(Minghui.org) Il 23 giugno i praticanti del Falun Gong hanno manifestato davanti al consolato cinese di Los Angeles per annunciare che tre cittadini hanno presentato delle denunce penali contro Jiang Zemin, l'ex leader del regime comunista cinese che ha lanciato la persecuzione del Falun Gong nel 1999.
Manifestazione davanti al consolato cinese |
Il signor Zhang Jin, le signore Li Shuying e Shi Zhenghua hanno recentemente presentato le loro denunce alla Corte Suprema del Popolo e alla Procura Suprema del Popolo di Pechino (Cina).
Il signor Zhang Jin e le signore Li Shuying e Shi Zhenghua (da sinistra a destra) mostrano le copie delle denunce contro Jiang Zemin |
Ondata di denunce penali
Da maggio 2015 migliaia di praticanti cinesi del Falun Gong hanno presentato denunce contro Jiang in Cina. Per esempio tra il 19 ed il 25 giugno 2015 ben 13.109 praticanti e loro famiglie hanno presentato delle denunce contro Jiang ai suddetti ministeri.
Alla manifestazione di Los Angeles i tre praticanti che hanno citato in giudizio Jiang hanno parlato delle loro denunce. Le accuse comprendono tortura, genocidio, omicidio, omicidio extragiudiziale, prelievo e traffico d’organi sostenuto dallo stato cinese, stupro, abuso sessuale, lavoro forzato, arresto e detenzione illegale, abuso di potere, privazione illegale della libertà di religione, furto e distruzione di proprietà.
La signora Shi Zhenghua
La querelante Shi Zhenghua annuncia la sua causa contro l’ex dittatore della Cina Jiang Zemin |
La signora Shi, residente in California, è originaria della città di Tianjin. È stata detenuta illegalmente per nove anni nel Campo di Lavoro Forzato femminile di Tianjin per aver praticato il Falun Gong. È stata torturata e costretta a lavorare 12 ore al giorno.
Il signor Zhang Jin
Il querelante Zhang Jin annuncia la sua causa |
Il signor Zhang, residente in California, è originario della città di Hefei, provincia di Anhui, Cina. È stato imprigionato per otto anni.
Il 21 agosto 2001 è stato arrestato per aver riportato sul sito web Minghui che due praticanti locali del Falun Gong sono morti a causa della persecuzione. Per 14 giorni è stato interrogato e torturato ininterrottamente.
Mentre era in prigione le guardie lo hanno costretto a presenziare ad una sessione di lavaggio del cervello nel 2003 e nel 2004. È stato costretto a vedere programmi video che diffamano il Falun Gong per 16 ore di fila.
Anche suo fratello maggiore è stato imprigionato due volte per il suo credo nel Falun Gong.
La signora Li Shuying
La querelante Li Shuying annuncia la sua causa |
La signora Li è un’insegnante in pensione di 73 anni, originaria di Pechino. È stata detenuta molte volte, per un totale di quasi 6 anni.
Le sono stati assegnati tre detenuti per monitorarla tutto il giorno. L’hanno privata del sonno e l’hanno costretta a sedersi su uno “sgabellino” (strumento di tortura) per molte ore.
Dopo essere stata rilasciata i funzionari della zona hanno continuato a controllarla e molestarla, hanno pure registrato le sue conversazioni telefoniche. Diverse volte la casa è stata saccheggiata dalla polizia, che le ha confiscato due computer ed i libri del Falun Gong.
Suo marito è deceduto in giovane età a causa della forte pressione subita.
Azioni legali per accrescere la consapevolezza
Il professore Wu Yingnian parla alla manifestazione |
Il professore Wu Yingnian, ospite della manifestazione, ha detto che le tre cause sono tra le migliaia di quelle presentate contro Jiang Zemin il mese scorso.
“La realtà è che ogni praticante del Falun Gong e la sua famiglia hanno vissuto la persecuzione”, ha detto. “L’importanza delle denunce è molto di più che cercare giustizia in quanto vittime. Esse aiutano le persone ad accrescere la consapevolezza sulla persecuzione del Falun Gong da parte di Jiang e del regime comunista. Queste azioni sostengono la giustizia sociale”.
Un rappresentante di un praticante del Falun Gong, il signor Li Youfu, ha commentato che i crimini elencati nelle denunce presentate dai praticanti del Falun Gong sono un numero molto piccolo rispetto al numero dei crimini commessi da Jiang.
“Il prelievo forzato d’organi ed il loro traffico, sostenuto dallo stato cinese, sono i casi più estremi di violazioni dei diritti umani. Nemmeno Hitler con i suoi campi di concentramento può competere con le atrocità commesse da Jiang”.
Il signor Li ha incoraggiato tutte le vittime di Jiang a superare la paura e presentare le denunce contro di lui.
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