(Minghui.org) Dopo la violenta repressione, che ha avuto inizio nel luglio 1999, sono stata imprigionata a causa della mia fede nella pratica del Falun Gong e perché spiegavo alla gente la verità sulla persecuzione. Nei cinque anni che ho passato in prigione mio figlio piccolo è cresciuto senza l'amore e le cure di sua madre.
Un figlio rancoroso mi si apre
Le difficoltà subite in mia assenza, unite alla propaganda diffamatoria del regime cinese che aveva dovuto ascoltare, avevano allontanato mio figlio da me. Quando sono tornata mio figlio era solito arrabbiarsi furiosamente con me, mi accusava di essere coinvolta in politica e di lavorare contro il Partito Comunista Cinese (PCC). Si indignava per il fatto che dei praticanti di tanto in tanto mi facessero visita.
Non ho serbato alcun rancore verso di lui per il suo comportamento. Ho invece fatto tutto il possibile per prendermi cura di lui e aiutarlo. Cercavo di parlargli dei benefici della pratica del Falun Gong ogni volta che ne avevo possibilità. Gli ho anche spiegato le azioni malvagie commesse dal PCC in passato, come scritto nei Nove Commentari sul Partito Comunista
Mio figlio ha iniziato gradualmente ad aprirmi il suo cuore ed è stato in grado di sbarazzarsi dell'influenza delle bugie del PCC. Ha accettato di dimettersi da membro dei Giovani Pionieri e ha iniziato a sostenere le attività di chiarimento della verità che io ed altri praticanti portavamo avanti.
Dopo che la gente ha iniziato a citare in giudizio Jiang Zemin, per aver dato il via alla persecuzione, gli ho suggerito che anche le famiglie dei praticanti del Falun Gong dovessero partecipare allo sforzo di citare in giudizio Jiang e di farsi avanti per il Falun Gong. In un primo momento, frenato dalla paura, non mi ha risposto.
Ho ritentato dopo pochi giorni: "Il bene è destinato a prevalere sul male", gli ho detto, ma lui ancora non ha detto nulla.
Alcuni giorni dopo gli ho detto nuovamente: "Ora ci sono oltre 160.000 persone che stanno citando in giudizio Jiang Zemin".
Questa volta ha risposto: "Non ho più paura. Voglio anch'io denunciare Jiang ed userò il mio vero nome".
Il cambiamento di mia nuora
Dopo che mio figlio si è sposato lui e sua moglie hanno iniziato a vivere con me e con mio marito nella maniera tradizionale cinese. Ben presto mi sono trovata a dover affrontare un rapporto spigoloso con mia nuora.
Ogni volta che aveva qualcosa da ridire su di me, trattavo la cosa come un'opportunità per migliorarmi piuttosto che arrabbiarmi con lei. L'ho trattata con gentilezza e con comprensione secondo la mia illuminazione nei principi del Falun Gong di Verità, Compassione e Tolleranza.
Le ho raccontato della mia coltivazione e di quella di altri praticanti, le ho spiegato come avessimo beneficiato della nostra coltivazione, di quello che le divinità hanno dato alla nostra cultura e il principio di: "Il bene viene premiato con il bene e il male con il male". A poco a poco il nostro rapporto è diventato sempre più amichevole e armonioso.
Loro hanno avuto un bambino e, due anni fa, mio nipote non riusciva a dormire e continuava a piangere forte fino a notte inoltrata. Gli ho fatto ascoltare la mia audio conferenza MP3 del Falun Gong. Si è rapidamente calmato e si è addormentato subito dopo.
Mio nipote non ha più avuto questo problema. Mia nuora è rimasta toccata dall'accaduto e mi ha detto: "Il Falun Gong è veramente buono!".
Questa primavera tutti i miei familiari, tranne me, hanno dovuto assumere dei farmaci per curare una malattia stagionale. Mia nuora ha detto a mio marito: "Guarda papà, solo mia mamma non è malata, non pratica inutilmente il Falun Gong. Il Falun Gong è veramente buono!".
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