimento nel documento ancora non comprendono il Falun Gong.
L'articolo 300 del codice penale cinese è il modo più comunemente utilizzato per accusare i praticanti del Falun Gong di un crimine. L'articolo 300 stabilisce quali sono "le organizzazioni di culto che interrompono l'attuazione della legge" commettendo un crimine che, al di là della contraddizione con l'articolo 36 della Costituzione, non possono essere legittimamente applicate al Falun Gong, anche utilizzando una sola delle leggi, regolamenti o codici del PCC. In pratica gli organi di governo che hanno cercato di accusare i praticanti del Falun Gong su ordine dell' "Ufficio 610" non hanno mai potuto legittimamente accusarli di un crimine vero e proprio. Anche secondo le leggi proprie del Partito Comunista Cinese, la persecuzione del Falun Gong è illegale.

(Continua)

Versione inglese disponibile

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