(Minghui.org) “Sono stato in molti luoghi della Cina, ma non ho mai sentito parlare di questo orribile crimine commesso contro i praticanti del Falun Gong. Il regime cinese sta perseguitando per la loro fede, delle persone innocenti. Questo è assolutamente inaccettabile! Dobbiamo fermare la persecuzione!”.
Queste sono state le sincere parole di uno spagnolo che ha firmato la petizione per chiedere la fine della persecuzione. Lo scorso sabato, i praticanti di Madrid hanno organizzato delle attività per commemorare i diciassette anni trascorsi dalla protesta pacifica dei praticanti del Falun Gong tenutasi fuori dal complesso del governo centrale cinese.
Il 25 aprile 1999, più di 10.000 praticanti del Falun Gong si sono riuniti a Pechino, per protestare contro l’illegale arresto di diversi praticanti e per rivendicare la loro libertà di credo.
Tre mesi dopo, l’ex dittatore cinese Jiang Zemin ha lanciato una campagna a livello nazionale contro il Falun Gong.
Da allora, i praticanti di tutto il mondo, inclusi quelli di Madrid, hanno continuato la loro protesta non violenta contro la persecuzione.
Il 23 aprile, molti residenti di Madrid sono rimasti scioccati nell’apprendere che i praticanti in Cina sono soggetti ad arresto, tortura e addirittura sono uccisi per prelevare i loro organi, semplicemente per la loro fede; i cittadini hanno quindi firmato la petizione, condannando i crimini commessi dal Partito Comunista Cinese.
I praticanti di Madrid inoltre hanno aiutato molti cinesi a chiarire i loro dubbi sulla persecuzione e alcuni, durante la giornata, si sono dimessi dal PCC e dalle sue organizzazioni affiliate.
Gli striscioni mostrano alle persone il prelievo forzato degli organi e le torture subite dai praticanti |
Passanti firmano la petizione fuori dall’Ambasciata cinese di Madrid |
Passanti, in Piazza Callao, leggono i cartelloni e pongono domande |
Una mamma: “Spero che la persecuzione finisca presto!”
Una donna di mezza età ha firmato la petizione dopo aver appreso cosa sta succedendo ai praticanti in Cina.
Successivamente ha radunato la sua famiglia, così che potessero firmare anche loro e ha dichiarato: “Spero veramente che la persecuzione finisca presto, così che i cinesi possano godere della libertà di credo!”.
Un giovane ragazzo cinese chiarisce le sue incomprensioni
Un giovane ragazzo cinese indugiava di fronte ai cartelloni mentre ascoltava attentamente un praticante che parlava dei fatti accaduti il 25 aprile 1999; il ragazzo aveva sempre pensato che i praticanti del Falun Gong avessero assediato il complesso del governo centrale.
La spiegazione del praticante ha chiarito le sue incomprensioni, e ha deciso di cercare maggiori informazioni riguardo al Falun Gong e la persecuzione.
Una visita ai parenti cinesi permette di conoscere la realtà sul Falun Gong
Una coppia cinese, in visita presso la propria figlia a Madrid, era inizialmente a disagio quando una praticante li ha raggiunti per dar loro i materiali informativi.
La moglie ha letto i volantini e ha chiesto: “Cosa? L’auto immolazione era una messa in scena?”.
La praticante ha spiegato che quell’evento era stato accuratamente orchestrato dal PCC e usato per diffamare il Falun Gong e istigare l’odio pubblico nei confronti della pacifica pratica di meditazione. La praticante ha poi raccontato la sua esperienza: molti dei suoi familiari sono stati perseguitati per la loro fede fino alla morte. Lei è stata fortunata ad emigrare in Spagna e si sente in obbligo di informare le persone sulle cose che accadono in Cina.
Il marito si è quindi rilassato e ha dato supporto alla praticante. Ha poi iniziato a fare domande ed è diventato solidale alla causa.
Un turista cinese fotografa la commemorazione
Un turista cinese ha fatto molte foto ai cartelloni e ha detto che avrebbe condiviso le informazioni con i suoi amici; conosceva già i fatti degli arresti e della tortura dei praticanti, ma ancora si domandava il perché il Falun Gong “Non permette alle persone di andare dal dottore”.
Un praticante ha risposto: “Da nessuna parte nei libri del Falun Gong è stato mai scritto che alle persone sia proibito far uso di cure mediche. Il PCC ha inventato queste bugie per ingannare le persone”. Il signore annuendo ha detto: “Ho visto”.
Uno studente cinese si dimette dal PCC
I praticanti erano in procinto di andarsene, quando uno studente cinese è corso verso lo stand, arrivando quasi senza fiato. Ha chiesto: “Avete del materiale informativo da darmi? Vorrei qualche copia da far vedere ai miei compagni di classe”. Aveva sentito parlare del prelievo forzato degli organi dai praticanti vivi e voleva aiutare a diffondere la notizia; si è poi dimesso dal PCC.
Informazioni sulla “protesta pacifica del 25 aprile”
Video: La protesta che ha cambiato la Cina: un film documentario di 21 minuti
L’appello Pacifico del 25 aprile 1999: una discussione sull’argomento da molte angolazioni
Eventi del 25 aprile: un reportage degli eventi rimarcando gli anniversari del 25 aprile
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