(Minghui.org)
Elemento Investigativo: Ospedale di Pechino impiega una settimana per trovare un donatore di fegato e di cuore
Una donna sessantenne proveniente dal distretto di Saertu, città di Daqing, provincia di Heilongjiang, ha stata sottoposta a trapianto di fegato e cuore nell’ospedale di Pechino nel 2010. Il donatore era un uomo di vent’anni.
Secondo la donna, c’è un parco giochi nel cortile dell’ospedale. In estate, il cortile si riempiva di pazienti in attesa di un trapianto. Ogni paziente veniva sistemato su un letto all’aria aperta, con delle tende a lato per la privacy. L’ospedale impiegava circa una settimana per trovare un donatore compatibile, e faceva pagare dai 200mila ai 300mila yuan (da 24.500 € a 36.800 €) per ogni organo. Lei pagò 800mila yuan (circa 98.150 €) per i suoi organi. Suo figlio (cognome Zhang) lavorava come capo sezione del Power Plant di Daqing, ha inoltre pagato una commissione di 200mila yuan (circa 24.500 €) ai dottori.
Negli USA ci vogliono da uno ai quattro anni per trovare un donatore compatibile per questo tipo di trapianto, ma in Cina ci è voluto solo una settimana. Esistono circa 30 ospedali come quello di Pechino in tutta la Cina.
Elemento Investigativo: Tracciando le Cartelle Cliniche e i movimenti dei praticanti del Falun Gong
Ogni carcere e centro di detenzione ha detenuto illegalmente “gruppi” di praticanti del Falun Gong in continuazione dal 1999. Di tanto in tanto, i praticanti venivano forzati ad effettuare prelievi di sangue e invece dei nomi, le provette erano indentificate con codici numerici. Prima del rilascio di un praticante, gli vengono eseguite analisi sui lipidi del sangue e inoltre prelevato il DNA. Tutte queste informazioni vengono salvate nella carta d’identità del praticante in rete.
La rete del regime comunista connette tutti i dipartimenti di polizia, linee aeree, ferrovie e hotel. Utilizza un sistema di nomi reali sui biglietti di treni, autobus e aerei, cosicché dovunque un praticante vada, le autorità possono velocemente localizzarlo/a scorrendo la carta d’identità su una piccola scatola particolare.
Una volta, un praticante andò a Pechino per una conferenza d’affari nel 2012. Quando salì a bordo, la polizia effettuò l’accesso alla sua carta d’identità. Quando scese dal treno a Pechino, più di 10 poliziotti lo stavano aspettando. Lo arrestarono immediatamente e lo mandarono al centro di lavaggio del cervello locale.
Il regime comunista richiede che gli hotel che possono accogliere almeno 30 persone, devono essere connessi alla rete della polizia e verificare le carte d’identità di ogni cliente. Le informazioni inviate alla rete possono essere conservate per circa un anno.
Elemento Investigativo: Campo di Lavori Forzati della città di Tonghua obbliga i praticanti a sottoporsi ad esami completi
“Nell’estate 2001, fui detenuto nel campo di lavori forzati della città di Tonghua con più di altri 50 praticanti. Un giorno, le guardie ci diedero nuovi vestiti e ci dissero di indossarli. Tuttavia, i nuovi vestiti vennero dati solo ai praticanti, mentre nessuno dei prigionieri li ricevette. Pensando di non dover cooperare con le guardie, due praticanti e io ci rifiutammo di indossare i vestiti”.
“Il capo delle guardie arrivò e ci ordinò di indossare i vestiti. Ci rifiutammo ancora. Alla fine la guardia disse, “Domani vi porteremo tutti all’ospedale per esami fisici. Se non li indossate, non vi possiamo portare”. Gli dissi, “Noi pratichiamo la coltivazione e non abbiamo malatti, perché ci vuoi sottoporre ad esami?”. Il giorno dopo, tutti i praticanti che avevano indossato i nuovi vestiti vennero portati all’ospedale, lasciando noi tre indietro”.
“Tuttavia, circa un’ora dopo, le guardie tornarono indietro e ci dissero che avremmo dovuto andare con loro, anche senza i nuovi vestiti. Fummo quindi portati all’ospedale, che probabilmente era quello della città di Tonghua. Ero un po’ confuso dal cambiamento delle guardie. Mi chiesi perché le guardie che ci trattavano così in malo modo improvvisamente erano accondiscendenti. Gli esami erano davvero completi, includevano cardiogrammi, attività elettrica celebrale, ultrasuoni di tipo B, raggi X, attività del fegato, reni, sangue e feci. Un intero contenitore di sangue mi veniva prelevato. Allora non capivo perché le autorità ci esaminavano in modo così completo. Ma oggi, quando ci rifletto, mi sembra ovvio che cercavano donatori compatibili”.
La stessa cosa accadde al centro di detenzione della città di Tongliao. Un praticante venne arrestato e mandato immediatamente in ospedale per le analisi del sangue. Oggi, sappiamo che da allora il regime ha cominciato ad uccidere i praticanti per i loro organi.
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