Pubblico ministero mostra simpatia per l'imputato praticante del Falun Gong, avvocato chiede l'assoluzione

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(Minghui.org) Con un raro colpo di scena il pubblico ministero del processo di un residente della contea Jianshui ha espresso simpatia per lui dopo aver ascoltato le argomentazioni della difesa.

Deng Hui è stato processato il 25 marzo per aver presentato una denuncia contro Jiang Zemin. Egli ritiene l'ex dittatore cinese responsabile di aver lanciato la persecuzione del Falun Gong che ha comportato i suoi ripetuti arresti.

L'avvocato ha sottolineato che non vi è mai stata alcuna legge che criminalizza il Falun Gong. Ha aggiunto che è stato Jiang ad aver minato l'applicazione della legge e ad aver violato il diritto costituzionale alla libertà di credo dei praticanti.

Il pubblico ministero ha ammorbidito i toni, ma l'avvocato le ha ricordato: "Qui non si parla solo del mostrare simpatia, si parla di una assoluzione piuttosto che di una condanna. Il mio cliente non ha infranto nessuna legge e dovrebbe essere assolto senza condizioni".

Processo “a porte aperte” chiuso al pubblico

Il presunto processo "a porte aperte" del signor Deng è stato invece chiuso al pubblico e l'aula si è riempita di agenti del governo.

Il 5 ottobre dello scorso anno Deng era di ritorno da una visita nella sua città natale quando è stato catturato presso la locale stazione ferroviaria. La polizia lo aveva cercato ed ha poi perquisito la sua casa in affitto. Il pubblico ministero Zhang Yujiao ha confiscato i suoi oggetti personali, compresi i materiali del Falun Gong e le copie della sua denuncia contro Jiang utilizzandola come prova contro di lui.

Le argomentazioni della difesa cambiano la prospettiva del pubblico ministero

Durante la sua deposizione il signor Deng ha spiegato che non c'è niente di sbagliato nel possedere materiale del Falun Gong e denunciare Jiang. Ha raccontato agli spettatori presenti e alla corte il suo calvario per essersi rifiutato di rinunciare alla sua fede nel Falun Gong.

È stato condannato due volte ai lavori forzati, per un totale di più di cinque anni. Quando non era in prigione faticava a trovare un lavoro decente, dato che i potenziali datori di lavoro temevano possibili implicazioni a causa della sua fede. Alla fine, nel 2008, aveva trovato un buon lavoro, ma ha dovuto presto lasciarlo dopo che il capo è stato più volte posto sotto pressione dalla polizia perché lo licenziasse.

A giugno dello scorso anno Deng ha inviato la sua denuncia penale contro Jiang; è stato arrestato quattro mesi dopo. Il suo avvocato ha sottolineato che Deng stava esercitando il suo diritto costituzionale di chiedere giustizia contro Jiang, colpevole di aver violato la libertà di credo.

Il pubblico ministero Zhang ha detto: "In questo momento mi sento molto vicino al signor Deng".

L'avvocato le ha ricordato che la questione era seria, assoluzione o condanna, e non solo una questione di simpatia. Ha esortato il giudice Zou Wen ad assolvere il suo cliente senza condizioni.

Zou ha aggiornato l'udienza senza emettere una sentenza. La famiglia e l'avvocato hanno promesso di continuare i loro sforzi per far si che il signor Deng venga liberato.

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Scenario

Nel 1999 Jiang Zemin, come capo del Partito Comunista Cinese, contro la volontà degli altri membri del comitato permanente del Politburo, lanciava la violenta repressione del Falun Gong.

Nel corso degli ultimi 16 anni migliaia di praticanti del Falun Gong sono stati torturati a morte. Il bilancio attuale è probabilmente più alto poiché tale informazione viene strettamente censurata in Cina. Molti sono stati torturati per la loro fede e molti altri uccisi per i loro organi. Jiang Zemin è direttamente responsabile di aver dato inizio e condotto questa brutale persecuzione.

Il 10 giugno 1999, sotto la sua personale direzione, il Partito Comunista Cinese ha istituito un organo di sicurezza extralegale, l'Ufficio 610. Quest'organo ha la precedenza sulle forze di polizia e sul sistema giudiziario nello svolgimento degli ordini di Jiang per quanto riguarda il Falun Gong: “Rovinare la loro reputazione, distruggerli economicamente ed eliminarli fisicamente”.

La legge cinese permette che i cittadini ricorrano alle cause penali e molti praticanti stanno ora esercitando tale diritto sporgendo denunce penali contro l'ex dittatore.

Versione inglese

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