(Minghui.org) Il 1° novembre 2015, i turisti che visitavano la Torre Eiffel sono stati attirati dalla dimostrazione dei pacifici esercizi del Falun Gong e dai tabelloni informativi allestiti in Piazza della Libertà e dei Diritti Umani.
Per molti visitatori era la prima volta che sentivano parlare del Falun Gong e della persecuzione di questo antico credo spirituale in Cina. Erano scioccati nell'apprendere che i praticanti del Falun Gong vengano torturati e subiscano addirittura il prelievo dei loro organi, mentre sono ancora in vita, solo perché rivendicano il diritto di comportarsi secondo i principi del Falun Gong di Verità, Compassione e Tolleranza.
Molte persone hanno firmato la petizione, sostenendo lo sforzo dei praticanti del Falun Gong nel sensibilizzare il pubblico riguardo la brutale persecuzione e nella speranza che il principale responsabile, l'ex dittatore cinese Jiang Zemin, venga portato al più presto davanti alla giustizia.
I turisti firmano la petizione che chiede la fine del crimine del prelievo forzato d’organi da parte del Partito Comunista Cinese, in Cina |
I praticanti del Falun Gong dimostrano gli esercizi vicino alla Torre Eiffel |
Il signor Deschamps e sua moglie, mentre passeggiavano in Piazza della Libertà e dei Diritti Umani, hanno firmato la petizione che chiede la fine del prelievo forzato d’organi e di portare i principali responsabili davanti alla giustizia.
"Il prelievo forzato d’organi è orribile", ha detto il signor Deschamps.
"È così velato ma orribile", ha ribadito la moglie. "Dovrebbe essere noto a tutto il mondo e tutti dovrebbero conoscerlo", ha aggiunto. "Spero che la verità venga rivelata attraverso il processo di Jiang Zemin".
Stéphanie Aral, un’altra passante, ha detto:"In ogni caso, il prelievo forzato d'organi è inaccettabile".
Una coppia di francesi in pensione erano completamente sconvolti dopo aver appreso i crimini del prelievo forzato d’organi: "È davvero inimmaginabile che una cosa del genere accada oggi, nel 2015. È un crimine contro l'umanità".
Il signor Parthélemy, un insegnante, ha firmato la petizione dicendo: "Se qualcuno in qualche parte del mondo soffre delle pene, significa che tutta l'umanità soffre. Noi siamo interconnessi e gli esseri umani devono rispettarsi l'un l'altro".
Molti turisti cinesi sono venuti a conoscenza della persecuzione del Falun Gong, un’informazione inaccessibile una volta tornati in Cina. Hanno seguito i consigli dei praticanti del Falun Gong dimettendosi dal Partito e dalle sue organizzazioni affiliate.
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