Denunciata la morte in aprile di sette praticanti del Falun Gong – come il Partito Comunista Cinese si prepara per i giochi olimpici 2008

Facebook Logo LinkedIn Logo Twitter Logo Email Logo Pinterest Logo

Nell’aprile 2008, è stato riportato che sette praticanti del Falun Gong sono morti come diretta conseguenza della persecuzione. Tra di loro, due erano donne e tre erano sopra i cinquanta anni. Tutte le sette vittime sono decedute tra gennaio e aprile di quest’anno, cinque di loro sono morte nel mese di aprile. Il sito web Minghui/Clearwisdom ha affermato che tra le 34 morti confermate riportate tra gennaio ed aprile 2008, ventisei sono avvenute nel periodo tra gennaio e aprile.

Dei sette casi tre di essi hanno avuto luogo nella provincia del Liaoning mentre gli altri rispettivamente nella provincia di Heilongjiang, Hebei, Hubei e nella regione autonoma della Mongolia interna. Fino ad ora è stata confermata la morte di 3,150 praticanti come risultato della brutale persecuzione in Cina.

Questi casi indicano che con l’avvicinarsi alle Olimpiadi di Pechino e con gli arresti segreti ordinati dal Partito Comunista Cinese (PCC) con la scusa di “prepararsi alle Olimpiadi”, la persecuzione del Falun Gong sta diventando sempre di più feroce.

La questione degli arresti segreti ordinati dal PCC per attaccare duramente il Falun Gong con la scusa di “prepararsi alle Olimpiadi”

Secondo i rapporti dei media di oltremare, nel 2005, il vice ministro per la pubblica sicurezza Liu Jing ricevette l’ordine di “eliminare il Falun Gong” prima delle Olimpiadi e diede l’ordine all’intero corpo di polizia di applicarlo. Nel marzo 2007, l’ex ministro per la pubblica sicurezza Zhou Yongkang emanò un nuovo ordine, il quale chiedeva la ripresa della violenta persecuzione contro il Falun Gong. Subito dopo ebbero luogo arresti di massa di praticanti del Falun Gong in tutta la regione.

Il 19 febbraio 2008, il comitato centrale politico e giuridico del PCC diffusero un documento segreto dal titolo “Suggerimenti per garantire la sicurezza durante i giochi olimpici di Pechino”, il quale chiedeva hai destinatari di “prevenire rigorosamente e attaccare duramente” il Falun Gong da marzo a settembre 2008. Esso sollecitava “di monitorare e di colpire duramente” il Falun Gong.

Dalla fine del 2007 al 31 marzo 2008, le statistiche riportano almeno 1,878 casi di arresti distribuiti su nove province, città e regioni autonome.

Alla fine di aprile 2008, l’ex ministro di pubblica sicurezza Zhou Yongkang tenne una teleconferenza come segretario attuale del comitato politico e giuridico del PCC e furono tenuti una serie di successivi incontri in ogni provincia, chiamati “incontri di lavoro per la stabilità sociale durante le olimpiadi di Pechino”. L’incontro si focalizzava sull’attaccare “l’indipendenza tibetana”, “il Falun Gong”, “altre religioni”, “estremisti”, “ripetuti appelli”. Gli ordini richiedono di porre enfasi sulla gente che va nelle capitali di provincia o a Pechino per fare appello ( un diritto garantito dalla Costituzione cinese), interrogarli uno ad uno, “risolvere questi problemi” localmente, e monitorarli ed attaccarli. Fu richiesto di prendere ulteriori misure di sicurezza nei confronti dei praticanti del Falun Gong e nel controllare internet. Nessun incidente deve essere riportato da media secondo la linea del Partito e le autorità locali (solitamente il segretario del PCC – nota dell’autore) saranno punite se ciò non sarà attuato. La “modalità di attacco” decorre dal giorno dell’incontro, entrando completamente nello stato di “guerra” e le esercitazioni pratiche cominciarono per garantire nessun problema ai livelli provinciali e a quelli più elevati. A tutti i partecipanti all’incontro fu richiesto di mantenere stretto riserbo e di distruggere le registrazioni.

Dalla fine del 2007, il sito Minghui/Clearwisdom ha riportato un notevole numero di arresti di praticanti del Falun Gong direttamente nelle loro case, nei luoghi di lavoro e luoghi pubblici. Alcuni di loro sono detenuti o sono stati condannati al carcere, di alcuni si sono perse le tracce e alcuni sono stati torturati a morte. Un largo numero si trova rinchiuso nei campi di lavoro o in carceri dove subiscono tremendi abusi in seguito all’ordine di attaccare. I numero di morti e dei resi disabili sta aumentando rapidamente.

