(Minghui.org) Il 20 luglio 2016 due membri del Parlamento europeo (MEP) hanno scritto una lettera al signor Cao Jianming, procuratore generale della Procura Suprema del Popolo della Cina, per esortarlo a portare davanti alla giustizia l'esecutore Jiang Zemin, l'ex dittatore del Partito Comunista Cinese (PCC).
Il 20 luglio 2016 è il giorno in cui ricorreva il 17esimo anniversario della persecuzione del Falun Gong in Cina. La lettera è stata promossa dalla dottoressa Cornelia Ernst, deputato della Germania, e cofirmata dal signor Stefan Eck, anch'egli eurodeputato della Germania.
Questa è la seconda lettera di richiesta di avvio di un procedimento giudiziario, immediato e pubblico, nei confronti di Jiang Zemin per la persecuzione tuttora in corso del Falun Gong e per il sistematico prelievo forzato, e autorizzato dallo Stato, di organi dai praticanti del Falun Gong in Cina.
La dottoressa Cornelia Ernst ha redatto una lettera nello stesso periodo dell'anno scorso che è stata cofirmata dal professor Klaus Buchner, europarlamentare della Germania, e dalla signora Merja Kyllönen, deputata della Finlandia.
(foto1)La deputata del Parlamento europeo, dottoressa Cornelia Ernst
(foto2)Il deputato del Parlamento europeo, Stefan Eck
La lettera ha sottolineato che nel luglio 1999 il Partito Comunista Cinese (PCC) ha lanciato una persecuzione a livello nazionale, intensiva e sistematica, mirata a sradicare la pratica spirituale del Falun Gong che si basa sui principi di Verità, Compassione e Tolleranza.
La lettera ha anche citato, dalla relazione annuale del 2016 della USCIRF (Commissione degli Stati Uniti sulla libertà religiosa internazionale) che nel 2015 migliaia di praticanti del Falun Gong sono stati arrestati e inviati nei centri di lavaggio del cervello, nei campi di rieducazione tramite il lavoro, nei centri di detenzione, nelle carceri o in altre strutture detentive. Inoltre, nonostante il fatto che i praticanti costituiscano la maggioranza della popolazione carceraria, sono stati condannati alle sentenze più lunghe ed hanno ricevuto i trattamenti peggiori.
I due eurodeputati hanno affermato che il PCC ha tentato di estendere la persecuzione del Falun Gong all'estero attraverso mezzi diplomatici, politici ed economici, con incentivi e pressioni sulle autorità della Repubblica di Corea e il Regno di Thailandia, al fine di ottenere il rimpatrio dei praticanti cinesi del Falun Gong fuggiti dal Paese.
Il 12 luglio 2016, una settimana prima di questa lettera, oltre la metà degli europarlamentari avevano cofirmato una dichiarazione scritta (2016/WD48). L'atto richiede al Parlamento europeo di intervenire per fermare il prelievo di organi in Cina autorizzato dallo Stato.
La lettera ha affermato che un nuovo rapporto investigativo intitolato, An update to 'Bloody harvest' & 'The slaughter' (Aggiornamento del 'Prelievo insanguinato' & de 'Il massacro') redatto dall'avvocato per i diritti umani David Matas, dall'ex Segretario di Stato canadese per l'Asia-Pacifico, David Kilgour, e dal ricercatore sulla Cina e giornalista Ethan Gutmann, come pure numerose nuove relazioni di indagine della WOIPFG (Organizzazione mondiale per indagare sulla persecuzione del Falun Gong), come ad esempio The final harvest: A comprehensive investigation into the Chinese Comunist Party's live organ harvesting of Falun Gong practioners (Il prelievo finale: Un'indagine comprensiva del prelievo di organi dai praticanti del Falun Gong ancora in vita perpetrato dal Partito Comunista Cinese), hanno concluso che milioni di praticanti del Falun Gong sono stati uccisi in modo sistematico dal PCC per i loro organi.
Ad oggi oltre 200 mila praticanti del Falun Gong hanno presentato le loro personali denunce penali contro l'ex dittatore Jiang Zemin. Quando le hanno presentate alla Procura Suprema del Popolo e alla Corte Suprema del Popolo della Repubblica Popolare Cinese a Pechino, hanno utilizzato i loro veri nomi e le informazioni personali per essere contattati.
La lettera ha invitato la Repubblica Popolare Cinese ad accettare l'esercizio della giurisdizione da parte della Corte penale internazionale dell'Aia ai sensi dell'art. 12 III dello Statuto di Roma della Corte penale internazionale e di cooperare con la Corte senza ritardi od eccezioni, in ulteriore accordo con lo Statuto di Roma, al fine di portare Jiang Zemin davanti alla giustizia per i gravi crimini da lui commessi contro i praticanti del Falun Gong.
(foto3)Il testo integrale della dichiarazione
La lettera è stata inviata al Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite, all'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani, al relatore speciale delle Nazioni Unite sulla tortura e altre pene o trattamenti crudeli, inumani o degradanti, al relatore speciale delle Nazioni Unite sulla libertà di religione o di credo, al procuratore della Corte penale internazionale dell'Aia, al Consiglio dell'Unione europea, alla Commissione europea, al vicepresidente della Commissione/Alto rappresentante dell'Unione per gli Affari esteri e la politica di sicurezza, e al rappresentante speciale dell'UE per i diritti umani.
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