(Minghui.org) Il 14 gennaio 2016, un bambino di 6 anni è rimasto traumatizzato nel vedere la polizia portare via suo padre proprio davanti a suoi occhi. Cinque mesi più tardi ha poi dovuto far fronte ad un altro brutto colpo emotivo: suo padre è stato condannato al carcere per essersi opposto alla persecuzione del Falun Gong.
Il padre del bambino si chiama Ding Qingyan, è un praticante del Falun Gong della città di Huludao, ed è stato arrestato alcuni mesi dopo aver presentato una denuncia penale contro l'ex dittatore cinese Jiang Zemin per aver avviato la persecuzione.
Quello stesso giorno è stato arrestato anche un altro praticante locale, il signor Pei Zhonghua.
Il 13 giugno, i due uomini sono stati condannati ciascuno ad un anno di reclusione e al pagamento di una multa di 5.000 yuan (680 euro circa), e di conseguenza hanno entrambi presentato ricorso.
Prima del processo congiunto che si è tenuto il 23 maggio, i funzionari di polizia e del tribunale hanno tentato di persuaderli a non avvalersi dei loro avvocati, ma loro si sono rifiutati.
Nonostante i due praticanti non siano mai stati interrogati mentre erano sotto custodia della polizia, i loro legali hanno scoperto che tra i documenti del caso sono stati messi a verbale alcuni interrogatori falsificati.
Il giorno della sentenza, sono stati ammessi all'interno dell'aula solamente cinque familiari dei due uomini sotto processo. I restanti posti a sedere sono stati occupati dagli agenti di polizia e dai funzionari del tribunale.
Il giudice ha spesso interrotto gli avvocati della difesa mentre stavano facendo le loro arringhe e si è rifiutato di lasciare esporre ai due imputati le loro dichiarazioni finali.
Il signor Ding è tuttora detenuto. Il signor Pei è stato invece rilasciato su cauzione cinque giorni dopo l'arresto, tuttavia non è ben chiaro se stia attendendo a casa o in detenzione, i risultati del ricorso.
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