I fatti mostrano che il PCC non ha solo fallito nel mantenere la sua promessa di migliorare i diritti umani prima delle Olimpiadi, ma ha davvero aumentato le violazioni dei diritti umani. Nello stesso tempo, per paura di ricevere una retribuzione per il crimine di prelievo di organi dai praticanti del Falun Gong ancora vivi per profitto, le registrazioni sui trapianti di organi sono distrutte o falsificate dal personale ospedaliero. Il sito Minghui/Clearharmony riportò il 3 maggio 2008 (http://minghui.ca/mh/articles/2008/5/3/177431.html) la conversazione privata rivelata dai famigliari di un chirurgo che lavorava presso il Tongji Hospital della città di Wuhan, provincia di Hubei: vista la grande quantità di giornalisti, avvocati e altri professionisti in arrivo in Cina durante le Olimpiadi, il PCC ha richiesto ai dottori specializzati nei trapianti di organi di falsificare i certificati dei donatori, le volontà, le annotazioni dell’operazione e di distruggere tutte le registrazioni che possano rivelare il crimine di prelievo di organi da persone vive.

Alcuni casi di morte confermati nell’aprile 2008

1. Il signor Fan Dezhen morto a soli 33 anni

Il signor Fan Dezhen

Il signor Fan Dezhen, un paticante di 33 anni che viveva nella città di Huludao, provincia del Liaoning. Il signor Fan fu detenuto e picchiato violentemente molte volte. Nel 2001 andò a Pechino per fare appello in favore del Falun Gong e fu detenuto nel campo di lavoro forzato di Huludao per tre anni. Allo scopo di spingerlo a rinunciare alla sua fede, diverse guardie lo colpirono simultaneamente con bastoni elettrici, lo picchiarono crudelmente causandogli lesioni in tutto il suo corpo che divenne gonfio e la sua faccia deforme. Nell’ottobre 2002, il signor Fan intraprese uno sciopero della fame per protestare contro la persecuzione. Le guardie ordinarono agli altri detenuti di legargli i polsi ed incatenargli le caviglie al telaio metallico di un letto per tutto il giorno e di sottoporlo ad alimentazione forzata. Una volta, il tubo per l’alimentazione andò dentro ad un polmone e rischio di morire soffocato. Le guardie lo rilasciarono solo quando era sul punto di morire. Si ristabilì, ma dovette lasciare la sua abitazione e svolgere lavori irregolari per sopravvivere.

Il primo aprile 2004, il signor Fan fu seguito mentre stava andando nella casa di altri praticanti e fu arrestato dalla polizia mentre si trovava nella casa. Fu detenuto nel carcere di Huludao e fu ancora picchiato crudelmente, sottoposto ad alimentazione forzata e rilasciato quando la sua vita si trovava in pericolo.

Il 17 settembre 2005, il signor Fan stava lavorando al secondo piano del centro commerciale di Huludao, quando alcuni poliziotti in borghese lo arrestarono alle 14:00 e gli misero le manette. Fu portato nel campo di lavoro forzato di Huludao per scontare una seconda condanna, dove fu torturato molte volte ancora.

Il 25 febbraio 2008, Li Changhua (maschio) capo della County Domestic Security Division arrestò undici praticanti, incluso il signor Fan e sua moglie Yang Xiaoxue. Il signor Fan morì alle 7:00 del 20 aprile 2008 nel campo di lavoro forzato di Suizhong. Sua moglie ed un bimbo di nove mesi restarono in vita. I funzionari diedero notifica alla famiglia alle 16:00. I famigliari del signor Fan chiesero di poter vedere il corpo il mattino successivo, ma ricevettero un rifiuto. Se avessero voluto vedere il corpo sarebbero dovuti ritornare la sera stessa perché dovevano fare un’autopsia e cremare il corpo il giorno successivo. Se fossero andati il giorno dopo avrebbero visto solo le ceneri.

