Il 6 marzo 2015, è stata inaugurata la Mostra Internazionale “The Art of Zhen, Shan, Ren” al Talsi Museum District ed i media locali, come la Talsi Television e il giornale "Talsu Vestis", hanno riportato la notizia.
L’inaugurazione della mostra era alle 16:00, ed i visitatori hanno iniziato a venire prima per muoversi liberamente in tutte e quattro le sale del museo, dove le opere d’arte erano esposte.
La direttrice del Museo,la signora Mirdza Jonele, ha tenuto un discorso al pubblico presente all’inaugurazione e poi ha introdotto i curatori della mostra.
Cerimonia di apertura
In un breve discorso, uno degli organizzatori della mostra ha detto ai visitatori che la mostra ha girato più di 50 paesi e 300 città in tutto il mondo, dal 2004, e sarà possibile visitarla a Talsi fino al 12 aprile 2015.
Durante questo discorso, i visitatori hanno avuto modo di sapere che l'autore della mostra è uno scultore cinese, il professor Zhang Kunlun, i cui dipinti e sculture, sono ben noti in tutto il mondo. Per creare questa esposizione, un riflesso della bellezza della pratica del Falun Gong, il coraggio inflessibile dei suoi discepoli, e la brutale repressione contro di loro in Cina, il professore ha riunito molti artisti provenienti da diversi paesi. Quattro di questi artisti hanno personalmente subito la severa persecuzione del regime comunista cinese contro la Falun Dafa. L'essenza di ogni opera d'arte contiene Verità, Compassione e Tolleranza, qualità complete che costituiscono la base della moralità umana.
Alla fine del loro discorso, gli organizzatori hanno espresso la loro gratitudine al personale del Talsi Museum e del Consiglio Comunale di Talsi, così come agli sponsor, per il loro supporto nell'organizzazione della mostra.
Dopo il discorso degli organizzatori, i visitatori hanno avuto l'opportunità di assistere a un inusuale, bellissimo e antico spettacolo di danza cinese il: "Puro Loto". Il suo significato più profondo è la purificazione di un essere umano e la ricerca della luce.
Spettacolo di danza "Puro Loto" |
Successivamente, il direttore del museo ha invitato a parlare il signor Aivars Lacarus, il Presidente del Consiglio Comunale di Talsi. Il signor Lacarus ha detto che dopo aver visto queste opere d'arte è stato profondamente colpito. Quando ha visto i contenuti artistici, che erano profondi e parlavano alla gente, ha percepito una forte convinzione nella bontà in questi dipinti. Il signor Lacarus ha detto che, anche se le cose che si vedono nelle opere esposte accadono lontano da noi: "Sono come un dono per noi mentre stiamo raggiungendo il 25° anniversario dell'indipendenza del nostro paese. In una certa misura, molte cose sono anche la nostra storia; e naturalmente, una cultura è diversa da un’altra, e una nazione differisce da un'altra. Anche i regimi sono diversi in una certa misura, ma hanno ancora qualcosa in comune : questa atrocità verso un essere umano, il tentativo di controllare i loro pensieri, la loro volontà e la loro fede. Questa mostra indica la via da percorrere per mantenere la propria fede e per prendere sempre posizione per se stessi e per la propria fede... Grazie per questa mostra, è davvero un grande dono sia per la nostra regione e penso, senza esagerare, per tutta la Lettonia".
Alla fine della cerimonia di apertura, i visitatori sono stati informati delle varie sezioni della mostra, e poi hanno potuto vedere i dipinti, accompagnati dalle guide.
Come ricordo della mostra, gli ospiti hanno ricevuto fiori di loto realizzati con la tecnica degli origami | I visitatori guardano i dipinti |
Curatore della mostra rilascia un’intervista a un mezzo di informazione regionale |
C'era una ragazza che era venuta alla mostra insieme con la nonna. Lei studia la lingua cinese e ha in programma di andare in Cina. Mentre parlava con una guida ha avuto modo di conoscere la pratica del Falun Gong, così come la verità sulla situazione reale relativa alla violazioni dei diritti umani in Cina. La guida ha detto loro che, fino al 1999, le persone in Cina erano libere di praticare la coltivazione della Falun Dafa, ma quando il Partito Comunista Cinese si è reso conto che molti milioni di persone si coltivavano in base ai principi "Verità, Compassione e Tolleranza", si è sentito minacciato e ha iniziato la persecuzione contro i praticanti. Da allora i praticanti sono detenuti nelle prigioni e nei campi di lavoro, vengono torturati ed i loro organi vengono prelevati. Dopo aver parlato con la guida hanno osservato i dipinti molto a lungo.
Anche uno specialista di agopuntura locale ha partecipato all’inaugurazione della mostra. Era già a conoscenza della repressione contro il Falun Gong, e adesso era interessato a dove poter acquistare lo Zhuan Falun, il libro principale della pratica del Falun Gong. Ha chiesto se oggi la persecuzione in Cina è diminuita. La guida gli ha detto che la repressione è ancora in corso, ma ora è organizzata in modo più segreto. La società internazionale pone sempre più attenzione alle violazioni dei diritti umani in Cina e il regime non osa più reprimere il Falun Gong così apertamente.
Due uomini si sono rivolti a una guida dicendo che dopo aver visto la mostra sono giunti a una conclusione: le scene nei dipinti sono simili a quelle del Cristianesimo. La guida gli ha risposto che, in molte fedi, le persone affrontano la questione degli Dei, del Paradiso e dell'Inferno. Ha aggiunto che il regime comunista sostiene l'ateismo e nega il divino e quindi la gente non ha paura di fare cose malvagie e non crede che riceverà una punizione per le sue azioni. Uno degli uomini ha espresso la sua indignazione per le atrocità contro i praticanti del Falun Gong in Cina.
Anche una donna che vive a Talsi, e partecipa regolarmente alle attività del Talsi Museum, era venuta alla mostra. Ha ascoltato con grande interesse la guida illustrare ognuno dei dipinti. Si è commossa soprattutto guardando i dipinti sulla persecuzione in Cina. Ha ammesso che non poteva nemmeno immaginare che qualcosa di simile fosse in corso ai giorni nostri. "È incredibile che la vita delle persone non significhi niente là!", ha detto. Era sconvolta dal fatto che anche i bambini sono vittime di queste campagne oltraggiose in Cina, che entrano in carcere insieme ai loro genitori o diventano dei senzatetto. Ha posto molte domande sulla pratica di coltivazione e, prima di andare via, ha detto che sarebbe ritornata a vedere la mostra ancora una volta, quando ci saranno meno visitatori.
* * *
Potete stampare e diffondere gli articoli ed i contenuti pubblicati su Clearharmony, ma per favore citate la fonte.