Una riflessione riguardo ai «Pensieri selvaggi creati dall'emozione»

(Minghui.org) Mi sono illuminata grazie all'articolo “Un analisi dei pensieri selvaggi creati dall'emozione” e vorrei condividere alcuni miei pensieri e comprensioni. Ho riflettuto sull'idea di “Principe Azzurro”, su di lui avevo fantasticato senza abbandonare il mio attaccamento all'amore tra uomo e donna. Quando ho abbandonato i sentimenti e le fantasie sono stata in grado di capire che l'uomo che avevo trovato era un playboy.

Ho creato un'immagine ideale e l'ho proiettata su di lui per soddisfare il mio desiderio d'amore. Ho fantasticato di essere bella, gentile e pazzamente innamorata di lui e che la nostra fosse la migliore storia d'amore che si potesse avere. Anche se mi sono trattenuta da fare qualsiasi cosa inappropriata, dato che coltivo la Falun Dafa, in profondità ero contrariata e non ero in grado di abbandonare completamente le mie emozioni.

L'autore dell'articolo afferma che per i coltivatori uomini, eliminare il demone della lussuria è fondamentale. La mia comprensione è che le praticanti donne dovrebbero eliminare la loro dipendenza emotiva verso gli uomini. Storicamente e parlando in generale, gli uomini pensano che le donne siano remissive e dipendenti, confidino nell'amore e nell'armonia familiare per essere felici. Quindi le donne sono principalmente soddisfatte quando trovano un uomo da cui dipendere e di cui potersi fidare.

Penso che le praticanti donne dovrebbero eliminare l'attaccamento alla dipendenza e altre nozioni umane che derivano da essa, come l'isolamento e la debolezza. Le donne cercano spesso riconoscimento dagli uomini. Noi vogliamo piacere agli altri, fino a compromettere noi stesse. Questa non è “Tolleranza” ma è “codardia”, creata dal desiderio di essere amata. Non è sbagliato per una donna piacere all'uomo che lei ama. Ma come praticanti dovremmo eliminare il nostro attaccamento all'emozione e coltivare un cuore puro e una volontà forte come quella degli esseri divini. Vorrei anche ricordare alle praticanti donne di fare attenzione ai loro pensieri, azioni e controllare questi attaccamenti quando collaborano con i praticanti uomini.

Il sentimento non è limitato all'amore tra uomo e donna. Esso include anche gli attaccamenti emotivi ai nostri parenti, bambini, amici, familiari, colleghi e compagni praticanti. I praticanti non dovrebbero trattare gli altri usando i sentimenti. La manifestazione più ovvia dell'essere invischiati nell'emozione consiste nel desiderio che la propria vita sia piena di calore e affetti, nel volere che tutti siano amichevoli reciprocamente.

In altre parole, una persona può desiderare che tutti attorno a lui siano buoni, gentili, amichevoli e siano interessati al suo bene. Non è un problema se un praticante si limita a desiderare ciò, ma potrebbe essere un problema se lui ha queste aspettative, pensare che la sua vita sarà piena di calore e affetti, proiettare immagini ideali di relazioni d'amore sulle persone attorno a lei e pretendere di vivere nel “mondo ideale d'amore” che ha creato. Quando l'altra persona si comporta in modo diverso rispetto alle fantasie ipotizzate, allora può sentire di avere il cuore a pezzi, di essere sola e rifiutata. Le relazioni Karmiche tra le persone esistono e una relazione Karmica non cambia in base alla nostra fantasia.

La cosa più triste è che in una situazione dolorosa una persona può ottenere appagamento dall'attaccamento all'emozione, senza lasciarlo andare. Molte donne sacrificano loro stesse per i loro figli, genitori e uomini. Sprecano le loro vite nel sentimento, e alla fine si sentono soddisfatte.

Il desiderio d'amore può rovinare un coltivatore. I desideri umani che non possono essere abbandonati possono distruggere un praticante. Quando rimuoviamo una parte dei sentimenti, un po' di purezza si rivela, e un po' di Compassione emerge. Vedremo che gli altri soffrono, saremo gentili con gli altri, metteremo gli altri prima di noi stessi e non avremo l'amore egoista degli esseri umani.

Questa è una mia comprensione. Vi prego gentilmente di riferirmi qualsiasi cosa non sia appropriata.

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