2. Il signor Zhao Shouzhu torturato a morte a solo un mese dall’arresto

Il signor Zhao Shouzhu, un paticante di 38 anni, viveva nel villaggio di Bei’an, comune di Yaobao, città di Xinmin, provincia del Liaoning. Nel settembre del 2000, fu preso con la forza e messo in stato di detenzione presso il campo di lavoro forzato di Longshan, dove subì il lavaggio del cervello e fu sottoposto a pestaggi. Nella metà di ottobre 2000, i praticanti che si erano rifiutati di accettare il lavaggio del cervello furono trasferiti nel campo di lavoro forzato di Masanjia. La guardia Su sorprese il signor Zhao mentre faceva gli esercizi del Falun Gong e la guardia Feng lo trascinò per le orecchie nella sala degli interrogatori. Tre costole del signor Zhao furono fratturate durante il conseguente pestaggio. La guardia disse al signor Zhao: “Non devi dire a nessuno che ti pestiamo.” Quando il signor Zhao ritornò nella sua cella, gli altri praticanti detenuti, che videro che aveva perso conoscenza urlarono: “Le guardie picchiano la gente!” Più tardi molte guardie arrivarono per controllare il signor Zhao e dissero che reclamava di essere stato ferito. Come risultato, non ricevette nessun trattamento medico, invece sette altri prigionieri lo trascinarono in un'altra stanza, lo picchiarono sul pavimento, lo forzarono a stare in piedi e poi lo picchiarono ancora. Gli bloccarono la testa a terra e ripresero a prenderlo a calci con le loro scarpe pesanti.

Subito dopo il suo rilascio, il signor Zhao dovette lasciare la sua casa per evitare di essere arrestato. Visse in modo itinerante su un triciclo con cabina. La sera del 31 marzo 2008, gli agenti della Domestic Security del dipartimento di polizia di Xinmin lo arrestarono mentre distribuiva volantini sul Falun Gong che esponevano la persecuzione. Fu detenuto presso la prigione di Xinmin. Iniziò uno sciopero della fame per protestare contro la persecuzione. I poliziotti chiamarono alcune persone provenienti dall’ospedale cittadino che brutalmente lo sottoposero ad alimentazione forzata usando droghe sconosciute. Le sue condizioni divennero critiche ed il 14 aprile 2008, fu rilasciato su cauzione e preso dalla sorella. Morì intorno al 20 aprile 2008.

3. Il signor Qirimailatu muore sotto custodia nella regione autonoma della Mongolia interna

Il signor Qirimailatu, era un praticante del Falun Gong di 72 anni che viveva a Huhhot, nella regione autonoma della mongolia interna. Era un esperto di costruzioni impiegato presso il Regional Civil Engineering Design Institute come ingegnere superiore. Il suo nome si trova sul libro “The World Minority Who's Who”. Iniziò a praticare la coltivazione del Falun Gong nel 1999 e ritornò in buona salute. Costantemente informava la gente circa la vera natura del Falun Gong dopo l’inizio della persecuzione, scrisse una lettera di appello alla giustizia in favore del Falun Gong e fu condannato a due anni di lavoro forzato, scontati nel campo di lavoro della contea di Wuyuan. Il signor Qirimalatu era il recluso più anziano nel campo e in molti casi sopportò torture fisiche e minacce. I prigionieri lo monitorarono 24 ore su 24. La sua condanna fu prolungata di tre mesi per aver mantenuto salda la sua fede in “Verità-Compassione-Tolleranza”. L’amministrazione del campo disse che il signor Qirimailatu “apertamente si opponeva al governo,” lo obbligò a pulire i bagni presso la prima guardia e partecipò ad un training di crudeli torture fisiche. Liu Zhengrong, un recluso tossicodipendente a cui era stato assegnato il compito di sorvegliarlo, picchiò il signor Qirimailatu e lo tormentò, gli portò via i suoi effetti personali e spesso gli impedì di mangiare. La guardia Zhao Naidong (maschio) incoraggiò Liu Zhengrong a picchiarlo.

All’inizio di maggio 2004, il signor Qirimailatu fu arrestato in un parco per la terza volta da agenti in borghese mentre distribuiva volantini che esponevano la persecuzione e spiegavano alla gente i fatti riguardanti il Falun Gong. I poliziotti saccheggiarono la sua abitazione, poi lo condannarono a tre anni di lavoro forzato, lo imprigionarono nuovamente nel campo di lavoro della contea di Wuyuan. All’inizio del 2005, le guardie Yang Furong, Wang Donglei e Liu Ming (tutti maschi) chiusero il signor Qirimailatu in isolamento per molti mesi. Dopo due anni trascorsi in prigionia fu rilasciato su consulto medico per via delle sue condizioni fisiche.

