Nome: Zhu Yubiao (朱宇飚)
Sesso: Maschio
Età: Sconosciuta
Indirizzo: Sconosciuto
Occupazione: Avvocato
Data del arresto più recente: 18 agosto 2010
Luogo sella detenzione più recente: Prigione Beijiang (北江监狱)
Città: Shaoguan
Provincia: Guangdong
Persecuzione sofferta: Condanna e arresto illegale, lavaggio del cervello
Il 18 Agosto 2010, l’Avvocato Zhu Yubiao, praticante del Falun Gong della città di Guangzhou, è stato arrestato nella propria casa e condannato illegalmente a 2 anni di reclusione nella prigione di Beijiang di Shangou.
Zhu Yubiao, laureato all’Università di Zhangsha, è un Avvocato di grandi valori morali e spiccato altruismo. Di fronte a persone svantaggiate ha spesso esercitato la professione senza chiedere alcun compenso oppure somme veramente esigue. Tanta la nobiltà del suo operato da richiamare l’attenzione dei media locali.
Il 17 Agosto 2012 avrebbe dovuto aver luogo il rilascio del Sig. Zhu. Il padre, 76 anni e professore di fisica in pensione dell’Università di Zhongshan, con dovuto anticipo ha inviato una lettera al direttore del carcere Sig Xiao, comunicando che in quella data sarebbe stato presente al rilascio per accompagnare a casa il figlio. Non avendo ricevuto alcun riscontro si è apprestato a chiamare direttamente Xiao il giorno 15 Agosto e di risposta gli è stato detto che non sarebbe stata utile la sua presenza e che non appena terminate alcune procedure il figlio sarebbe uscito.
Lo stesso giorno alle 4:00 circa del pomeriggio, una Delegazione di cinque persone tra cui il Direttore dell’Ufficio 610 (*), si è presentata nella sua casa per comunicare l’inutilità del suo recarsi in loco. Erano lì, quindi, per informarlo che suo figlio Zhu sarebbe stato trasferito alla Scuola del Sistema Legale di Sanshiu (un centro di lavaggio del cervello). La famiglia di Zhu appresa la notizia, con grande perplessità e dolore nel cuore, ha cercato di farsi rivelare ulteriori dettagli, ma la Delegazione li ha liquidati specificando solamente che questa comunicazione era stata fatta dal distretto di Haizu.
Non credendo che un organo giudiziario non avrebbe eseguito la legge e con ancora un barlume di speranza nel cuore, il padre di Zhu prima delle 8:00 del mattino, è arrivato con l’avvocato alla prigione di Beijiang, il giorno del dovuto rilascio.
Una poliziotta inseriti i dati nel computer lo ha invitato ad aspettare suo figlio fuori del cancello. Trascorso un po’ di tempo e non vedendo nessuno, il padre di Zhu nuovamente si è recato dalla poliziotta la quale dopo diverse telefonate non è riuscita ad avere alcuna notizia e gli ha quindi suggerito di andare a chiedere all’ufficiale della sezione di supervisione della prigione nell'altro edificio. Insieme con l'Avvocato si sono recati lì ed hanno incontrato Xiao, il direttore, con due poliziotti. Hanno specificato che erano lì per prendere Zhu, ma Xiao gli ha risposto che avrebbe potuto consegnare Zhu solamente al Governo Locale. Alla richiesta da parte dell’Avvocato, quale leggi stessero applicando per cui non avrebbero potuto prendere loro il figlio, Xiao ha asserito che si trattava di regolamenti interni. Il padre di Zhu infine ha richiesto invano di mostrargli il documento di rilascio firmato, poiché Xiao li ha liquidati dicendo che si trattava di affari propri interni.
Insieme con l’Avvocato sono andati via indignati e Xiao ha istruito due guardie di levarsi la divisa e di seguirli.
(*)GLOSSARIO
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