Risposta di David Kilgour e David Matas alla dichiarazione del governo cinese sul loro rapporto

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7 luglio, 2006
Il governo cinese ha rilasciato una dichiarazione in risposta al nostro rapporto intitolato “Rapporto sulle Affermazioni di Espianti di Organi da Praticanti del Falun Gong in Cina” datato 6 luglio 2006. La dichiarazione può essere trovata all’indirizzo .

Queste sono le nostre reazioni a questa dichiarazione:

1. La dichiarazione del governo della Cina è stata rilasciata lo stesso giorno del nostro rapporto. La dichiarazione del governo cinese liquida il nostro rapporto. Consideriamo questa reazione insignificante. Questo significa che il governo cinese non si è impegnato in alcuna indagine al fine di determinare se ciò che è contenuto nel nostro rapporto è vero oppure no.

2. La dichiarazione del governo cinese inizia con questa frase
“Al fine di togliersi d’impaccio dopo che la bugia del “Campo di Concentramento di Sujiatun è stata rivelata, il Falun Gong ha cambiato…”

Questa frase non è corretta da più punti di vista. Prima di tutto suggerisce che il nostro rapporto sarebbe un rapporto del Falun Gong. Invece non lo è. Noi non siamo praticanti del Falun Gong. Abbiamo redatto questo rapporto volontariamente e non siamo stati pagati per esso né dal Falun Gong né da altri. Il nostro rapporto rappresenta i nostri stessi giudizi. Non abbiamo agito seguendo le istruzioni del Falun Gong o di alcun altro.

3. Le affermazioni sul Campo si Concentramento di Sujiatun a cui la dichiarazione cinese si riferisce hanno avuto origine dalla ex moglie di un chirurgo dell’Ospedale di Sujiatun. Questa persona non è una praticante del Falun Gong. Questa persona non ha mai cambiato o variato la sua storia. David Kilgour la ha intervistata. Un estratto dell’intervista può essere trovato nell’Appendice 13 del nostro rapporto.

4. È nostra opinione, come affermato nel rapporto, che questa donna non stia mentendo. Abbiamo concluso che è credibile.

5. Nel nostro rapporto non ci siamo basati sono su questa testimone per giungere alle nostre conclusioni. Nel nostro rapporto, questo è ciò che diciamo sulla testimonianza di questa testimone:
"La testimonianza della moglie del chirurgo presumibilmente complice negli espianti di organi da praticanti del Falun Gong ci è sembrata credibile, in parte anche perché estremamente dettagliata. Tuttavia, quei dettagli ci hanno anche posto un problema, perché fornivano una grande quantità di informazioni che era impossibile confermare in modo indipendente. Eravamo riluttante a basare ciò che avevamo scoporto su una sola fonte. Così alla fine ci siamo basati su questa testimonianza solo per le parti in cui poteva essere confermata da altre prove.”
Il nostro rapporto non è uno stratagemma: da ciò che questa testimone ha detto, siamo poi andati oltre allargando il nostro quadro ben oltre il solo Ospedale di Sujiatun.

6. La dichiarazione cinese dice:
" È ovvio che il loro proposito è quello di rovinare l’immagine della Cina" Replichiamo che non desideriamo macchiare l’immagine della Cina. Le nostre uniche preoccupazioni sono la verità e i diritti umani.

7. La dichiarazione cinese dice poi:
"La Cina ha tenuto fede in modo consistente ai principi guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità approvati nel 1991, proibendo la vendita di organi umani e stabilendo che il consenso scritto del donatore deve essere richiesto preventivamente e che il donatore può rifiutare la donazione fino all’ultimo momento.”

Questa dichiarazione è smentita dai fatti. Il sito del China International Transplantation Network Assistance Centre fino al mese di aprile di quest’anno proponeva una lista dei prezzi dei trapianti. Questo listino prezzi è stato rimosso da internet nel mese di aprile, ma è tuttora archiviato. Per visitare il sito: .
Per vedere gli archivi:
http://archive.edoors.com/render.php?un=httP°/o3A %2F%2Fen.zoulInoltre molte persone possono testimoniare di avere pagato per un trapianto di organi in Cina.

8. La dichiarazione secondo la quale la Cina avrebbe messo in pratica il principio della necessità del consenso preventivo del donatore è anch’essa smentita dai fatti. Human Rights Watch ha riferito che il consenso è richiesto ai detenuti giustiziati solo in una piccola minoranza dei casi. L’organizzazione scrive poi che anche in questi pochi casi “le condizioni violente della detenzione in Cina, dal momento in cui una persona è accusata per la prima volta di un crimine capitale fino al momento dell’esecuzione, sono tali da rendere assolutamente assurda la nozione di ‘consenso libero e volontario’.”
Organ Procurement and Judicia/ Execution in China, August 1994

9. La dichiarazione cinese prosegue dicendo:
"La Cina ha emanato un regolamento per i trapianti di organi umani, che vieta esplicitamente la vendita degli organi e introduce una serie di criteri per i trapianti d’organo al fine di garantire la sicurezza medica e la salute del paziente. Il regolamento richiede ad una struttura medica…che sia qualificata per praticare i trapianti di registrarsi al dipartimento provinciale della sanità. Se il governo scopre che qualche struttura che si è registrata viola il regolamento, cancellerà la registrazione e punirà le persone responsabili.”

Ammettiamo che è così, e lo scriviamo anche nel nostro Rapporto. Abbiamo anche notato che questo regolamento è entrato in vigore pochi giorni fa, il primo di luglio. Non è quindi una risposta a ciò che abbiamo scoperto riguardo ai fatti che risalgono a prima di quella data. In più, in Cina c’è un abisso tra l’emanazione di una legge e la sua osservanza.

10. Il governo della Cina poi scrive:
"E’ chiaro che le voci messe in giro dal Falun Gong hanno ulteriori motivazioni politiche."
Nessuna delle nostre conclusioni è basata su voci. Piuttosto ciascuna è fandata e verificabile in modo indipendente.

11. La dichiarazione cinese dice:
''Perciò, il cosiddetto ‘rapporto d’indagine indipendente’ redatto da qualche canadese sulla base si voci e false accuse è infondato e prevenuto. Crediamo fermamente che le bugie sono sempre deboli, e non diventeranno mai verità neppure se ripetute per 1000 volte. Speriamo che il popolo canadese non sarà ingannato dalle finzioni del Falun Gong, e che sempre più persone diverranno consapevoli che il Falun Gong è un culto malvagio.”

Questa conclusione è un attacco sia a noi che al Falun Gong. Il Rapporto deve essere giudicato per i suoi contenuti. Attaccare gli autori non è una risposta appropriata.

In secondo luogo, chiamare il Falun Gong un culto malvagio è un chiaro esempio della diffamazione con cui si è ricoperto il Falun Gong. È un genere di calunnia che, in Cina, depersonalizza e deumanizza il Falun Gong, rendendo possibile la violazione dei loro diritti umani di base.

Chiamare un gruppo di civili innocenti un “culto malvagio” è una forma di incitamento all’odio che non è accettabile in Canada. Impegnarsi in questo genere di incitamento è un abuso della presenza diplomatica della Cina in Canada.

Per maggiori informazioni contattare: David Kilgour: (613) 747-7854; David Matas: (204) 944-1831

Versione inglese: http://come4u.info/investigation/KilgourMatasReply.pdf
Il Rapporto completo è disponibile su: http://investigation.redirectme.net

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