Firenze: La Regione Toscana ha ospitato una conferenza sulla persecuzione del Falun Gong in Cina.

É stata depositata in Consiglio una mozione che ne chiede la fine della persecuzione
 
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Mercoledì 23 maggio il Consiglio Regionale della Toscana ha ospitato una conferenza nella quale i praticanti del Falun Gong hanno descritto, attraverso i propri interventi, la storia della Falun Dafa, la persecuzione da parte del regime cinese e l'attuale lotta di potere all'interno del PCC che delinea una prossima punizione per i responsabili delle atrocità commesse contro i praticanti in Cina.

Un consigliere ha introdotto l'evento e presentato i quattro oratori, inoltre ha dichiarando di aver depositato il testo per una mozione (scarica il testo completo) al Consiglio Regionale che esprime “solidarietà ai perseguitati in Cina” e che impegna la Giunta Regionale a “condannare la persecuzione nei confronti del movimento del Falun Gong e contro tutte le minoranze etniche e religiose, attivandosi presso le sedi del Governo della Repubblica Popolare Cinese per l'immediata cessazione delle persecuzioni, intimidazioni, detenzioni e torture”. Il testo della mozione rimane in attesa di votazione.

Hanno fatto il loro intervento, durato circa 60 minuti, un rappresentante dell'Associazione Italiana Falun Dafa, una praticante che ha subito tortura in Cina, perchè praticante del Falun Gong, un membro del giornale internazionale The Epoch Times ed una portavoce di Amnesty International.

Ciò che è emerso è che il Falun Gong è stata la questione centrale degli ultimi 20 anni della Cina e lo sarà nel futuro.

Il primo praticante ha iniziato raccontando la bontà della pratica della Falun Dafa e degli enormi benefici che ha postato a 100 milioni di praticanti in Cina e in tutto il mondo. “È stata una forza del bene in Cina”, ha detto il primo praticante, descrivendo con esempi concreti gli effetti ammirevoli che l'elevazione del carattere morale delle persone che iniziavano a praticare portava alla società cinese.

Il primo praticante ha affermato che la Falun Dafa è una disciplina della scuola buddista che prevede una parte pratica, con dolci e delicati movimenti fisici, e una parte d'insegnamento, basata sui principi di Verità, Compassione e Tolleranza.

Come può essere perseguitata una pratica tanto meravigliosa? Il primo praticante lo ha spiegato, raccontando come il regime cinese avesse dimostrato ostilità già prima del 1999, infiltrando agenti segreti nel movimento del Falun Gong e diffamando i praticanti pubblicamente. Ha poi parlato del ruolo unico di Jiang Zemin e della sua gelosia esasperata nel lanciare la brutale persecuzione il 20 luglio del 1999 e del ruolo dell'Ufficio 610, una “gestapo nazista”, nel coordinare e mettere in atto la brutale repressione.

Il primo praticante ha poi parlato della resistenza pacifica del Falun Gong che “non ha ceduto. Il PCC, nonostante tutte le risorse economiche, umane e organizzative messe in campo, dopo oltre 10 anni di repressione brutale non ha vinto, e non può vincere. È per questo che il Falun Gong è importante: è la speranza per il futuro”, ha concluso il praticante.

Il secondo intervento, a nome di Epoch Times Italia, ha cercato di ripercorrere i momenti più significativi nella persecuzione. La brutalità con cui sono stati messi in campo i tre ordini di Jiang nei confronti dei praticanti: diffamarli pubblicamente, rovinarli economicamente e distruggerli fisicamente. L'atrocità delle torture e dell'espianto di organi sui corpi vivi dei praticanti.

Ha approfondito quanto fosse drammatica per i praticanti la situazione in Cina dopo che il regime aveva organizzato la farsa dell'auto-immolazione in Piazza Tiananmen nel 2001, per istigare l'odio della popolazione contro il Falun Gong. Inoltre ha descritto il risveglio collettivo che portò la pubblicazione dei Nove Commentari sul Partito Comunista da parte di Epoch Times nel novembre del 2004, dalla cui lettura i cinesi hanno iniziato a dimettersi volontariamente dal Partito e dalle sue organizzazioni affiliate.

La centralità della questione del Falun Gong per il prossimo futuro della Cina è stata delineata accuratamente, grazie al materiale pubblicato in un'edizione speciale di Epoch Times in Italia, che aggiorna quotidianamente sugli eventi in corso nella lotta di potere che imperversa da alcuni mesi tra i membri del PCC e che ha portato alla caduta di tre personaggi, pesantemente coinvolti nella persecuzione del Falun Gong: Bo Xilai, Wang Lijun e Zhou Yongkang.

Il secondo intervento si è concluso incentivando le istituzioni a posizionarsi correttamente di fronte a un tale genocidio, attraverso dichiarazioni pubbliche e testi politici che condannano la persecuzione del Falun Gong.

La terza praticante, di origine cinesi, ha testimoniato direttamente in merito alla persecuzione subita in Cina da lei e dalla sua famiglia. Ha raccontato, destando lo sdegno dei presenti, la propria esperienza riguardo alle torture subite, tra cui l'alimentazione forzata.

“Attraverso il tubo hanno versato un liquido di cui non posso definire la composizione. Tutta l’operazione è avvenuta mentre mi trovavo legata ad un letto metallico con mani e piedi ammanettati e quattro persone che mi tenevano ferma”, ha raccontato la praticante.

Una volta di più, dal suo racconto, è emersa la natura malvagia del PCC. “In custodia della polizia, sia il capo che i poliziotti mi dissero: Sig.ra Z., so che siete persone buone. Risposi loro: perché allora arrestate e rinchiudete le brave persone? La loro riposta fu: sai com’è il partito comunista cinese, se non ti avessi arrestata, avrei perso il lavoro”; ha continuato raccontando che il regime cinese obbliga le persone ad andare contro la propria stessa coscienza.

Al termine degli interventi, le domande dal pubblico hanno permesso di spiegare meglio la ragione della persecuzione. Il PCC è in antitesi alla Falun Dafa. La filosofia di lotta del PCC, che ha portato a 80 milioni di morti non naturali in 60 anni, è l'esatto contrario dei principi della Falun Dafa che si basano su Verità, Compassione e Tolleranza. É risultato chiaro ai presenti che si tratta di una battaglia epocale tra bene e male.

L'evento si è concluso con la proiezione del “20 Luglio”, il quarto episodio del documentario prodotto da NTD Television “Un decennio di coraggio: la storia del Falun Gong”.

La conferenza è stata mandata in streaming all'interno della Regione Toscana e Radio Radicale ha pubblicato l'audio dell'evento in differita.

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