Persone in coda in attesa dell'apertura della Sala Fronte del Porto Filmclub del Cinema Astra e sala gremita in occasione della proiezione del docufilm “Free China il coraggio di credere”.
La visione del film verità che svela le atrocità del regime cinese è stato organizzato in collaborazione con l'Assessorato alla Cooperazione internazionale e al Decentramento del Comune di Padova.
Un lungo applauso è stato spontaneamente tributato dai presenti al termine del film e successivamente numerose domande hanno caratterizzato il dibattito organizzato in chiusura della serata.
Il richiamo ai valori universali presenti nella millenaria cultura cinese ormai quasi perduta e il toccante richiamo presentato dall'avvocato Carlos Iglesias a Ginevra il 24 giugno scorso ai responsabili delle Nazioni Unite hanno contrassegnato l'introduzione al dopo film.
Sgomento e incredulo, l'attento pubblico patavino ha stimolato le risposte dei rappresentanti dell'Associazione Culturale il Ponte Onlus sui motivi della persecuzione di una pratica benefica esercitata da persone pacifiche, sul perché non se ne parli nei notiziari o sui giornali o tra la gente o all'interno delle università, su come reagiscono i cinesi al di fuori del loro paese, se ci sono sanzioni nei confronti delle aziende occidentali che si avvalgono della produzione imposta all'interno dei laogai.
A tutti è stata data risposta, ricordando che questa violenta repressione si fonda su malvagità e gelosia, sulla paura di perdere un potere esercitato con la forza, sul negare l'esistenza del divino e che il bene sia ricompensato con il bene.
Al termine dell'incontro le persone hanno avuto parole di ringraziamento per essere state partecipi e informate. Molteplici le richieste di informazioni sulla diffusione della Falun Dafa e per praticare gli esercizi, ma anche richieste di nuove proiezioni del film.
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