(Minghui.org) Numerosissimi praticanti del Falun Gong, in Cina e all’estero, hanno presentato denunce penali contro Jiang Zemin, l'ex leader del Partito Comunista Cinese che ha iniziato la persecuzione del Falun Gong.
Migliaia di persone, tra cui anche molti funzionari di tutta la Cina, hanno dimostrato solidarietà per i praticanti. Molti di loro hanno anche sottoscritto la petizione per richiedere l’apertura di un'inchiesta sui crimini commessi da Jiang.
Il 25 aprile 2016 si è tenuta una conferenza nazionale durante la quale i partecipanti hanno sottolineato l’importanza di riconoscere ai cittadini cinesi il diritto fondamentale della libertà di credo religioso, come previsto dalla costituzione cinese.
Il mese successivo un funzionario del governo provinciale si è recato in una delle province del Paese per saperne di più sulle denunce penali presentate contro Jiang Zemin dai praticanti del Falun Gong.
È importante sottolineare che la persecuzione del Falun Gong era stata particolarmente grave in quella provincia costiera dal 1999, cioè da quando il regime aveva dato inizio alla campagna persecutoria.
Per cooperare con l'inchiesta, il dipartimento di polizia della contea e l’Ufficio 610 avevano arrestato molti praticanti del Falun Gong che avevano sporto querela contro Jiang utilizzando il vero nome.
Durante l'incontro gli agenti di polizia della contea e gli agenti dell'Ufficio 610 hanno fortemente redarguito i praticanti. Tuttavia essi non si sono lasciati intimidire dalle parole degli agenti e, invece, hanno raccontato di quanto avessero beneficiato dalla pratica del Falun Gong e di come erano stati perseguitati a causa delle loro convinzioni.
Quando gli ufficiali di polizia e gli agenti dell'Ufficio 610 sono andati via, il funzionario ha invitato i praticanti a cena. Ha detto loro che provava solidarietà per il Falun Gong e che era a conoscenza della persecuzione che avevano dovuto subire.
La guardia del Centro di detenzione: "Perché mandate qui un innocente?"
Nel maggio del 2016 una praticante del Falun Gong è stata arrestata per aver presentato una denuncia penale contro Jiang Zemin.
La polizia ha portato la praticante al centro locale di detenzione. Quando la guardia del centro ha scoperto che gli ufficiali avevano arrestato una praticante del Falun Gong, ha detto loro: "I praticanti del Falun Gong sono persone buone. Lei non deve finire qui. Fareste meglio a lasciarla andare".
L'ufficiale ha insistito affinché venisse accettata, ma la guardia si è rifiutata di trattenerla, dicendo che la donna soffriva di "pressione alta".
"Solo voi avete il coraggio di dire la verità"
Un uomo di 70 anni ha preso un volantino che parlava della persecuzione.
"Ammiro più di chiunque altro voi praticanti del Falun Gong", ha confessato. "Solo voi avete il coraggio di dire la verità. Ho sempre creduto che il caso dell' auto-immolazione di piazza Tiananmen fosse stata una farsa. Ci sono praticanti in tutto il mondo. Come mai un caso di auto-immolazione è accaduto solo in Cina?".
Ha continuato dicendo: "Per tanti anni il regime ci ha riempito di bugie. Il Falun Gong è stato dipinto come sicuro colpevole dal Partito comunista. Se avete ancora altri materiali, per favore datemeli. Voglio leggerli tutti".
Mi ha detto che veniva dalla provincia di Beidaihe. Un praticante gli aveva dato un volantino informativo in un mercato. L’uomo voleva dare dei soldi al praticante, ma il mercato era troppo affollato e lui non si sentiva al sicuro nel farlo.
"Allora ho seguito i praticanti", ha continuato a raccontare, "volevo dare loro 100 yuan per aiutarli a produrre ancora altro materiale informativo. Ma i praticanti non hanno voluto accettare il mio denaro. Sono davvero altruisti".
Scenario
Nel 1999 Jiang Zemin, come capo del Partito Comunista Cinese, contro la volontà degli altri membri del comitato permanente del Politburo, lanciava la violenta repressione del Falun Gong.
Nel corso degli ultimi 16 anni migliaia di praticanti del Falun Gong sono stati torturati a morte. Il bilancio attuale è probabilmente più alto poiché tale informazione viene strettamente censurata in Cina. Molti sono stati torturati per la loro fede e molti altri uccisi per i loro organi. Jiang Zemin è direttamente responsabile di aver dato inizio e condotto questa brutale persecuzione.
Il 10 giugno 1999, sotto la sua personale direzione, il Partito Comunista Cinese ha istituito un organo di sicurezza extralegale, l'Ufficio 610. Quest'organo ha la precedenza sulle forze di polizia e sul sistema giudiziario nello svolgimento degli ordini di Jiang per quanto riguarda il Falun Gong: “Rovinare la loro reputazione, distruggerli economicamente ed eliminarli fisicamente”.
La legge cinese permette che i cittadini ricorrano alle cause penali e molti praticanti stanno ora esercitando tale diritto sporgendo denunce penali contro l'ex dittatore.
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