(Minghui.org) Il signor Li Yuqin di Shanghai è morto 17 ore dopo che la polizia ha assediato la sua abitazione, tagliato l'acqua e la corrente elettrica.
Il 19 gennaio, intorno alle ore 10:00, un gruppo di agenti di polizia hanno fatto irruzione nella casa del 68enne con l'intento di arrestare sua figlia e suo genero, presumibilmente per una querela che la giovane coppia aveva presentato sei mesi fa contro l'ex dittatore cinese Jiang Zemin.
Sia la signora Li Wenjuan, moglie del signor Li, che la loro figlia Li Li e suo marito Hou Yagang, sono praticanti del Falun Gong. Da quando nel 1999 Jiang ha lanciato la persecuzione di questa disciplina spirituale, i tre sono stati più volte arrestati e detenuti per essersi rifiutati di rinunciare al loro credo.
Il signor Li era caduto alcuni giorni fa e al momento in cui gli agenti si sono presentati per importunare la sua famiglia, era ancora costretto a letto. Non riuscendo a forzare la porta d'ingresso, la polizia ha disposto la disattivazione di tutte le utenze dell'abitazione.
Nel pomeriggio, traumatizzato da quanto stava accadendo, il signor Li è svenuto. La moglie e i figli hanno quindi supplicato gli agenti di ripristinare la fornitura dell'acqua e dell'elettricità nella casa, ma loro si sono rifiutati.
Gli agenti non hanno concesso ai familiari di uscire dalla casa e hanno negato l'intervento del medico. L'uomo non è riuscito a riprendersi e intorno alle 03:00 del mattino seguente è deceduto. La polizia ha lasciato l'abitazione solo il giorno successivo.
Il signor Li aveva avuto un incontro ravvicinato con la morte già sei anni fa. Era il 5 giugno del 2009 quando, dopo aver arrestato la moglie mentre andava a far visita ad un'altra praticante del Falun Gong, la polizia lo aveva arrestato insieme a sua figlia e a suo genero. Tuttavia, il signor Li era stato rilasciato il giorno successivo in conseguenza ad un attacco di cuore.
Sfortunatamente, questa volta, lo spavento causato dall'intervento della polizia gli è costato la vita.
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