La mostra internazionale “L’Arte di Zhen-Shan-Ren (Verità-Compassione-Tolleranza)”, già presentata in più di 50 Paesi del mondo, prosegue la sua tournée delle città francesi. Nel 2013, dopo Caen, Périgueux e Colmar, è stata accolta dal 17 al 22 luglio presso la Cappella Sain-Etienne a Beaune.
Vista della Cappella Saint-Etienne di Beaune con in primo piano il manifesto della mostra (Foto: HanHua, Epoch Times) |
L’arte di Zhen-Shan-Ren è un insieme di opere realizzate da un gruppo di artisti per la maggior parte cinesi, che esprimono la loro sensibilità nella loro ricerca di un’arte aperta al divino. Essa ritrae la storia della disciplina spirituale Falun Gong, riconsegna la bellezza di questa pratica ancestrale e la sua repressione da parte del regime cinese a partire dal 1999. Una parte della mostra evoca le difficoltà terrificanti dei praticanti del Falun Gong in Cina che gli artisti stessi hanno attraversato.
Che la mostra sia presentata alla Cappella Saint Etienne, l’antica galleria d’arte Carmel di Beaune, fondata sull’ubicazione del Priorato Saint-Etienne, dove Luigi XIV si fermò con il suo seguito il 20 novembre 1658, riveste un significato particolare per quest’arte profondamente ispirata.
Le luminarie sulla Cappella St Etienne rappresentano il re Luigi XIV che si ferma con il suo seguito il 20 novembre 1658 (Foto: Wangxici/NTD) |
Anne Caillaud, vicesindaco di Beaune: Un luogo degno di ciò che avete voluto esprimere
Anne Caillaud, vicesindaco delegato alla cultura: Sono contenta che abbiate potuto trovare un luogo degno di ciò che avete voluto esprimere (Foto: HanHua, Epoch Times) |
Anne Caillaud ha augurato che numerosi visitatori di Beaune possano visitare la mostra: "Sono contenta che abbiate potuto trovare un luogo degno di ciò che avete voluto esprimere. Spero veramente che abbiate successo e che sappiate, attraverso queste immagini, far passare il messaggio che è un po’ al di là della mostra di pittura e che riguarda tutti i popoli del mondo, si tratta, in questo caso, della Cina.
Una volontà di far sparire la traccia della mano dell’uomo e la traccia del pennello
Stéphanie Chardon, artista pittrice: Una ricerca di perfezione, qualcosa di puro… (Foto: Wangxici/NTD) |
"Sono colpita da questo lato molto liscio e molto pulito del dipinto in rapporto ai soggetti che sono molto duri, mentre tutti i corpi sono malconci e allo stesso tempo trovo che si nota una ricerca di qualcosa di dolce e di bello, qualcosa che trascende la sofferenza rappresentata", ha spiegato Stéphanie Chardon, artista pittrice, impressionata dalla qualità pittorica e dal realismo molto forte.
È un lavoro molto buono, molto forte e molto impegnativo ha affermato… attraverso tutto ciò sento la forza che rappresenta il Budda e le divinità ed anche il bisogno di elevarsi. È molto spirituale. Ha aggiunto che lei percepisce una volontà di far sparire la traccia della mano dell’uomo e la traccia del pennello… Una ricerca di perfezione, qualcosa di puro… è molto bello".
Questa mostra è estremamente importante
Georges Dijkanovic, geopolitico, ingegnere e sociologo: Questa mostra è estremamente importante (Foto: Wangxici/NTD) |
Per Georges Djukanovic, geopolitico, ingegnere e sociologo: Questa mostra è estremamente importante. Molto importante. Spero che tutta la Francia, tutta l’Europa possa avere l’occasione di vederla ha detto.
L’importante è svegliare la gente. È ora di svegliarsi, di dire, apriamo gli occhi! Reagiamo! , ha aggiunto Georges Djukanovic. È ora, perché il nostro pianeta è in grande pericolo. Ciò che succede attualmente è l’auto-distruzione dell’umanità. Queste opere d’arte sono qualcosa di molto ricco. Sono molto toccato dall’esposizione con dei quadri che sembra stiano per parlare, per dire qualcosa o tendere la mano quando li si guarda, per esempio quelli sulla tortura vogliono dare la mano per dire “esci di là”. Ogni artista ha donato tutto il suo cuore, la sua energia per trasmettere ciò che egli percepisce come dolore.
La mostra riflette particolarmente bene ciò che è il Partito Comunista Cinese
Jean-Michel François, abitante di Beaune: La mostra riflette particolarmente bene ciò che è il Partito Comunista Cinese (Foto : Wangxici/NTD) |
Per Jean-Michel François, abitante di Beane, La mostra riflette particolarmente bene ciò è che il Partito Comunista Cinese, con le sue torture, le sue pratiche totalmente inammissibili nel resto del mondo, sperando che per quelle persone, tutto ciò che mostriamo che si chiama umanità, possa portare a qualche cosa di più sano nel mondo e risanare tutta questa malignità. Comunque il partito comunista non è mai stato un esempio. È completamente da vietare e da rimpiazzare con sistemi molto tolleranti, ha spiegato.
Qualcosa di molto più profondo della bellezza che è effimera
Yves Guillonc, topografo-compositore nella stampa: È una mostra che ci distoglie dalla nostra leggerezza, dalla nostra spensieratezza. (Foto : Wangxici/NTD) |
Grazie al suo mestiere di topografo-compositore nella stampa, Yves Guillonc, si è interessato alla mostra: Sono venuto per la pura bellezza dei dipinti, ma sono stato sorpreso da qualcosa di molto più profondo della bellezza che è effimera. Mi dispiace che ci sia ancora tanto male nel mondo. Spero che la mostra aiuti a prendere coscienza di tutto ciò, affinché la situazione in Cina migliori. È una mostra che ci distoglie dalla nostra leggerezza, dalla nostra spensieratezza, ha aggiunto.
Una mostra molto struggente
Florence Trine, responsabile giuridico: Questa mostra è struggente. (Foto: Wangxici/NTD) |
Per Florence Trine, responsabile giuridico: Questa mostra è struggente, il contrasto è immenso tra la serenità espressa dai primi quadri e quelli sull’atrocità della tortura. Sono sicura che i cinesi si libereranno un giorno del comunismo perché hanno una cultura molto profonda, molto antica. Questa cultura è fatta di serenità e di pace, ha concluso.
I visitatori scoprono i quadri nella cappella Saint-Etienne (Foto : Wangxici/NTD) | La sala della cappella Saint-Etienne accoglie L’Arte di Zhen Shan Ren (Foto: Wangxici/NTD) |
Numerosi visitatori, abitanti di Beaune e turisti provenienti da varie parti del mondo hanno valicato la porta della mostra alla cappella Saint-Etienne. La bellezza e la tematica dei dipinti hanno suscitato in molti di loro delle forti emozioni. Non si può uscire da questa mostra indifferenti poiché, malgrado tutta la luce che esce da questi quadri, c’è molta tristezza ed emozione e questa luce non può che trafiggere il cuore. Essa ci tocca nel profondo, ne esco con le lacrime agli occhi, commossa da tanta rivelazione, ha confidato una visitatrice. L’artista ci fa prendere coscienza di un’atrocità presente nella nostra epoca, difficile da immaginare è uno dei messaggi lasciati nel libro d’oro dei visitatori.
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