Guardare fuori e guardare dentro

(Minghui.org) Di recente ho letto un articolo sul settimanale Minghui che parla di come diversi coordinatori locali avessero l’attaccamento all’ego e vogliano sempre “mettersi alla prova”. Il praticante che ha scritto l’articolo sperava che i coordinatori fossero in grado di abbandonare l’ego e compiere ciò che il Maestro chiede ai praticanti.

Dopo aver letto l’articolo ho pensato: “Forse alcuni praticanti hanno ancora alcune nozioni che avevo anch’io”: Quando sorgeva un problema, riponevo tutte le mie speranze nel coordinatore, pensando che se il coordinatore avesse risolto bene i problemi, la situazione nella nostra zona sarebbe migliorata. Ora, non penso più in questo modo.

È difficile individuare questo tipo di nozione nella società, visto che il successo o il benessere di una compagnia dipendono molto dai dirigenti. Tuttavia, siamo praticanti che dovrebbero superare il livello della gente comune. Questo tipo di ragionamento non funziona per noi. La situazione di una zona è collegata ad ogni praticante di quella zona e non solo al coordinatore. Perciò, ogni praticante, incluso il coordinatore, dovrebbe guardarsi dentro.

Quando affrontiamo delle tribolazioni, è cruciale per ognuno di noi il modo in cui vediamo e comprendiamo il problema. È perfino più importante che ognuno di noi si guardi dentro.

Il Maestro ha detto,

“Ma se ciascuno coltivasse interiormente, le cose sarebbero completamente diverse e non avreste bisogno di assicurarvi continuamente che sia fatta la giustizia”. (Zhuan Falun, Nona lezione)

Se dipendiamo sempre dal coordinatore per risolvere un problema, questo farà diventare il coordinatore più attaccato alle sue nozioni. Di conseguenza, sarà difficile per lui cambiare. I coordinatori sono anche praticanti, quindi a volte potranno fare errori. Non dovremmo avere aspettative molto alte nei loro confronti. Il Maestro spera che ogni praticante possa fare bene nella coltivazione. In più, molti problemi che sorgono sono solo false apparenze. Non dovremmo esserne sopraffatti e non dovremmo farne un grosso problema. Più siamo sopraffatti, più difficile sarà risolvere la questione. Il Maestro ha detto:

“L’apparenza deriva dalla mente”. (Insegnamento della Fa all’incontro Epoch Times)

Non dovremmo essere confusi dalle false apparenze. Invece, dovremmo fermamente credere nel Maestro e nella Dafa. Quando ognuno di noi coltiva bene, gli altri praticanti faranno bene e saranno rettificati nella Fa. Se tutti potranno guardarsi dentro, anche i coordinatori faranno bene. Il nostro cuore non dovrebbe farsi scuotere da quello che vediamo o sentiamo. Dovremmo concentrarci sulla nostra coltivazione e fare bene le tre cose, così il risultato sarà diverso.

D’altro canto, penso che diversi praticanti siano troppo concentrati sul fare le cose e sono diventati meno diligenti nella coltivazione. Quando non studiamo la Fa con tutto il cuore, tendiamo a guardare fuori invece di guardarci dentro. Dato che il percorso individuale è diverso e non c’è un esempio pronto, in ogni circostanza che incontriamo, dobbiamo guardarci dentro. Vorrei suggerire di riguardare l’insegnamento della Fa del Maestro, ai praticanti Australiani. Il Maestro ha enfatizzato l’importanza di guardarsi dentro dato che esso è la chiave per risolvere i problemi.

Se pensiamo realmente che un praticante o un coordinatore abbia qualche problema, non dovremmo parlare alle sue spalle. Sarebbe meglio indicarglielo direttamente. Dovremmo anche inviare pensieri retti per loro invece di gettare sostanza negative nelle loro dimensioni. Inoltre, non dovremmo guardare gli altri dall’alto in basso, poiché è una nozione umana. Gli Dei non hanno alcuna nozione umana. In fine, non dovremmo invidiare gli altri amici praticanti.

Questa è la mia comprensione. Per favore, indicatemi qualsiasi cosa inappropriata.

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