Italia – Attenzione agli Espianti di Organi a Praticanti del Falun Gong al Congresso Internazionale di Legge e Salute Mentale a Padova

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Quest’anno il IALMH (Intenational Academy of Law and Mental Health) ha scelto Padova come sede del 30^ appuntamento del Congresso Internazionale di Legge e Salute Mentale, che ha avuto luogo dal 25 al 30 giugno 2007. Il IALMH riunisce ogni anno la comunità accademica internazionale, i ricercatori e i professionisti del campo della salute mentale, delle scienze sociali e della medicina nella convinzione che “le questioni che sorgono dall’interazione tra legge e salute mentale possono essere affrontate nel modo migliore con approcci interdisciplinari e transnazionali,” come affermato nel sito dell’Accademia.

È stato invitato a tenere una relazione anche l’avvocato dei diritti umani David Matas, autore insieme a David Kilgour, ex segretario di Stato canadese, di un rapporto indipendente sugli espianti di organi da praticanti del Falun Gong in Cina. Il suo intervento era previsto per il 25 giugno e i praticanti italiani del Falun Gong hanno colto questa occasione per essere presenti e chiedere ai partecipanti al congresso il loro impegno per fermare i crimini contro l’umanità commessi dal Partito Comunista cinese contro i praticanti del Falun Gong.

L’organizzazione del congresso si è dimostrata molto disponibile ad accogliere i praticanti, che hanno avuto la possibilità di posizionarsi all’ingresso dell’edificio che ospitava il simposio per poter incontrare i partecipanti, provenienti da ogni parte del mondo. Questi hanno potuto leggere gli striscioni e hanno ricevuto del materiale informativo.

Molti di loro erano già informati degli espianti coatti di organi sottratti a praticanti ancora vivi e hanno dimostrato il loro supporto. Altri non conoscevano questi fatti ed erano scioccati. I praticanti li hanno invitati a riflettere sulla responsabilità che i medici in quanto tali hanno in questa questione, responsabilità verso i loro pazienti e la loro professione. Il mercato dei trapianti ha ormai una dimensione globale e quindi il mondo intero può in qualche modo essere complice dei crimini contro l’umanità compiuti in Cina. I pazienti che acquistano gli organi in Cina provengono da ogni parte del mondo: non sono essi complici di quegli omicidi? Non è importante avvertirli e informarli? Le scuole e gli istituti dove vengono formati i medici che si occuperanno di trapianti spesso ospitano studenti provenienti dalla Cina, fornendo loro le conoscenze che potranno essere usate per uccidere persone innocenti. La professione medica deve tutelare la propria etica e la propria missione. I praticanti hanno proposto queste riflessioni ai congressisti che si sono fermati per saperne di più e alcuni si sono dimostrati molto attenti e hanno affermato di voler prendere la questione molto sul serio.

Tra i partecipanti c’erano anche degli accademici cinesi. I praticanti hanno cercato di offrire loro del materiale, ma purtroppo non hanno voluto accettare.

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