«Oggi abbiamo fatto una cosa molto significativa»

(Minghui.org) I praticanti del Falun Gong in tutto il mondo continuano a diffondere la consapevolezza sulla persecuzione, di conseguenza stanno incontrando sempre maggior sostegno. Per molte persone il contributo fornito non si limita ad apporre la propria firma. È proprio ciò che è accaduto lo scorso fine settimana in Scozia, Germania e Australia.

Sydney: due persone locali aiutano a raccogliere firme

Lo scorso sabato a Sydney due aiutanti inaspettati si sono uniti ai praticanti. Jack e Kevin, due abitanti locali, stavano passando davanti allo stand dei praticanti a Chinatown. Non avevano mai sentito parlare del Falun Gong e sono rimasti turbati dalla brutalità della persecuzione in Cina, in particolare dall’espianto forzato di organi.

Sentivano che era molto importante aiutare altre persone nel conoscere i fatti. Hanno chiesto ai praticanti le petizioni in bianco ed hanno aiutato nella raccolta di firme dai turisti e passanti. Molta gente si è fermata e li ha ascoltati. In un'ora, hanno raccolto più di 60 firme.

Kevin, un abitante locale, sta raccogliendo a Sydney le firme per il Falun Gong	Kevin (a sinistra) e Jack

Glasgow: una Signora offre ai praticanti un’opportunità

Ogni Sabato, i praticanti di Glasgow, la seconda maggiore città della Scozia, allestiscono uno stand nel più trafficato quartiere commerciale, raccogliendo le firme contro la persecuzione e contro il prelievo forzato di organi in Cina.

Raccolta di firme a Glasgow	Raccolta di firme a Glasgow

Una signora, che in precedenza aveva firmato la petizione, in seguito ha portato allo stand i suoi figli. Ha spiegato loro tutti i fatti e ha chiesto che aiutassero a fermare la persecuzione firmando la petizione. Ha informato i praticanti che lei e la sua organizzazione avrebbero svolto un'attività in un'altra città e li ha invitati a tenere un discorso in quella occasione, per informare un maggior numero di persone sulla persecuzione.

Tre giovani uomini, transitati davanti allo stand dei praticanti, si sono domandati cosa stesse succedendo. Hanno parlato con i praticanti per lungo tempo e poi hanno firmato la petizione. Hanno scattato una foto in loro compagnia e hanno detto: «Oggi abbiamo fatto una cosa molto significativa».

Due studenti cinesi hanno riferito ai praticanti di aver conosciuto il Falun Gong tramite Internet . Erano tristi per ciò che stava accadendo in Cina e avrebbero voluto comunicare ai propri familiari ed amici ciò che avevano appreso. «Ci sono ancora tanti studenti cinesi che non conoscono questi fatti», hanno detto. «State facendo una grande cosa. Vi preghiamo di andare avanti».

Sostegno ad Amburgo, in Germania

Sabato scorso i praticanti hanno allestito striscioni e foto nel centro della città e hanno dato una dimostrazione degli esercizi. Molte persone si sono fermate al loro stand.

Il sig. Stanko era felice di parlare con i praticanti. Egli rifletteva frequentemente sul senso della vita. Nondimeno rimaneva spesso turbato quando provava a discutere di questo problema con le persone intorno a lui. Avrebbe voluto conoscere il vero scopo della vita. Ha detto ai praticanti che erano l'unico gruppo di persone con cui poteva davvero parlare di tale questione. Si sentiva sollevato e felice.

Una coppia cinese è passata davanti allo stand dei praticanti. Il marito ha detto: «Il Falun Gong è molto buono. È orribile che la persecuzione stia accadendo proprio nel nostro paese. Tutti dovrebbero avere la libertà di credo». I coniugi hanno incoraggiato i praticanti ad andare avanti e hanno espresso la speranza che la persecuzione finisca al più presto.

Una coppia musulmana proveniente dalla Turchia all’inizio non voleva accettare i materiali dei praticanti, perché pensavano che il Falun Gong fosse una religione. I praticanti hanno esposto loro i fatti e li hanno informati su quante persone praticano il Falun Gong in Turchia. Il marito è rimasto parecchio sorpreso e ha posto molte domande. Alla fine ha preso i materiali e ha chiesto in che modo avrebbero potuto aiutare. Entrambi hanno firmato la petizione.

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