FDIC: Durante il 15° anniversario dell’appello di Pechino, il coraggio sfida sempre più la repressione

Avvocati dei diritti umani e cittadini comuni contestano pacificamente la campagna del regime cinese contro il Falun Gong
 
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NEW YORK- Avvocati per i diritti umani e cittadini incuranti del pericolo stanno sempre più prendendo una posizione pubblica senza precedenti contro la persecuzione del Falun Gong in Cina. Solo pochi anni fa, tali atti erano sconosciuti.

Perché così le persone stanno rischiando così tanto, e che cosa significa questo per la direzione della Cina?

"Questi atti senza precedenti indicano due cose", dice Erping Zhang, portavoce del Falun Dafa Information Center". Uno, il popolo cinese oggi vede la propaganda del governo, tra cui la campagna di odio contro il Falun Gong. In secondo luogo, loro sono così stanchi del regime del Partito Comunista, che sono disposti a rischiare il proprio benessere per battersi per i diritti dei praticanti del Falun Gong, anche se loro non sono praticanti".

Il mese scorso quattro avvocati di spicco del nord-est della Cina sono stati gravemente picchiati per avere rappresentato praticanti del Falun Gong detenuti illegalmente. Dal 2010 il numero di petizioni firmate da cittadini cinesi (spesso utilizzando i loro veri nomi) per protestare contro il sequestro dei praticanti locali del Falun Gong continuano ad aumentare, con alcuni firmatari che si trovano loro stessi di fronte a gravi persecuzioni, che vanno dalle molestie e perdita dei posti di lavoro al carcere e alla tortura.

Questa accresciuta sfida della repressione si pone in mezzo a una persecuzione in corso che rimane una realtà pericolosa per decine di milioni di persone. La tortura è ancora dilagante, e mortale, come nel caso di Yang Chunling, morto ai primi di aprile, dopo sette anni di abusi in carcere. Rapimenti senza accusa, anche per i fratelli di cittadini canadesi che tentano di far visita i propri cari in centri di detenzione, come la signora Chen Yinghua, si verificano regolarmente. E, nonostante l'attenzione di enti governativi come il Congresso degli Stati Uniti e del Parlamento Europeo, non vi è alcuna indicazione che la pratica raccapricciante di uccidere praticanti del Falun Gong, per espiantare e vendere i loro organi per il trapianto, sia cambiata.

Il Falun Dafa Information Center invita i media occidentali in Cina a dare agli atti eroici di questi avvocati e di innumerevoli cittadini l’attenzione che si meritano. Le storie di coloro che si oppongono alla tirannia e al grande rischio per se stessi devono essere raccontate.

L’appello del 25 Aprile è ancora largamente frainteso

Sul 15° anniversario dell'evento che ha proiettato il Falun Gong alla ribalta internazionale - il raduno di oltre 10.000 praticanti vicino al complesso residenziale del governo centrale, il 25 Aprile 1999 - i fatti di ciò che realmente avvenne in quel fatidico giorno, e le forze al lavoro dietro le quinte, restano largamente fraintesi.

La maggior parte dei media occidentali hanno descritto il raduno dei praticanti del ​​25 Aprile come un atto provocatorio che ha provocato la persecuzione che è iniziata tre mesi dopo.

In realtà, un piano per consolidare il potere del PCC sopprimendo il Falun Gong era già pianificato da almeno tre anni, e l’appello del 25 Aprile è stato uno dei tentativi finali per prevenirlo. Nel 1999, il regime cinese aveva già vietato i libri del Falun Gong, pubblicato rapporti diffamatori, molestato i praticanti usando anchelo "spionaggio", la confiscato dei beni come "prove" e, ancora più allarmanti, usato pestaggi e arresti.

Dato che la persecuzione entra nel suo quindicesimo anno, e con una presa di posizione pubblica sempre più incurante del pericolo, diventa sempre più importante raccontare questa storia con precisione e una prospettiva informativa.

Antefatti

Nel luglio del 1999, l’autocratico Partito Comunista Cinese ha lanciato una campagna illegale di arresti, violenza e propaganda contro i cinesi che praticano il Falun Gong (o "Falun Dafa"), con l'intento di "sradicare" la pratica apolitica. Da allora, il Falun Dafa Information Center, con sede a New York, ha riportato oltre 3.000 decessi a seguito di abusi. Le Nazioni Unite, Amnesty International, avvocati cinesi per i diritti umani, e media stranieri hanno documentato torture nei confronti dei praticanti del Falun Gong e decessi per mano di funzionari cinesi. Centinaia di migliaia di cinesi che praticano il Falun Gong rimangono in prigione, rendendoli il più grande gruppo di prigionieri di coscienza in Cina. Il Falun Gong, chiamato anche Falun Dafa, è una pratica di coltivazione - un modo per migliorare il benessere e raggiungere la saggezza spirituale. La pratica, basata sui valori universali di Verità, Compassione e Tolleranza fa parte della Scuola di Budda e si basa su esercizi semplici da imparare, tra cui una meditazione. Si ritiene che alcuni leader del Partito Comunista hanno lanciato la repressione del Falun Gong, temendo la crescente popolarità della pratica (da 70 a 100 milioni) e la sua influenza come movimento spirituale al di fuori del controllo del Partito.

Versione inglese

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