Shifu hao! Dajia hao! Saluti Maestro! Saluti a tutti!
Mi sono trasferita a New York quasi cinque anni fa per lavorare a The Epoch Times. È stato un lavoro molto duro e per quasi quattro anni non abbiamo fatto grandi progressi, ma il processo è stato importante. Anche se ci sono stati periodi bui, i praticanti hanno persistito e ora molti di noi sentono che possiamo vedere “la luce alla fine del tunnel” per il giornale e il sito in inglese.
Il giornale è diventato sempre più professionale, più praticanti si stanno unendo in questo lavoro e la situazione finanziaria sta migliorando, e sembra che la versione inglese di Epoch Times sarà presto in grado di assumere un suo ruolo nell’informazioni in lingua inglese.
Oggi voglio condividere alcune cose che ho sperimentato e compreso durante gli anni del nostro lavoro come praticanti in questo media.
Guardando il video del Maestro che parla ai praticanti australiani nel 2007, potete ricordare che parla di come alcuni praticanti che lavorano in imprese gestite da altri praticanti possono dire a volte, “Sono qui per coltivare, non per lavorare.”
D’altra parte, per quanto riguarda me, ho compreso che a The Epoch Times, a volte mi sono comportata come se il mio pensiero fosse diverso, ma ugualmente un problema. Il mio pensiero potrebbe essere stato, “Sono qui per lavorare, non per coltivare”. Naturalmente il solo dire questo già mostra il problema!
Nella lezione in Canada 2006 il Maestro ha detto:
“Quando uno non gestisce bene le cose, nascono sempre dei problemi. Ma anche coloro che invece le gestiscono bene incontreranno delle prove mentre coltivano. Se voi le considerate categoricamente delle interferenze e cercate di risolvere i problemi solo per risolverli, allora non sarete in grado di farlo, perché essi arrivano per permettervi di migliorare.” (Insegnare la Fa in Canada 2006” 28 Maggio 2006)
A The Epoch Times abbiamo avuto diverse persone di talento che hanno contribuito per un certo tempo e poi se ne sono andate, senza realmente spiegare perché. Naturalmente ho compreso, essendo uno dei coordinatori chiave, che dovevo guardarmi dentro per vedere quale era il mio ruolo in questa situazione. Ma per molto tempo non ho guardato abbastanza in profondità.
Anni fa in un altro progetto, io contribuivo ma erano altri ad avere la parola finale. Davo spesso suggerimenti ben ragionati in base alla mia conoscenza e alla mia esperienza. Sembrava che la maggior parte degli input fossero ignorati, o almeno non fossero usati. Anche se coloro che prendevano le decisioni dicevano di averle prese attentamente in considerazione di ogni cosa, era difficile crederlo, e molte cose che avevo detto non erano riconosciute in alcun modo, al punto che non sapevo se era valsa la pena di spendere così tanto tempo e cuore. Alla fine mi pareva chiaro che coloro che prendevano le decisioni erano determinati a fare le cose a modo loro, a non cambiare loro stessi e il modo in cui gestivano le cose, e il mio duro lavoro era una perdita di tempo, tempo che avrei potuto usare in altri importanti progetti per chiarire la verità. Così ho lasciato quel progetto. Credo che molte persone coinvolte in quel progetto lo abbiano lasciato nel tempo.
Naturalmente potete vedere che avevo un problema in quella situazione, ma ciò che sentivo a quell’epoca era che quei coordinatori non stavano gestendo le cose nel modo migliore. I coordinatori prendevano decisioni in privato e sembrava anche che si atteggiassero con un senso di superiorità.
Parecchi anni dopo a The Epoch Times (ET), ho dovuto considerare se le cose non si fossero invertite e se io, come coordinatore, non fossi in realtà nel medesimo stato di quei coordinatori. Ero la persona che prendeva le decisioni, e gente di talento stava lasciando ET. Non poteva forse darsi che dedicassero il loro tempo e il loro cuore, e che percepissero che il loro contributo non fosse valutato e riconosciuto? Forse pensavano che il loro tempo, così prezioso nel breve e storico periodo della rettifica della Fa, potesse essere usato in modo più effettivo nel salvare gli esseri senzienti se usato altrove?
Mi dispiace della perdita di persone e del ritardo nel complessivo miglioramento di ET causato dalla mia mancanza di considerazione per gli altri praticanti e per le loro idee. E mi rammarico per la mia fondamentale mancanza di compassione per alcuni praticanti che lavorano veramente duro. Sono stata lenta nell’illuminarmi a questo anche se avevo vividamente sperimentato io stessa qualcosa di simile anni prima.
Il Maestro nella sua infinita benevolenza ci da sempre altre opportunità di migliorare. Nei mesi recenti, nel tentativo di portare a termine il lavoro a The Epoch Times, ho ricevuto alcune critiche forti e molto personali da un certo numero di praticanti, coinvolti in un modo o nell’altro. Mi sono state dirette molte parole poco gradevoli, “manager scadente”, “ disorganizzata”, “egoista”, “testarda” e così via. Se qualcuno è un praticante, persino uno come me, che è lento nell’illuminarsi alle cose, allora deve calmarsi e ascoltare realmente i praticanti quando hanno qualcosa da dire.