L’8 agosto 2007, la polizia arrestò il signor Qirimailatu per la terza volta mentre distribuiva volantini. Lo condannarono ancora a lavoro forzato, ma il campo si rifiutò di ammetterlo per via della sua età avanzata e per gli esami medici che non superò, così fu detenuto presso il carcere della mongolia interna. Intraprese uno sciopero della fame per protestare contro la persecuzione il 6 dicembre 2007. Morì dopo che l’amministrazione del campo lo portò di fretta all’ospedale del carcere il 5 gennaio 2008. Le informazione dicono che era magro come uno scheletro e non era in grado di parlare durante la sua detenzione.

4. Il signor Guo Hanpo morto nel carcere di Baoding

Il signor Guo Hanpo era un praticante del Falun Gong cinquantenne che viveva nella città di Cangzhou, provincia di Hebei. Il mattino presto del 5 aprile 2008 la sua famiglia ricevette una telefonata dal carcere di Baoding che diceva che era morto. La sua famiglia si precipitò al carcere. I particolari devono ancora essere investigati.

Il signor Guo Hanpo

Il signor Guo era un famoso artigiano dell’argento. Produceva gioielli nel centro commerciale di Huabei da molti anni e faceva buoni affari. Era considerato anche un buon figlio siccome si prendeva cura della madre anziana. All’inizio dell’estate 2000, il signor Guo un negozio di gioielli sulla Shuxi Street, il quale era pieno di clienti tutti i giorni.

Nel marzo 2001, la polizia della contea di Cangzhou saccheggiò casa sua portò via merce per un valore di oltre 3,000 yuan (*). Fu messo sulla lista dei ricercati della stazione di polizia di Cangzhou dopo ciò e non poté più andare a casa né far visita alla madre anziana per evitare l’arresto. Il 22 luglio 2001, quando passò il cancello del City Birth Control Committee con la sua bicicletta, alcuni funzionari che lo stavano seguendo, improvvisamente agguantarono Guo Hampo, lo spinsero dentro ad un veicolo e lo presero in custodia, imprigionandolo presso la divisione anti-crimine del dipartimento di polizia. Fu torturato, privato del sonno per molti giorni, ammanettato con le braccia dietro alla schiena in una posizione tremendamente dolorosa, brutalmente picchiato e scioccato con bastoni elettrici che causarono lesioni alla sua mano sinistra. Non fu in grado né di muovere né di girare la sua mano per un lungo periodo.

Dopo la sua detenzione nel carcere di Cangzhou per un intero anno, la polizia e lo condannò a undici anni di carcere, senza notificarlo ai suoi famigliari conducendolo segretamente nella prigione di Baoding. Il signor Guo fu costretto a lavorare nella fabbrica di ceramica della prigione. Dovette svolgere i lavori più faticosi – spaccare le pietre, soffrendo la fame. Dovette chiedere alla famiglia i soldi per acquistare il costoso cibo, mentre subiva torture mentali tramite il lavaggio del cervello. Divenne molto magro e fragile, così diverso dal suo normale stato di salute.

La polizia locale costantemente molestò i famigliari del signor Gao durante la sua prigionia e costantemente creò loro difficoltà costringendoli a vivere nel terrore. Sua moglie dovette chiedere in prestito del denaro da spedirgli nel carcere.

Il PCC espone la sua natura malvagia attraverso l’intensificarsi della persecuzione prima delle Olimpiadi

La salvaguardia dei diritti umani è un valore comune del mondo civilizzato. Sono passati sette anni da quando a Pechino sono stati assegnati i giochi olimpici. Il PCC non ha solo fallito nel migliorare la situazione dei diritti umani, ma ha usato le Olimpiadi come scusa per ulteriori persecuzioni contro il praticanti del Falun Gong che seguono “Verità-Compassione-Tolleranza”. I cinesi ed il mondo intero possono vedere la natura del PCC ed i suoi crimini in modo chiaro. Il PCC sta andando verso la sua completa distruzione.

(*) GLOSSARIO

Versione cinese: http://minghui.ca/mh/articles/2008/5/5/177835.html

* * *

Facebook Logo LinkedIn Logo Twitter Logo Email Logo Pinterest Logo

Potete stampare e diffondere gli articoli ed i contenuti pubblicati su Clearharmony, ma per favore citate la fonte.