(Minghui.org) Tra me e alcuni praticanti sono sorti degli attriti perché non avevano accettato una mia proposta. In superficie, sembrava che stessi facendo una buona cosa per gli altri, ma la mia idea era stata respinta. Ero abbastanza turbato, ma non riuscivo a individuare il motivo del mio disagio.
Una mattina, dopo aver letto lo Zhuan Falun, ho capito che, anche se la mia proposta era buona, avevo messo troppa enfasi su me stesso, sottolineando che quello che avevo detto era giusto e che gli altri mi avrebbero dovuto seguire.
Il Maestro ha detto:
“....avevano scoperto alcune verità e si erano resi conto che alcune cose a cui la gente comune credeva erano sbagliate. All'inizio, insegnarono come compiere buone azioni e non andarono contro le altre religioni, ma, con il passare del tempo, la gente finì per credere a loro e a pensare che quello che dicevano fosse giusto; cominciarono a venerarli sempre più e persero la fede nelle religioni”.(Zhuan Falun)
Ho pensato a questo scenario. Se mi fosse importato troppo del fatto che la mia comprensione era giusta e avessi convinto gli altri a seguire il mio modo di fare, avrei potuto inavvertitamente promuovere me stesso e creare qualcosa di nuovo da seguire. Questo avrebbe potuto danneggiare la Fa e guidare le persone nella direzione opposta alla Fa.
Il Maestro ci ha insegnato:
"Così, d’ora in poi, qualunque cosa facciate o qualunque cosa diciate, dovrete considerare gli altri - o perfino le future generazioni - come pure l'eterna stabilità della Dafa". (Da “La natura di Budda è senza omissione” in Essenziali per ulteriore avanzamento)
Dopo aver realizzato il pericolo dell’attaccamento a convalidare me stesso, ho pensato al mio rapporto con i non-praticanti. Molte persone d'affari mi avevano chiesto di collaborare con loro perché sentivano che ero onesto e degno di fiducia.
Proprio di recente un parente mi ha proposto ancora una volta di mettermi in affari con lui, ma questo parente non riconosce la Dafa. Crede che il mio livello morale sia elevato, ma che questo non abbia nulla a che fare con il fatto che io pratichi la Dafa.
Ora mi rendo conto che questo è accaduto perché ho convalidato me stesso, non la Fa. Faccio sempre le cose per gli altri, in modo che la gente pensi che io sia una brava persona. Pensavo che se le persone riconoscevano che ero una brava persona, voleva dire che riconoscevano la Dafa. In realtà, mi sbagliavo.
Quando faccio le cose per gli altri, ho anche una lieve mentalità a perseguire le cose e a salvare la mia reputazione. Avere tali pensieri è molto pericoloso per un praticante.
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