Così l’unica possibilità era ascoltare, e coltivare me stessa di più. Negli ultimi mesi ho aumentato lo studio della Fa e ho fatto uno sforzo reale di ascoltare le persone che avevano nuove idee e che volevano criticarmi. Solo ascoltare, senza rispondere, non cercare di difendere le vecchie idee o me stessa, ma solo ascoltare e cercare di trovare quale era il punto vero e utile che quel praticante voleva proporre. Anche quando i praticanti diventano molto emotivi, anche quando dicono cose non accurate, so che posso definitivamente imparare qualcosa da ciò che dicono, e posso considerarlo come coltivazione. È veramente un regalo che mi stanno facendo, aiutandomi a migliorarmi quando non posso farlo da sola.
Il Maestro ha sollevato la questione dei praticanti incapaci di accettare le critiche così tante volte, e in modo più esplicito nella lezione di Los Angeles 2006. Così ho letto quella lezione più spesso, e penso che sto finalmente iniziando a capirla, tre anni dopo!
Un altro problema che ho è il frequente disaccordo con alcuni giovani uomini a ET. Ho compreso che da parte mia il problema era la mentalità competitiva, voler mostrare che ho più esperienza e che ne so di più. Questo è il problema dalla mia parte. Ma non ero capace di fare progressi nel cambiare me stessa fino a quando una mattina, durante un gruppo di studio, un paio di frasi nella Seconda Lezione dello Zhuan Falun mi sono saltate all’occhio:
“Perché è difficile per i giovani sviluppare i poteri? Un uomo giovane, in particolare, vuole ancora lottare per farsi strada e per realizzare i suoi obiettivi personali nella società umana ordinaria.”
“Ecco!” mi sono detta. “Questi giovani uomini stanno tutti lavorando duro per raggiungere qualche obiettivo e farsi strada nella società. Ricordo come questa era una lotta per me, ed è vero, è veramente pressione, è veramente duro.”
Questa illuminazione e le memorie della mia vita mi hanno aiutata ad assumere una prospettiva che mi aiutava a comprendere i miei giovani colleghi di ET, e ha fatto diminuire la mia sensazione di competitività e di impazienza .
Ricordo che quando ero giovane avrei apprezzato molto che qualcuno con più esperienza mi dicesse con discrezione che cosa fare in certe situazioni, guidandomi, o dicendomi a tempo debito qualche parola gentile.
Così ho cercato di agire e pensare con più compassione e di prendermi cura di questi giovani uomini che non solo stanno lavorando duro per raggiungere degli obiettivi nella società, ma lavorano anche duro per chiarire i fatti, ogni giorno. Devo ancora migliorare molto la mia capacità di agire e pensare in modo più compassionevole, ma ora penso di aver trovato la fonte dei miei problemi.
Il giornale è stato capace di migliorare tangibilmente solo dopo che la nostra coltivazione come individui è migliorata e solo quando l’ambiente del nostro gruppo è migliorato.
Se il gruppo di praticanti che lavorano a ET non coltiva bene, non importa quanto duro lavoriamo sulle cose esterne, se facciamo più telefonate per vendere la pubblicità o miglioriamo la nostra tecnica nello scrivere. D’altra parte, se coltiviamo noi stessi diligentemente, includendo il fatto di guardarci dentro in ogni occasione e accettare le critiche, allora la qualità, la portata e l’impatto del media miglioreranno velocemente. Naturalmente ci sono altri fattori che influenzano quanto bene il media può contribuire a salvare gli esseri senzienti, come la cooperazione tra i praticanti, e il sostegno dei pensieri retti dei praticanti che non lavorano direttamente al giornale. Ma senza il nostro miglioramento come coltivatori, non può esserci successo.
Recentemente alcuni praticanti mi hanno detto che ero diventata più aperta sulle cose a Epoch Times. Questo mi ha sorpreso in molti modi: non avevo compreso di essere stata chiusa o resistente alle nuove cose in passato, né che fosse così visibile. E non sapevo realmente come cambiare ciò che loro avevano visto – stavo semplicemente cercando di ascoltare e accettare le critiche di più, senza resistere e senza difendermi, cercando solo di coltivarmi meglio secondo la Dafa. Non avevo certamente cercato di diventare più aperta intenzionalmente, ma l’apertura sembra essere stata il naturale risultato del fare ciò che il Maestro ci ha chiesto di fare così tante volte. Pensando al cambiamento che gli altri hanno visto in me mi ha aiutata a riflettere e a scrivere questa condivisione.
Il Maestro ha detto che il nostro miglioramento è la cosa più importante. Ho compreso che non posso dimenticarmi questo mentre lavoro duro con gli altri praticanti per produrre un media che aiuterà a dire la verità agli esseri senzienti.
Vorrei chiudere con poche parole dalla Quarta Lezione dello Zhuan Falun. La mia comprensione è che queste parole non si applicano solo alla nostra coltivazione individuale, ma anche ai nostri progetti per chiarire la verità:
“I miei Fashen sanno tutto, conoscono tutto ciò che voi pensate e sono in grado di realizzare qualsiasi cosa. Se non coltivate, essi non si occuperanno di voi, ma se lo fate vi aiuteranno passo dopo passo, fino alla fine del percorso.”
Xie xie Shifu! Xie xie dajia! Grazie, Maestro! Grazie a tutti!
Versione inglese: http://www.pureinsight.org/node/5807
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